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Google, cosa va e cosa non va in Alphabet

L'utile e il fatturato del terzo trimestre di Alphabet (Google) aumentano ancora e superano le aspettative degli analisti, ma deludono YouTube e Google Cloud

 

Seconda trimestrale consecutiva migliore delle attese per Alphabet, società madre di Google.

L’attività pubblicitaria di Alphabet sta andando a gonfie vele. Il terzo trimestre si chiude con un utile per azione di 27,99 dollari (18,9 miliardi di dollari) rispetto ai 23,48 dollari attesi dagli analisti. Il fatturato è stato pari a 65,12 miliardi, meglio dei 63,34 miliardi attesi dal mercato.

Oltre ai risultati trimestrali stellari, la holding guidata da Sundar Pichai ha riportato un aumento delle entrate pubblicitarie di ricerca indicando apparentemente che non è stato influenzato negativamente dall’aggiornamento sulla privacy di Apple.

Le entrate pubblicitarie del motore di ricerca Google sono volate del 43% a 53,13 miliardi di dollari contro i 37,1 miliardi dello stesso periodo del 2020.

Ma deludono YouTube e Google Cloud.

Dopo aver chiuso la seduta di ieri in rialzo dell’1,35%, il titolo della capogruppo di Google era in leggero ribasso nell’afterhours, subito dopo la pubblicazione dei conti. Dall’inizio dell’anno, guadagna il 58%. Nel frattempo, Google sta affrontando anche una serie di cause antitrust.

Tutti i dettagli.

VOLANO RICAVI E UTILE

La conglomerata statunitense ha registrato un utile per azione di 27,99 dollari, contro i 23,48 dollari attesi dagli esperti miliardi, su ricavi di 65,12 miliardi di dollari, con un consensus a 63,34 dollari.

Le entrate sono aumentate del 41% anno su anno; i profitti sono aumentati di quasi il 69%, sottolinea The Verge.

“La ricerca è il cuore di ciò che facciamo”, ha detto il ceo di Alphabet Sundar Pichai nella call con gli analisti dopo la pubblicazione dei risultati. Per il trimestre, le entrate di quell’attività sono aumentate del 44% a 37,93 miliardi di dollari.

TRAINA L’ATTIVITÀ PUBBLICITARIA

I ricavi pubblicitari di Google sono aumentati dai 37,1 miliardi dello stesso trimestre del 2020 a 53,13 miliardi. Si tratta di un aumento del 43%. Il dato è particolarmente incoraggiante: dimostra che gli inserzionisti sono ancora disposti a spendere soldi per acquisire nuovi clienti, cosa sorprendente in un momento in cui la carenza rende difficile soddisfare l’aumento della domanda.

MENO YOUTUBE

Meno scintillante la performance di YouTube, la piattaforma di video online di Google. I ricavi da YouTube sono stati pari a 7,20 miliardi, sotto i 7,40 miliardi attesi dagli analisti.

E IL CLOUD

Inferiori alle attese anche i ricavi di Google Cloud, 4,99 miliardi di dollari, contro i 5,07 miliardi del consenso, con una perdita scesa da 1,21 miliardi a 644 milioni di dollari. La divisione cloud di Google non ha ancora raggiunto quindi la redditività.

Tuttavia, i ricavi del cloud sono cresciuti di un intero 1,5 miliardi anno su anno a 4,99 miliardi di dollari (+45%), da 3,44 miliardi di dollari nel 2020, e questo è ancora un miglioramento rispetto ai 4,6 miliardi di entrate dell’ultimo trimestre.

COME VA WAYMO

I ricavi dal segmento Other Bets, che include la società di auto a guida autonoma Waymo, sono leggermente aumentati da 178 a 182 milioni di dollari, con perdite aumentate, rispetto a un anno prima, da 1,1 a 1, 29 miliardi di dollari. Il costo di acquisizione del traffico (TAC) è stato di 11,50 dollari, contro gli 11,16 dollari attesi dagli analisti.

RECORD NONOSTANTE LE PRESSIONI NORMATIVE

Infine, i media specializzati sottolineano che la forte performance arriva anche se Google deve affrontare un continuo controllo da parte di legislatori e regolatori. Come ricorda Cnet, la società sta affrontando diverse importanti azioni legali antitrust, tra cui un caso storico del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e due denunce di coalizioni di stati bipartisan.

Allo stesso tempo, i legislatori si stanno concentrando sul dominio di Google nella ricerca web e nella pubblicità digitale. L’azienda elabora circa il 90% di tutte le ricerche online negli Stati Uniti, una posizione dominante sul mercato che è alla base della sua massiccia attività pubblicitaria. L’attività pubblicitaria, a sua volta, genera quasi tutte le vendite di Google.

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