Non si risparmiano colpi Apple e Epic Games nella controversia su Fortnite.
Apple risponde con una causa all’azione legale avviata da Epic Games nei suoi confronti. L’azienda di Cupertino accusa il produttore del videogame Fortnite di aver infranto il contratto introducendo un nuovo sistema di pagamento all’interno della sua app. E chiede danni punitivi.
Tutti i dettagli sulla disputa tra Apple ed Epic iniziata il mese scorso dal creatore di Fortnite per il modo in cui Apple gestisce il suo App store, accusandolo di esercitare il potere di monopolio.
Tutti i dettagli.
L’ACCUSA DI APPLE
Martedì il colosso di Cupertino ha presentato una causa contro Epic Games chiedendo i danni per la perdita delle commissioni sull’App Store.
“L’azione legale di Epic non è altro che un disaccordo finanziario”. Ha dichiarato la società guidata da Tim Cook in tribunale.
“Anche se Epic si presenta come una moderna Robin Hood, nella realtà è una società multi miliardaria che non vuole pagare per l’enorme valore che trae dall’App Store”, afferma Apple.
LA GUERRA INGAGGIATA AD AGOSTO
La disputa fra Apple ed Epic è iniziata il 13 agosto, con l’introduzione nell’app Fortnite di un sistema di pagamento in grado di aggirare la commissione del 30% imposta da Apple e Google.
L’App Store di Apple richiede agli sviluppatori di utilizzare il sistema di pagamento di Apple e di pagare una commissione del 30%.
Immediata la reazioni delle due big tech. Sia Apple sia Big hanno rimosso il popolare videogioco dalle loro piattaforme per violazione delle norme.
Epic ha quindi fatto loro causa accusandole di condotta anticompetitiva, sostenendo che le pratiche sui loro store violano le leggi antitrust.
TUTTE LE MOSSE
Il tribunale ha consentito ad Apple di bloccare la distribuzione di nuovi aggiornamenti di Fortnite durante il processo, ma la versione attuale del videogame funziona ancora, così come il sistema di pagamento di Epic.
Apple aveva detto che avrebbe consentito a “Fortnite” di tornare nel negozio se Epic avesse rimosso la funzione di pagamento diretto per conformarsi al suo contratto con gli sviluppatori. Ma Epic ha rifiutato, affermando che soddisfare la richiesta di Apple sarebbe “colludere con Apple per mantenere il monopolio sui pagamenti in-app su iOS”.
LA POSTA IN GIOCO PER CUPERTINO
Come ha sottolineato il Financial Times, la posta in gioco di questa disputa è alta. “Una vittoria totale per Epic, secondo le parole di Apple, “minaccerebbe l’intero ecosistema dell’App Store”. Una vittoria totale per Apple, ha detto Epic, sarebbe “esistenziale” per il suo Unreal Engine, una piattaforma utilizzata da innumerevoli sviluppatori tra cui Microsoft”.
Nel frattempo Epic rischia “di subire danni irreparabili” se il divieto continua, ha dichiarato l’azienda in tribunale. Perché ha più di 116 milioni di utenti registrati su dispositivi Apple, che ora non sono in grado di aggiornare il software di Fortnite o reinstallarlo se viene eliminato.
Da sempre Apple sostiene che addebitare agli sviluppatori una commissione per qualsiasi servizio digitale a pagamento su iPhone e iPad non è monopolistico, poiché utilizza le commissioni per curare l’App Store, proteggere i consumatori da app ingannevoli e semplificare i pagamenti.
LE INDAGINI DELL’ANTITRUST UE
Come ricorda la Bbc, la battaglia legale tra le due società arriva quando Apple deve affrontare un maggiore controllo da parte dei regolatori per le sue pratiche sull’App Store.
Durante un’audizione a Capitol Hill a luglio, i membri del Congresso statunitense hanno espresso preoccupazione che il controllo di Apple sull’app store possa danneggiare la concorrenza.
A giugno invece, l’Unione Europea ha avviato ben due indagini antitrust su Apple. Una verificherà se Apple ha violato le regole di concorrenza dell’Ue con le sue politiche sull’App Store, come denunciato da Spotify e Rakuten.
Il colosso di Cupertino nega le accuse sostenendo che il suo App Store ha reso più facile ed economico per gli sviluppatori distribuire i prodotti.