Palantir Technologies, la più controversa società californiana di data mining con profondi legami con i servizi segreti e le agenzie militari statunitensi, dalla parte di Israele nella guerra contro Hamas.
E per certificare al mondo la sua posizione, l’azienda con sede a Denver, co-fondata da Alex Karp e dal miliardario Peter Thiel (nella foto), ha tenuto per la prima volta una riunione del consiglio di amministrazione a Tel Aviv. “Un gesto di solidarietà con Israele che entra nel suo quarto mese di guerra”, commenta Bloomberg.
Il duo ha incontrato il presidente israeliano Isaac Herzog e le famiglie degli ostaggi tenuti a Gaza durante la loro visita.
La società sta registrando una forte domanda da parte di Israele per nuovi strumenti dall’inizio della guerra con Hamas il 7 ottobre. “I nostri prodotti sono stati molto richiesti”, ha dichiarato mercoledì l’amministratore delegato di Palantir, Karp, in un’intervista a Tel Aviv, come riporta Times of Israel. “Abbiamo iniziato a fornire prodotti diversi rispetto a quelli che fornivamo prima”, ha aggiunto Karp, rifiutandosi di commentare quali tecnologie venivano offerte.
La compagnia è nota per il suo lavoro a sostegno della difesa nazionale. In particolare, durante la pandemia sia gli Stati Uniti sia i suoi alleati si sono affidati al software Palantir per il tracciamento dei contatti e nell’analisi dei dati sanitari. (Anche Il policlinico Agostino Gemell utilizzerà Foundry, la piattaforma operativa innovativa di Palantir, per la gestione e l’elaborazione su larga scala dei dati clinici, qui l’approfondimento di Startmag).
Inoltre, il software di Palantir aggrega e analizza i dati per aziende come Airbus e Merck & Co, come ricordato di recente da Bloomberg. E dopo la pandemia, la guerra in Ucraina ha rappresentato un’altra occasione di profitto per la società tecnologica. La società assisterà anche il procuratore generale dell’Ucraina nelle indagini sui presunti crimini di guerra russi.
Senza dimenticare che l’azienda opera in Israele da più di dieci anni e ha un ufficio a Tel Aviv gestito da molti ex funzionari governativi israeliani. Quotata alla Borsa di New York, Palantir ha una capitalizzazione di mercato di circa 37 miliardi di dollari.
Tutti i dettagli.
LA RIUNIONE DEL CDA DI PALANTIR A TEL AVIV
“È stato un onore incontrare il presidente di Israele, Isaac Herzog, prima della riunione del consiglio di amministrazione di Palantir a Tel Aviv. Siamo orgogliosi di stare al fianco di Israele, sostenendo una cultura di innovazione, tecnologia e democrazia” si legge nel post su X della società.
Tra le ragioni per portare il consiglio di amministrazione della Palantir in Israele, aveva dichiarato Karp nell’intervista a Tel Aviv, c’è quella di “mettere in imbarazzo altre persone che sono filo-israeliane in privato ma in qualche modo non in pubblico”.
IL VALORE SIMBOLICO
In una conversazione con il ceo Karp, “il guru della tecnologia Yossi Vardi ha definito il miliardario della tecnologia la voce più esplicita nella Silicon Valley che sostiene Israele non solo a parole ma anche nei fatti, incluso portare l’intero consiglio d’amministrazione della sua azienda in Israele quando poche compagnie aeree volano nel paese in mezzo al guerra in corso con Hamas”, riporta ancora la testata israeliana.
GLI STRUMENTI BASATI SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE UTILIZZATI DA ISRAELE
Secondo Bloomberg, l’intelligenza artificiale per scopi militari è tra gli usi più controversi della tecnologia emergente, con i sistemi informatici autonomi considerati potenzialmente in grado di intensificare i conflitti, iniziare guerre o ignorare le vittime civili. Israele ha già ammesso di aver utilizzato sistemi basati sull’intelligenza artificiale in battaglia per aiutare gli operatori umani a identificare obiettivi e proporre attacchi aerei.
L’anno scorso Palantir ha presentato la sua AIP, o piattaforma di intelligenza artificiale, che può servire come aiuto nell’intelligence sul campo di battaglia e nel processo decisionale, compresa l’analisi degli obiettivi nemici e la proposta di piani di battaglia. Durante la call con gli analisti a novembre, la società ha affermato che Israele sta utilizzando i suoi nuovi servizi web governativi Palantir.
“Palantir fornisce i suoi prodotti solo agli alleati occidentali”, aveva detto Karp in quell’occasione. “Non abbiamo mai fornito i nostri prodotti ai nemici; sosteniamo con orgoglio il governo degli Stati Uniti. Sono orgoglioso che stiamo sostenendo Israele in ogni modo possibile”.
LA POSIZIONE DI ALEX KARP
Se l’Occidente non avesse “veri avversari”, Karp dice che sarebbe una delle persone che cercano di contenere l’uso dell’intelligenza artificiale in ambito militare. “Ma la realtà della nostra vita adesso, come Israele sa, è che i nostri avversari sono reali, pericolosi e vanno ben oltre le norme di comportamento”, rileva infine Bloomberg.
Fin dall’inizio del conflitto Karp si è espresso apertamente a sostegno di Israele, appogiando la campagna militare. Tuttavia, ha detto che ci sono state alcune resistenze all’interno dell’azienda riguardo al suo sostegno a Israele nella guerra. “Non siamo una monocultura. Ci sono persone che non sono d’accordo con le nostre decisioni ovunque, specialmente con la nostra decisione di sostenere Israele”, ha detto. “Sono apertamente in disaccordo con questo e le loro voci vengono ascoltate. E stiamo andando avanti con il nostro sostegno a Israele”.