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Amazon Kuiper

Ecco come Amazon sfiderà Starlink di SpaceX

Pronto a decollare nel 2023 il progetto Kuiper, il piano di Amazon per costruire una rete di 3.236 satelliti in orbita terrestre bassa, per fornire Internet ad alta velocità in qualsiasi parte del mondo

Amazon pronto a lanciare i primi due satelliti del Project Kuiper, prototipi per il programma satellitare a banda larga del colosso tecnologico, si dirigeranno verso l’orbita terrestre bassa (LEO) nel primo trimestre del 2023.

E per farlo la società ha cambiato anche vettore. Un anno fa Amazon aveva annunciato che i prototipi sarebbero stati lanciati su un razzo ABL Space Systems entro la fine di quest’anno. Ma se il gigante della tecnologia manterrà i suoi lanci con ABL, Project Kuiper debutterà interamente con un altro fornitore: i suoi primi due satelliti voleranno sul volo inaugurale del nuovo razzo Vulcan Centaur della United Launch Alliance, joint venture formata da Boeing e Lockheed Martin.

La United Launch Alliance (ULA) ha annunciato mercoledì che trasporterà in orbita due prototipi di satelliti Project Kuiper durante il viaggio inaugurale del suo nuovo veicolo di lancio Vulcan Centaur all’inizio del 2023.

Il progetto Kuiper ha l’autorizzazione di lanciare 3.236 satelliti per formare una costellazione destinata a fornire accesso a Internet anche in luoghi remoti. La società ha promesso di investire 10 miliardi di dollari nel progetto, con l’obiettivo di mettersi al passo con la rete Starlink in rapida crescita di SpaceX, che offre già servizi Internet a migliaia di clienti in dozzine di paesi.

Come osserva The Post, Amazon dovrà distribuire metà di quel numero entro il 2026 per adempiere ai propri obblighi con la Fcc statunitense.

Tutti i dettagli.

CAMBIO DI VETTORI PER I PRIMI SATELLITI

Amazon sta spostando i suoi Kuipersat-1 e Kuipersat-2 dal razzo RS1 in sviluppo da ABL Space al volo di debutto del razzo Vulcan di United Launch Alliance. Un anno fa Amazon ha annunciato che l’RS1 di ABL avrebbe portato i prototipi in orbita alla fine del 2022, ma il razzo è ancora in fase di sviluppo, con un lancio di debutto ancora non decollato.

AMAZON KUIPER PRONTO A SFIDARE STARLINK DI SPACEX

Il progetto Kuiper è il piano di Amazon per costruire una rete di 3.236 satelliti in orbita terrestre bassa, per fornire Internet ad alta velocità in qualsiasi parte del mondo. La Federal Communications Commission nel 2020 ha autorizzato il sistema di Amazon, che la società ha affermato che “investirà più di $ 10 miliardi” per costruire.

All’inizio di quest’anno, il colosso tecnologico fondato da Jeff Bezos ha annunciato quello che sostiene essere il più grande accordo missilistico nella storia dell’industria spaziale commerciale. Amazon ha firmato accordi infatti con tre società per un massimo di 83 lanci per portare in orbita i satelliti della costellazione Kuiper. L’obiettivo della rete satelitare è portare le connessioni internet nelle zone attualmente prive di collegamenti.

Nello specifico, il gruppo di Seattle ha firmato con l’europea Arianespace, Blue Origin (fondata da Jeff Bezos), e United Launch Alliance (Ula), una joint venture tra Lockheed Martin e Boeing.

RAGGIUNGERÀ STARLINK DI SPACEX?

Ma raggiungere la rivale Starlink non sarà semplice.

Ad oggi SpaceX ha in orbita più di 3.200 satelliti Starlink, che coprono 25 paesi e oltre 145.000 utenti in tutto il mondo. Questi satelliti garantiscono l’accesso a internet a livello globale indipendentemente dalle connessioni terrestri. Per collegarsi, le persone necessitano di un terminale specifico di Starlink, una sorta di router che riceva i dati inviati dai satelliti, differenti dai segnali tradizionali delle stazioni di terra.

A maggio, SpaceX ha dichiarato alla Fcc che Starlink aveva più di 400.000 abbonati. Tra questi molti pagano 110 dollari al mese per Internet a banda larga utilizzando kit terminali autoinstallanti da 599 dollari.

Inoltre Kuiper non è solo in competizione con Starlink per gli abbonati consumer e enterprise, ma anche con OneWeb, partecipata del governo britannico, che ha quasi terminato di lanciare la sua prima generazione di satelliti. OneWeb ha già in orbita due terzi dei satelliti: 428 dei 648 satelliti previsti.

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