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Fortnite

Epic Games vs Apple, qual è la posta in gioco?

Apple fa causa ad Epic Games per aver violato i termini del contratto stipulato con Cupertino

Continua, in queste settimane, il botta e risposta tra Epic Game ed Apple. L’ultimo atto? La Mela morsicata ha deciso di rispondere all’azione legale avviata da Epic Game nei suoi confronti con un’altra causa. Il motivo? Fortnite, videogioco sviluppato da Epic Games, avrebbe violato in contratto siglato con Cupertino.

Ma la guerra non riguarda solo Apple ad Epic Games. Se la citazione in giudizio di Epic fosse accolta, infatti, salterebbero le fondamenta di un ecosistema (consolidato) da milioni di app e miliardi di dollari distribuiti agli sviluppatori.

LA POSTA IN GIOCO

Partiamo dalle possibili conseguenze. Come ha sottolineato il Financial Times, la posta in gioco di questa disputa è alta. “Una vittoria totale per Epic, secondo le parole di Apple, “minaccerebbe l’intero ecosistema dell’App Store”.

LA DICHIARAZIONE DI EPIC GAMES

Epic Games, d’altronde, lo dice chiaro. La sua è una mossa per provare a smantellare un modello di business che non conviene agli utenti: “Epic ritiene che tutti gli utenti mobili abbiano il diritto di risparmiare denaro utilizzando opzioni di acquisto più efficienti”, si legge sul sito dell’azienda. Le regole di Apple e Google “sono progettate per cementare il loro monopolio, per limitare la scelta dei consumatori e per soffocare specificamente la concorrenza nei beni digitali”.

“I dispositivi mobili – aggiunge Epic Games – sono dispositivi informatici essenziali su cui conduciamo la nostra vita sociale e professionale e ci dedichiamo al commercio e all’intrattenimento. Apple non può controllare giustamente i termini del commercio fisico e digitale e utilizzare il proprio potere di monopolio sui dispositivi per prevenire la concorrenza nell’elaborazione dei pagamenti, nei negozi e nella gestione delle app”.

I RISCHI PER EPIC GAMES

La crociata potrebbe veder perdere anche Epic Games. Una vittoria totale per Apple, ha detto Epic, secondo quanto riferisce il Financial Times, sarebbe “esistenziale” per il suo Unreal Engine, una piattaforma utilizzata da innumerevoli sviluppatori tra cui Microsoft”.

Intanto, Epic  rischia “di subire danni irreparabili” se il divieto continua, ha dichiarato l’azienda in tribunale. Ci sono più di 116 milioni di utenti registrati su dispositivi Apple che ora non sono in grado di aggiornare il software di Fortnite o reinstallarlo se viene eliminato.

COSA È SUCCESSO

Facciamo un passo indietro. Fortnite,  giovedì 13 agosto, ha annunciato l’introduzione di un proprio servizio di pagamenti in-app e promesso sconti del 20% sui prezzi applicati fino ad oggi. Così facendo, Epic Games ha violato i termini del contratto stipulato con Apple (e  anche con Google).  Quando un’applicazione, anche gratuita, offre la possibilità di fare acquisti “in-app” (all’interno dell’app) per funzionare, infatti, l’utente utilizza dei sistemi di pagamento di Google ed Apple, che trattengono percentuali sull’acquisto che arrivano fino al 30 per cento.

Cupertino e Mountain View hanno immediatamente risposto alle mosse di Fortnite, rimuovendo il videogioco dalle loro piattaforme per violazione delle norme. L’esclusione, per tanti utenti significa lo stop al gioco. Fortnite non si può scaricare e aggiornare.

LA GUERRA IN TRIBUNALE

Nel frattempo, la guerra si è spostata in tribunale. Epic ha fatto causa ad Apple e Google, accusandole di violare le norme antitrust. Nei documenti, depositato presso un tribunale californiano, lo sviluppatore di videogame sostiene che le restrizioni sui pagamenti imposte da Google ed Apple costituiscano un monopolio.

La Mela Morsicata, a sua volta, ha anche deciso di chiamare in tribunale Epic Games per non aver rispettato i termini del contratto, introducendo un nuovo sistema di pagamento all’interno dell’app di Fortnite. La big Tech chiede danni punitivi.

IL COMMENTO DI APPLE

“L’azione legale di Epic non è altro che un disaccordo finanziario. Anche se Epic si presenta come una moderna Robin Hood, nella realtà è una società multi miliardaria che non vuole pagare per l’enorme valore che trae dall’App Store”, afferma Apple.

NON SOLO FORTNITE. CONTRO APPLE ANCHE MICROSOFT

In realtà, scrive The verge, la posta in gioco per Apple potrebbe essere ben più alta. Ed “Ios potrebbe essere a rischio”. A mettere i bastoni tra le ruote al business della Mela morsicata, infatti, non è solo Fortnite, ma anche Microsoft, sul fronte del gaming contermporaneo, quello in cloud.

Microsoft sostiene che “Apple è l’unica piattaforma generica a negare ai consumatori i servizi di cloud gaming e abbonamenti ai giochi come Xbox Game Pass”. Cosa significa? Che a poche settimane dal debutto xCloud, gli utenti possessori di iPhone e iPad potrebbero non potere giocare in streaming.

LE INDAGINI DELL’ANTITRUST UE

Come ricorda la Bbc, la battaglia legale arriva quando Apple deve affrontare un maggiore controllo da parte dei regolatori per le sue pratiche sull’App Store.

Durante un’audizione a Capitol Hill a luglioi membri del Congresso statunitense hanno espresso preoccupazione che il controllo di Apple sull’app store possa danneggiare la concorrenza.

A giugno invece, l’Unione Europea ha avviato ben due indagini antitrust su Apple. Una verificherà se Apple ha violato le regole di concorrenza dell’Ue con le sue politiche sull’App Store, come denunciato da Spotify e Rakuten.

Il colosso di Cupertino nega le accuse sostenendo che il suo App Store ha reso più facile ed economico per gli sviluppatori distribuire i prodotti.

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