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Exprivia, ecco come pesa Italtel (in vendita)

Secondo il Sole 24 Ore Engineering, Digital Value, Maticmind e altri gruppi sarebbero interessati all'acquisto di Italtel, controllata da Exprivia e Cisco, ma di mezzo c'è un concordato. Fatti, numeri e indiscrezioni

Exprivia attende ancora e prende tempo.

La società ha ancora una volta rimandato l’approvazione del bilancio 2019 e i risultati del primo trimestre 2020 (di cui però ha fornito i dati gestionali), in attesa di definire il futuro della controllata Italtel, svalutata dal Gruppo per 25 milioni di euro e in vendita.

Interessate all’azienda che opera nel settore delle telecomunicazioni ci sarebbero, secondo le indiscrezioni del Sole 24 Ore, Engineering, Digital Value, Maticmind e altri.

Tutti i dettagli.

I CONTI DI EXPRIVIA

Partiamo dai numeri comunicati da Exprivia. Al netto di Italtel, Exprivia ha chiuso il 2019 con ricavi per 169,3 milioni di euro (+4,9% rispetto al 2018); un ebitda di 18,8 milioni e una posizione finanziaria netta di 43,9 milioni, contro i 45,8 milioni del 31 dicembre 2018.

Exprivia fa bene anche nel primo trimestre 2020, nonostante l’emergenza sanitaria: tengono i ricavi, con +0,6%), mentre la marginalità è in aumento del 6,3%, pari a 3,05 milioni di euro. Mentre la posizione netta è in peggioramento rispetto al 31 dicembre 2019, per 52,6 milioni di euro (-19%), come da consueta abitudine del primo trimestre.

IL PESO DI ITALTEL

Exprivia, in bilancio, ha inserito a titolo prudenziale una svalutazione totale di 25 milioni di euro relativa alla partecipazione in Italtel all’81%, acquisita nel dicembre 2017 con il restante 19% che è rimasto in capo a Cisco.

I NUMERI DI ITALTEL

I numeri di Italtel, in effetti, parlano chiaro: dalle informazioni rilasciate, si evince che la società di telecomunicazioni ha registrati ricavi, al 31 dicembre 2019, in calo da 337,5 a 246,9 milioni; un ebitda in diminuzione da 19,3 a 9,8 milioni. La posizione finanziaria netta si attesta a 182,6 a 188,9 milioni.

L’indebitamento finanziario della società ammonta a 157 milioni di euro e gli istituti di credito più esposti sarebbero Unicredit (soprattutto), Popolare Milano, Ifis e Ubi.

VERSO LA VENDITA

I gravi problemi finanziari hanno spinto Exprivia a vendere la quota di controllo di Italtel (il socio di minoranza è Cisco). La società di telecomunicazioni starebbe valutando, con l’aiuto degli advisor, Kpmg e lo studio legale Giuseppe Iannaccone e Associati, le valutazioni di interesse.

Secondo le indiscrezioni del Sole 24 Ore, interessate sarebbero “Engineering, Digital Value, Maticmind e altri gruppi strategici e finanziari”.

“E’ stata sciolta l’esclusiva concessa a un primario Fondo attivo nel segmento della ristrutturazione del debito che era stata comunicata lo scorso 31 marzo”, ha annunciato Exprivia. Il Fondo era Clessidra, tramite il braccio Crf attivo nelle ristrutturazioni.

ITALTEL CONCORDATO IN BIANCO

Il lavoro degli advisor non sarà semplice. Italtel, infatti, ha annunciato il deposito di domanda di concordato “in bianco” il 31 marzo 2020.

Ora, scrive il Sole 24 Ore,“si lavora dunque alle possibili soluzioni che passano attraverso una ristrutturazione del debito Italtel da parte di Exprivia – quotata del settore It guidata da Domenico Favuzzi che come advisor ha Houlihan Lokey – con il supporto di qualche soggetto finanziario o, in alternativa, dall’ingresso di altri soggetti che, come detto, stanno manifestando interesse per la storica società tlc specializzata in routing delle reti, edge computing, core network e automazione industriale alla cui presidenza”.

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