L’ospedale del papa, il policlinico Agostino Gemelli, ha scelto Palantir, la più controversa società californiana di data mining con profondi legami con i servizi segreti e le agenzie militari statunitensi, per sviluppare la data science sanitaria.
Lo scorso settembre il Gemelli Generator Real World Data (RWD), laboratorio di ricerca della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, ha annunciato l’avvio di una partnership con Palantir Technologies per realizzare soluzioni di ricerca nell’ambito della medicina digitale, facendo leva sull’intelligenza artificiale e la gestione a elevate prestazioni dei big data.
La società con sede a Denver è nota per il suo lavoro a sostegno della difesa nazionale. Per chi non l’abbia mai sentita nominare prima, basti pensare che tecnologia di Palantir è utilizzata dalla polizia di frontiera americana, l’Ice, per trattenere i migranti fino alle missioni militari in Afghanistan. Durante la pandemia sia gli Stati Uniti sia i suoi alleati si sono affidati al software Palantir per il tracciamento dei contatti e nell’analisi dei dati sanitari. Dunque non è la prima volta che l’azienda che crea software per gestire, analizzare e proteggere i dati (inclusi strumenti per aiutare a rintracciare i sospetti di terrorismo) collabora con le istituzioni sanitarie. L’azienda ha già supportato il National Health Service (Nhs), il servizio sanitario inglese, con il suo software di analisi nella gestione di ventilatori e strumenti DPI per fronteggiare la pandemia Covid.
Ora Palantir sembra la favorita per vincere un contratto da 595 milioni di dollari proprio con l’Nhs, per realizzare l sistema di dati dei pazienti del Regno Unito, uno dei più grandi archivi di dati sanitari al mondo. Ma attivisti e medici temono i suoi controversi legami con il cofondatore Peter Thiel, l’esercito e l’intelligence statunitensi.
Tutti i dettagli.
CHE COS’È E COSA FA PALANTIR
Co-fondata nel 2003 a Palo Alto da Alex Karp e dal miliardario Peter Thiel, Palantir è una società di data mining. L’azienda sviluppa software in grado di aggregare informazioni su milioni di persone, tra cui la storia occupazionale, i social network, i registri telefonici e altro ancora.
Il co-fondatore Thiel ha stretti legami con l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, oltre che con il Pentagono e settori di forze dell’ordine e di intelligence.
Palantir ha attirato oltre 3 miliardi di dollari di finanziamenti in capitale di rischio da parte di investitori, tra cui In-Q-Tel, il braccio di investimento della Cia.
COSA FARÀ PALANTIR PER IL POLICLINICO GEMELLI
Nello specifico, il Centro di Ricerca Generator RWD utilizzerà Foundry, la piattaforma operativa innovativa di Palantir, per la gestione e l’elaborazione su larga scala dei dati clinici. “Le funzionalità di intelligenza artificiale di Foundry saranno utilizzate a supporto della ricerca clinica traslazionale, con l’obiettivo di contribuire ai processi di miglioramento dei sistemi di cura e allo sviluppo di soluzioni digitali sia in Italia che a livello internazionale”, si legge in una nota.
Il centro di ricerca del policlinico diretto dal professor Vincenzo Valentini utilizzerà il software di Palantir per “accelerare il percorso intrapreso da Generator RWD e dei suoi partner finalizzato a un utilizzo sempre più efficace dei dati per la generazione di nuove evidenze in molti ambiti di ricerca clinica”.
“Gli operatori del settore sono sempre più determinati a utilizzare efficacemente i dati per progettare nuove terapie, migliorare la qualità delle cure e l’efficacia dei trattamenti. Il team Palantir è orgoglioso di supportare leader globali come il Policlinico Gemelli, fornendo il meglio delle proprie tecnologie per realizzare la missione di ricerca e innovazione di questa prestigiosa istituzione sanitaria”, ha commentato Andrea Galvagni, Responsabile Italia di Palantir Technologies.
