Apple sempre più attento alla privacy: ora ci offre la scelta di essere tracciati oppure no.
Con l’ultimo aggiornamento del software mobile del colosso di Cupertino, possiamo decidere se le app monitorano e condividono le nostre attività con altri.
Lunedì, Apple ha rilasciato iOS 14.5, uno dei suoi aggiornamenti software più attesi per iPhone e iPad da anni. Include un nuovo strumento per la privacy, App Tracking Transparency, che fornisce agli utenti un maggiore controllo sulla condivisione dei dati.
Il piano di Apple ha soddisfatto i sostenitori della privacy, ma ha lasciato gli sviluppatori di app mobili, le aziende di tecnologia pubblicitaria e i rivali (Facebook in particolare) assai irritati.
Tutti i dettagli.
LA NUOVA FUNZIONE APP TRACKING TRANSPARENCY DI IOS 14.5
Ieri Apple ha iniziato a distribuire iOS e iPadOS 14.5. L’ultimo aggiornamento software include la nuova funzione App Tracking Transparency, che consente agli utenti di decidere se consentire alle app di monitorare la propria attività “su app e siti web di altre società” per scopi pubblicitari.
Ora verrà visualizzato un popup ogni volta che le app sono progettate per condividere la tua attività in questo modo.
LA CRITICA DI FACEBOOK
Facebook ha pesantemente criticato Apple sulla trasparenza del tracciamento delle app, sostenendo che presenta “un falso compromesso tra annunci personalizzati e privacy”. La nuova opzione potrebbe avere infatti un impatto negativo sul business degli annunci di Facebook.
Se scegliamo di non lasciare che Facebook ci rintracci, sarà più difficile per l’azienda vedere cosa stiamo acquistando o facendo all’interno di altre app. E questo renderà più difficile per le aziende indirizzarci con gli annunci mirati.
COSA NE PENSANO GLI ATTIVISTI PER LA PRIVACY DELLA FUNZIONE APPLE
Più soddisfatti gli esperti di privacy.
“Questo è un enorme passo nella giusta direzione, se non altro perché sta facendo sudare Facebook”, ha detto al New York Times Gennie Gebhart, direttore della Electronic Frontier Foundation, un’organizzazione no profit per i diritti digitali.
Anche se altri attivisti per la privacy hanno affermato che la nuova funzionalità di Apple potrebbe non essere sufficiente per porre fine al tracciamento selvaggio sugli iPhone. Potrebbe semplicemente spingere gli sviluppatori e le aziende di tecnologia pubblicitaria a trovare scappatoie in modo che possano continuare a monitorare le persone in modi diversi.
L’ADDIO DEI COOKIE DI TERZI PARTI DA PARTE DI APPLE E GOOGLE
Non va dimenticato inoltre che Apple ha già vietato l’utilizzo di cookie di terze parti non autorizzati sul proprio browser web Safari. Ora, quel divieto sta arrivando alle app.
Nel frattempo anche Google ha imboccato la via di un’alternativa ai cookie. La nuova funzione di Google consentirà agli operatori di marketing di continuare a scegliere come target i segmenti di consumatori desiderati, semplicemente non utilizzando più la cronologia web di un individuo. In teoria, ciò renderà più difficile combinare il tracciamento degli annunci con le informazioni raccolte da data broker e altri fornitori, il che ha consentito ai professionisti del marketing di rivolgersi ai consumatori in base all’età, alla razza e al sesso. Entrambi i colossi tecnologici stanno giustificando le loro mosse come un miglioramento della privacy.
Apple ha realizzato un video per spiegare come funziona App Tracking Transparency: