Facebook prova a superare la crisi, a conquistare nuovi utenti, nonostante lo scandalo Cambridge Analyica, e a tenersi i vecchi. Il 2018 non è certo iniziato nel migliore dei modi, ma a F8, l’evento annuale di due giorni a San José dove sono stati invitati migliaia di sviluppatori, Mark Zuckerberg prova a cambiare direzione, a piacere ancora, sopratutto agli americani (magari in vista di una futura candidatura) e dimostrare che Facebook è ancora vivo, mentre le azioni continuano a crescere.
E così, oltre a nuove idee, progetti e sfide, a Tinder su tutti, Zuckerberg promette di rispettare gli utenti e la loro privacy annunciando il lancio di Clear History, uno strumento che permette di cancellare la cronologia di navigazione.
PRIVACY AL CENTRO DELLA NUOVA STRATEGIA
Partiamo proprio da qui, l’argomento scottante delle ultime settimane. Facebook ha bisogno di dimostrare a tutti i suoi fruitori che possono fidarsi ancora della piattaforma ed è per questo che poco prima dell’inizio di F8 è stato annunciato il lancio di Clear History, uno strumento che permette agli utenti di visualizzare ed eventualmente cancellare le informazioni relative alla navigazione su siti e applicazioni terze. In pratica, gli utenti potranno eliminare tutte quelle informazioni che fino ad oggi sono state utilizzate dal social per personalizzare i contenuti e le pubblicità in particolare.
FACEBOOK COME TINDER
Tra le grandi novità annunciate a F8 c’è la sfida a Tinder. Su Facebook ci sono 2,2 miliardi di persone e 200 milioni si dichiarano single: la piattaforma social, allora, potrebbe essere galeotta per un incontro, un amore e un matrimonio.
Entro fine 2018, Zuckerberg promette l’avvio di test di Dating on Facebook. Tutti quelli che vorranno trovare l’amore, dovranno aprire un profilo ad hoc solo con il proprio nome, che sarà visualizzato solo da chi è alla ricerca dell’anima gemella, in una sezione delle “persone di cui ti potresti innamorare”.
La notizia ha fatto crollare del 10% le azioni di Match Group, la società proprietaria di Tinder.
OCULUS GO
Che Facebook crede in un futuro fatto anche di realtà virtuale non è certo una novità. A marzo 2014, la società aveva acquistato per 2 miliardi di dollari Oculus, start up americana attiva nel settore, al lavoro su un visore per la realtà virtuale. Dopo mesi di lavoro, Zuckerberg ha annunciato la disponibilità del visore Oculus Go a partire dal 1° maggio, a 219 euro, provando a democratizzare la VR e farla assomigliare, sempre più, ad una piattaforma social.
Grazie al visore, che non richiede l’uso interno di uno smartphone né il collegamento a un cavo, né l’uso di un pc per funzionare, infatti, sarà possibile trascorrere del tempo con altre persone nelle Oculus Room (come se si fosse ad un bar), guardare concerti o partite con l’app Oculus Venus o immergersi in un film o in un gioco.
Ma anche qui c’è il problema privacy. Sullo spazio 3D in cui Facebook ci invita grazie al visore è possibile anche registrare. E così per tutelare gli utenti, quando qualcuno decide di riprendere quello che sta accadendo scatta un conto alla rovescia in modo da avvertire tutti gli astanti virtuali. Gli utenti che non vogliono partecipare alla diretta possono mettersi in pausa e non comparrire nel video.
NOVITA’ ANCHE PER INSTAGRAM
Novità importanti anche per Instagram, dove si potranno effettuare videochiamate, tra due utenti o di gruppo: portanto l’app dedicata alla fotografia ad assomigliare ad una applicazione di messaggistica, come Whatsapp per intenderci (senza crittografia, però).
Attento sempre alle cause sociali, Mark Zuckerbergha pensato al filtro anti bullismo, per nascondere i commenti che contengono attacchi all’aspetto o al carattere di una persona o minacce.
…E MESSENGER
Al via le traduzioni all’interno di Messenger: se ne occuperà l’assistente M, partendo dai dialoghi tra gli utenti americani che scrivono in inglese e spagnolo su Marketplace. Sempre più attenzione è rivolta alle aziende e all’e-commerce.
WHATSAPP PENSA A BUSINESS
Anche su Whatsapp, come Instagram arrivano le videochiamate di gruppo, ma a focalizzare l’attenzione è la versione Business, ancora gratuita, in cui sono già attive 3 milioni di aziende: sta per arrivare il momento di monetizzare l’idea?
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