INTANTO, IN POLE PER MEGA CONTRATTO CON IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NEL REGNO UNITO
Come già detto, Palantir non è nuova alla collaborazione con le istituzioni sanitarie.
E ora la controversa azienda tecnologica statunitense, in partnership con la società di consulenza Accenture, è in pole position per aggiudicarsi il più grande contratto IT nella storia del servizio sanitario nazionale inglese (Nhs). Il contratto da quasi mezzo miliardo di sterline per costruire il sistema operativo del servizio sanitario, la Federated Data Platform del Regno Unito, è allo studio da mesi e avrebbe dovuto essere annunciato a stretto giro.
“Si ritiene che l’Nhs favorisca Palantir per il suo lavoro volto a migliorare l’accesso ai dati durante la pandemia, contribuendo a ridurre le liste di attesa e a rendere le operazioni più efficienti” sostiene il Guardian.
Tuttavia, medici, attivisti per la privacy, accademici e politici hanno espresso preoccupazione riguardo all’affidamento del contratto a Palantir, le cui origini sono nel settore dell’intelligence statunitense.
LA QUESTIONE PRIVACY CON I DATI SANITARI IN BALLO
Il contratto con l’Nhs riguarderà i dati ospedalieri e alle informazioni sui pazienti, con il software vincitore utilizzato per ottimizzare cure e trattamenti. L’Nhs e il Dipartimento della Salute hanno ripetutamente sottolineato che il contratto riguarda il fornitore del software e che le autorità sanitarie manterranno il controllo dei dati, riporta ancora il Guardian.
Tuttavia, i ministri della sanità hanno recentemente ammesso che il servizio sanitario nazionale non richiederà alcun ulteriore consenso da parte dei pazienti del Regno Unito per utilizzare i propri dati sanitari raccolti durante la pandemia nei suoi nuovi sistemi operativi, anche se le persone potranno revocare il consenso. Gruppi della società civile hanno lanciato l’allarme riguardo ad una singola società privata che gestisce così tanti dati personali, soprattutto se perseguitata dalla preoccupazione che il suo software possa essere utilizzato per la sorveglianza di massa, riporta il New York Times.
LA STRATEGIA DEL CENTRO DI RICERCA CAPITOLINO
La polemica nel Regno Unito pare non aver raggiunto il policlinico romano: “Il valore aggiunto del software Palantir e le competenze sull’innovazione legata ai dati arricchirà i prodotti e servizi che stiamo realizzando in co-sviluppo con i nostri partner di industria”, ha spiegato Alfredo Cesario, Amministratore Delegato di GDMH (Gemelli Digital Medicine & Health).
“La Real World Evidence sta costantemente crescendo a supporto della ricerca clinica. Integrando Foundry nell’ambiente operativo sviluppato nel laboratorio Generator RWD, intendiamo accelerare i progetti per generare risultati sempre più accurati ed efficaci” ha concluso il professor Vincenzo Valentini, Direttore Scientifico del Centro Generator e Direttore del Dipartimento Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS.
Altri dati sanitari in arrivo nelle mani di Palantir? No secondo Valentini. Interpellato dal Fatto quotidiano, “Dal punto di vista operativo – ha scritto Valentini – i progetti vengono eseguiti dai ricercatori del centro e non è consentito al personale Palantir, così come ad altri partner tecnologici, di svolgere attività sulla piattaforma, che non siano relative ad aggiornamenti del software, formazione degli utenti e supporto in caso di malfunzionamenti. Inoltre le funzioni di amministrazione del sistema sono in carico al personale di Generator stesso”.
Allo stesso tempo, il direttore del centro di ricerca del Gemelli ha assicurato al Fatto che dal contratto con Palantir non deriverà un trasferimento dei dati sanitari dei pazienti negli Stati Uniti. “Il software Palantir è installato presso il Centro Aws di Milano e il contratto di fornitura da Palantir Technologies al Policlinico Gemelli non consente né ora né in futuro il trasferimento e/o trattamento di dati in Usa”.