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Facebook Portal

Ecco come Facebook utilizzerà Portal per raccogliere nuovi dati sugli utenti

Le chiamate vocali fatte con Portal si appoggiano all’infrastruttura di Messenger, che registrerà interlocutori, frequenze delle chiamate, ect...

Dopo Oculus, Facebook fa una nuova incursione nella tecnologia consumer: l’8 ottobre è stato presentato Portal, un display con altoparlanti e microfono, che farà da assistente digitale nelle nostre case e sarà integrato con Alexa di Amazon. Ma cosa succederà con i dati raccolti? Proviamo a capirlo.

COME FUNZIONA PORTAL?

L’assistente virtuale Portal si occuperà di rispondere alle richieste degli utenti, farà ascoltare della musica e guardare dei video, darà consigli in cucina e fornirà indicazioni meteo. Il device è dotato di una videocamera, con l’obiettivo di mantenere l’utente in contatto con gli iscritti a Facebook facilitando conversazioni e video chiamate tra loro.

La videocamera potrà essere oscurata in qualsiasi momento, ma il microfono di Portal resterà sempre accesso.

POSSIAMO FIDARCI?

In pratica, con Portal Facebook entra a pieno titolo nelle nostre case e nel nostro salotto di casa. Entra nella nostra intimità. Ma possiamo fidarci?

Se lo è chiesto il quotidiano Recode, che dopo aver interpellato Facebook, sul suo sito scrisse che: “Nessun dato raccolto attraverso Portal, dai registri delle chiamate all’uso delle app, verrà utilizzato per annunci pubblicitari da convogliare su Facebook”.

LA RETTIFICA

Peccato, però, che solo poco dopo, la società di Menlo Park ha chiesto una rettifica di non poco conto, facendo correggere in: “Portal non propone pubblicità ma i dati che raccoglie possono essere usati a fini pubblicitari su Facebook. Le chiamate vocali fatte con Portal si appoggiano all’infrastruttura di Messenger, quindi vengono raccolte le stesse informazioni prelevate dall’app di messaggistica istantanea. Altri dati generali relativi all’uso di altre applicazioni possono alimentare le informazioni che usiamo per indirizzare annunci pubblicitari”. Cosa significa questo? Semplice: che Messenger raccoglie dati relativi alla durata delle chiamate, agli interlocutori e alla frequenza delle chiamate fatte che in qualche modo possono contribuire alla profilazione degli utenti.

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