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Lancio Ariane 6

Ecco quando ci sarà il primo volo del lanciatore europeo Ariane 6

Il primo volo di Ariane 6 è previsto tra metà giugno e fine luglio 2024. La finestra tanto attesa per il debutto è arrivata dopo il successo della prova a fuoco lunga dello stadio principale del lanciatore pesante europeo di nuova generazione della scorsa settimana.

Si aprirà nell’estate 2024 la finestra di lancio per Ariane 6, il lanciatore pesante europeo di prossima generazione.

Il l razzo sviluppato da ArianeGroup dovrebbe effettuare il suo primo volo tra il 15 giugno e il 31 luglio del 2024. Lo ha annunciato oggi il direttore dell’Agenzia spaziale europea (Esa) Josef Aschbacher durante una conferenza stampa. “È una buona giornata per l’Europa dello Spazio”, ha dichiarato Aschbacher.

Lo sviluppo di Ariane 6 è costato circa 4 miliardi di euro ed è in ritardo di quattro anni rispetto al programma, ricorda la Bbc visto che il suo ritardo si è aggiunto a una profonda crisi in Europa, limitando gravemente la capacità di accesso allo spazio.

Per la prima volta da decenni, il Vecchio Continente non dispone di un lanciatore per portare in orbita i suoi satelliti. Oltre il ritiro di Ariane 5 dopo l’ultimo volo dello scorso luglio, Ariane 6 ha subito ritardi e il debutto, inizialmente previsto per il 2020, è fissato ora al prossimo anno, mentre Vega è rimasto bloccato sulla rampa di lancio a seguito del fallimento lo scorso 20 dicembre del primo volo commerciale di Vega C (il lanciatore leggero europeo progettato e prodotto dall’italiana Avio). Inoltre, a causa della guerra in Ucraina, l’Europa ha interrotto i lanci tramite il razzo russo Soyuz da Kourou in Guyana da febbraio 2022.

“Sono davvero felice di fare questo annuncio oggi perché dimostra che siamo sulla buona strada per l’accesso aereo allo spazio per l’Europa”, ha dichiarato Aschbacher in una conferenza stampa.

Tutti i dettagli.

LE PAROLE DI ASCHABACHER

“Con l’ultimo test completato, Ariane 6 ha superato le prove essenziali necessarie per la qualificazione” spiega Aschbacher in un post su Linkedin. “Abbiamo convalidato i nostri modelli, aumentato la nostra conoscenza delle operazioni e ora siamo fiduciosi per il nostro primo periodo di lancio per il nuovo lanciatore europeo per carichi pesanti. Un enorme ringraziamento per la dedizione, la competenza e il duro lavoro di tutti i team coinvolti che spesso hanno lavorato a turni senza sosta per arrivare fin qui, non vediamo l’ora di vedere Ariane 6 spiccare il volo” ha aggiunto il direttore dell’Esa.

IL SUCCESSO DELLA PROVA DI FUOCO

Aschbacher ha poi parlato di “successo completo” ricordando il test avvenuto il 23 novembre scorso a Kourou quando il team di ArianeGroup, del Cnes (agenzia spaziale francese) e dell’Esa hanno completato con successo il test di accensione a lunga durata dello stadio principale dell’Ariane 6 sulla rampa di lancio del Centro Spaziale della Guyana.

Il test della scorsa settimana prevedeva l’accensione del motore Vulcain 2.1 dello stadio principale e il successivo funzionamento per sette minuti, che è più o meno il tempo necessario al lanciatore per raggiungere lo spazio.

Il numero uno dell’Esa Aschbacher e altri funzionari dell’agenzia spaziale avevano spiegato che questa prova a fuoco sarebbe stato uno degli ultimi test prima che l’Esa annunci il periodo di lancio per il primo volo di Ariane 6. “A seconda dell’esito di questo test, in seguito sarò in grado di per annunciare una data di lancio per Ariane 6 per il volo inaugurale”, aveva dichiarato Aschbacher durante una conferenza stampa il 6 novembre dopo una sessione del vertice spaziale europeo a Siviglia, in Spagna.

Ora l’Esa effettuerà alcuni test aggiuntivi prima del lancio per assicurarsi che il progetto sia “fault tolerant”, riporta Reuters.

IL VOLO INAUGURALE DI ARIANE 6 NELL’ESTATE 2024

“Visti i risultati raggiunti, Ariane 6 potrebbe volare la prossima estate, nella finestra di lancio che va dal 15 giugno al 31 luglio” ha dichiarato oggi l’Agenzia spaziale europea.

Il volo inaugurale trasporterà alcuni satelliti più piccoli, tra cui due della Nasa, ma poiché è ancora considerato un volo di prova, non trasporterà “un carico utile importante”, ha tenuto a precisare l’Esa. Infine, l’agenzia ha dichiarato di aver pianificato un secondo volo entro la fine del 2024 e di aggiungerne altri nel 2025 per raggiungere l’obiettivo di 9-10 voli all’anno.

SFIDARE IL FALCON 9 DI SPACEX

Senza Ariane 6, e con il ritiro di Ariane 5, il Falcon 9 della statunitense SpaceX ha rappresentato l’unica lternativa praticabile per l’Esa per trasportare in orbita satelliti compreso il lancio di 4 satelliti Galileo. (Qui l’approfondimento di Startmag su SpaceX lancerà i satelliti Galileo dell’Ue, ecco quando). L’Esa aveva pianificato di lanciare i satelliti Galileo utilizzando il razzo Ariane 6, ma quest’ultimo ha subito frequenti ritardi e il debutto ci sarà soltanto nel 2024.

Come ricorda ancora la Bbc, l’Europa era la forza dominante per il lancio di grandi satelliti. Per quasi 30 anni, l’Ariane 5 è stata una scelta popolare per le società di telecomunicazioni che desideravano portare i veicoli spaziali in alto sopra la Terra. Ma la posizione del veicolo è stata minata da SpaceX.

Con il suo razzo Falcon 9 dal 2010, l’azienda aerospaziale fondata da Elon Musk mette in orbita satelliti e dal 2012 fa la spola con la Iss alternandosi alla Soyuz. Senza dimenticare che SpaceX offre il lancio del Falcon 9 a prezzi inferiori rispetto ai concorrenti europei.

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