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Fibercop Antitrust

Cosa faranno Tim, Kkr e Fastweb in Fibercop

Kkr e Fastweb entrano in Fibercop, la società della rete controllata da Tim, che diventa pienamente operativa. Tutti i dettagli su soci, vertici e obiettivi

Fibercop è operativa.

Nelle scorse ore Kkkr Infrastructure e Fastweb sono entrate ufficialmente nella nuova società, in cui sono confluite la rete secondaria di Tim, quella che va dall’armadio in strada alle abitazioni dei clienti, e la rete in fibra sviluppata da FlashFiber, la joint-venture di Tim (80%) e Fastweb (20%).

Fibercop, come Open Fiber, opererà solo nel mercato wholesale. Tutti i dettagli.

L’ACQUISIZIONE DI KKR

Partiamo dai fatti. Kkr Infrastructure ha concluso l’acquisto del 37,5% di Fibercop da Tim per un controvalore di 1,8 miliardi, sulla base di un enterprise value di circa 7,7 miliardi di euro (equity value 4,7 miliardi di euro).

L’INGRESSO DI FASTWEB

Contemporaneamente, Fastweb ha sottoscritto azioni Fibercop corrispondenti al 4,5% del capitale della società, mediante conferimento del 20% detenuto in FlashFiber, che è stata contestualmente incorporata in Fibercop.

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Con l’ingresso dei soci, Fibercop è pienamente operativa, con un consiglio di amministrazione che sarà composto da nove consiglieri. Di questi cinque sono designati da Tim, tre da Kkr Infrastructure e uno da Fastweb. Massimo Sarmi sarà presidente e Carlo Filangieri (nel gruppo Tim da 15 anni) amministratore delegato.

LE ATTIVITA’

Con FiberCop, i tre soci si impegnano a portare la fibra nelle aree nere e grigie del Paese, accelerando l’adozione dei servizi Ultra-Broadband (UBB), sulla base di un modello di coinvestimento aperto.

In particolare, FiberCop opererà solo nel mercato wholesale, fornendo fibra ma anche rame, “fino al suo completo switch off” , 1.610 città, equivalenti al 56% delle Unità Immobiliari Tecniche nazionali entro il 2025. L’azienda utilizzerà sia la tecnologia più veloce FTTH, che collega i cavi della fibra ottica dalla centrale direttamente all’abitazione (con velocità di connessione fino a 1 Gigabit), che la FTTB, con la fibra che arriva sino agli edifici e non ai singoli appartamenti (velocità da 30Mbps e 100Mbps).

FIBERCOP SFRUTTA RETE FLASHFIBER

Attualmente la società offre collegamenti UBB ad oltre il 90% della popolazione, con tecnologie FTTC (al cabinet) e FTTH. FiberCop “fa leva sull’infrastruttura in fibra già posata da FlashFiber, senza duplicazione di investimenti e con la massima efficienza, promuovendo allo stesso tempo la concorrenza e l’operazione contribuirà in maniera determinante alla riduzione del digital divide in Italia, permettendo un’accelerazione del passaggio dei clienti da rame a fibra”, spiega Tim in una nota.

LE PREVISIONI

Tim stima che Fibercop, attualmente valutata sulla base di un enterprise value di circa 7,7 miliardi di euro (equity value 4,7 miliardi di euro), “avrà un Ebitda di circa 0,9 miliardi di euro l’anno ed Ebitda-Capex (investimenti,ndr) positivi a partire dal 2025 e non richiederà iniezioni di capitale da parte degli azionisti”.

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