Facebook ha comprato CTRL-Labs, una startup con sede a San Francisco che sviluppa dispositivi in grado di leggere le onde cerebrali.
DI COSA SI OCCUPA CTRL-LABS
Secondo quanto riporta Cnbc, il colosso social dovrebbe spendere tra 500 milioni e 1 miliardo di dollari per l’azienda americana specializzata in reti neurali. Una delle innovazioni di punta della società è una specie di braccialetto elettronico che interagisce con i neuroni del midollo spinale i quali, inviando segnali elettrici ai muscoli della mano, consentono di muoversi e di cliccare un mouse o premere un pulsante, ad esempio. In questo senso il braccialetto decodifica i segnali e li traduce in un segnale digitale che il dispositivo interpreta. In questo modo gli utenti sono in grado di operare con la tecnologia – sia che si tratti di smartphone, tablet o indossabili – senza muovere un muscolo.
AMAZON E GOOGLE TRA GLI INVESTITORI PRIVATI DI CTRL-LABS
Le ambizioni dei CTRL-Labs hanno già catturato l’immaginazione degli investitori: finora ha raccolto quasi 70 milioni di dollari da investitori privati, tra i quali può annoverare Amazon e Google. Facebook in passato ha già sondato società simili. Ha acquistato la startup di realtà virtuale Oculus nel 2014, probabilmente nel tentativo di catturare gli occhi dei consumatori e non solo la punta delle dita.
FACEBOOK È UNO SHOPPER ESPERTO
Se si considera la mossa di Facebook dal punto di vista dei mercati, l’azienda guidata da Mark Zuckerberg “è uno shopper esperto – sottolinea Finimize -. Le azioni di Facebook sono inizialmente aumentate, forse perché gli investitori si fidano della buona forma dell’azienda nel fare acquisizioni. Con l’acquisto nel 2014 di WhatsApp è diventato il servizio di messaggistica de facto per la maggior parte del mondo e ha azzoppato definitivamente Blackberry. E secondo alcuni analisti, Instagram – che è stato acquistato da Facebook per 1 miliardo di dollari nel 2012 – vale ora più di 100 volte di più, rappresentando la maggior parte della crescita futura dietro l’attuale valutazione di mercato di 535 miliardi di dollari della società”.
ATTENZIONE ALLE INDAGINI ANTITRUST E DI REGOLAMENTAZIONE SULLE BIG TECH
Tutto questo, avverte però Finimize, si scontra con la serie di indagini antitrust e delle autorità di regolamentazione statunitensi sulle grandi aziende tecnologiche, che si stanno intensificando, Google ha ottenuto una vittoria contro quelle europee martedì. L’Unione Europea voleva che il “diritto all’oblio” dei consumatori europei si estendesse a livello globale ma i tribunali hanno accolto la tesi di Google. Il gigante della ricerca renderà quasi impossibile per gli europei (compreso il Regno Unito, per ora) accedere a link obsoleti. Se siete negli Stati Uniti, però, avrete libero accesso in tutti i casi, ma in casi estremi, a informazioni che gli europei non hanno”.