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Giappone Tempest

Ecco le novità sul programma Tempest

Il Giappone potrebbe diventare il quarto paese partner (con Regno Unito, Svezia e Italia) nel programma di sistema di combattimento aereo del futuro Tempest. Fatti e approfondimenti

Tokyo pronta a salire a bordo del Tempest?

“Il Giappone è sempre più il candidato numero uno a diventare il quarto paese nel progetto militare Tempest, fiore all’occhiello dell’italiana Leonardo e dell’inglese Bae Systems. Le indiscrezioni su un ingresso del paese asiatico a bordo dell’aereo caccia di sesta generazione si fanno sempre più insistenti” ha scritto in settimana Il Sole 24 Ore.

“L’ultima arriva dal Congresso del Partito Conservatore a Manchester: ambienti vicini al Ministero della Difesa britannico hanno lasciato intendere che il Sol Levante potrebbe fornire i motori del futuro jet iper-tecnologico” ha riportato il quotidiano confindustriale.

D’altronde proprio la scorsa settimana Bae Systems, capofila del Team Tempest che include Leonardo, Mbda e Rolls Royce, aveva dichiarato a Reuters che sono in corso trattative con il Giappone per aderire al progetto.

Ricordiamo inoltre che al salone Dsei di Londra sul mock up del Tempest accanto alle bandiere svedese, italiana e britannica era apparsa anche quella del Giappone.

E proprio nel corso di una tavola rotonda al Dsei, il commodoro dell’Aeronautica Johnny Moreton, referente per la Raf del programma Tempest aveva annunciato: “Al momento stiamo conducendo uno studio sulla fattibilità del motore con il Giappone”.

Tutti i dettagli.

IL GIAPPONE A BORDO DEL TEMPEST NELLA PROPULSIONE?

“Il programma giapponese [F-X per un caccia di sesta generazione ndr] ha un lasso di tempo molto simile al nostro, ovvero il 2035, la minaccia che dobbiamo affrontare è molto simile a quella che ci aspettiamo, e in termini di nazione industriale, chiaramente siedono al tavolo più alto perché non sanno fare bene soltanto i motori” ha aggiunto Moreton.

LA PARTITA INTORNO AL MOTORE

“Sulla propulsione si gioca la geopolitica del nuovo aereo: l’industria nipponica vanta riconosciute competenze nel settore delle turbine aeronautiche. Il gruppo più importante è la conglomerata IHI, che in passato era stata candidata a fare da cavaliere bianco del costruttore Astaldi (poi finito dentro al gruppo WeBuild)” ha sottolineato il Sole 24 Ore.

Tuttavia, secondo il Sole 24 Ore è “Difficile che l’Inghilterra tenga del tutto fuori il suo campione nazionale Rolls Royce, azienda che la Corona ritiene strategica, ma usare il jolly dei motori per portare il Giappone dentro al programma Tempest è ritenuta «una mossa che ha molto senso industriale» secondo una fonte coinvolta nel progetto”.

LE INDUSTRIE NAZIONALI COINVOLTE

Al momento le tre industrie nazionali comprendono le principali società di difesa del Regno Unito (Bae Systems, Leonardo Uk, Rolls Royce e Mbda Uk), Italia (Leonardo Italia, Elettronica, Avio Aero e Mbda Italia) e Svezia (Saab e Gkn Aerospace Sweden).

COSA AVEVA DETTO BAE SYSTEMS

Sono quindi sempre più insistenti i rumors secondo cui i partner del Regno Unito sul progetto Tempest diventino da due a tre.

A luglio i governi del Giappone e del Regno Unito stavano discutendo un potenziale programma congiunto per sviluppare tecnologie di motori aeronautici che alimenteranno l’aereo da combattimento FX di prossima generazione di Tokyo, come riporta Janes. Un portavoce del Ministero della Difesa britannico aveva dichiarato a Janes che il progetto con il Giappone è collegato al Future Combat Air System del governo britannico, di cui il futuro caccia Tempest è la componente cruciale.

“C’è molta comunanza tra il Regno Unito e il Giappone in termini di ciò che stanno cercando di ottenere in questa sfera… è un’area in corso e che stiamo attivamente perseguendo”, ha sottolineato Michael Christie di Bae Systems a Reuters.

“I colloqui con il Giappone hanno spaziato dall’adesione del paese al programma come partner alla collaborazione sulla tecnologia”, ha precisato il manager di Bae Systems.

COME SPRINTA IL PROGRAMMA TEMPEST NEL REGNO UNITO

Infine, il Regno Unito è prossimo ad assegnare i contratti per il programma Tempest ai partner Italia e Svezia entro la fine dell’anno.

Lo ha fatto sapere sempre Bae Systems nell’intervista a Reuters.

Al momento Londra ha impegnato 2 miliardi di sterline per il programma lanciato nel 2018, che punta a iniziare la produzione entro il 2025, con consegna del sistema aereo da combattimento entro il 2035. Il caccia stealth di sesta generazione dovrebbe sostituire l’Eurofighter Typhoon dal 2040.

Lo scorso 29 luglio il Ministero della Difesa britannico ha annunciato un contratto da 250 milioni di sterline per lanciare il concetto del sistema di combattimento di aereo e la fase di valutazione con i suoi partner “Team Tempest”.

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