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Tracetogether

Cosa farà la polizia di Singapore con i dati raccolti dall’app anti Covid

A Singapore le forze di polizia possono ottenere i dati di TraceTogether, l'app di contact tracing lanciata dal governo lo scorso marzo, ai fini delle indagini penali

 

I dati dell’app di contact tracing anti-Covid a disposizione della forze dell’ordine a Singapore.

Le forze di polizia di Singapore (Spf) possono ottenere i dati di TraceTogether per le indagini penali. Lo ha dichiarato lunedì il ministro degli Affari interni Desmond Tan in Parlamento.

L’Spf ha il potere ai sensi del codice di procedura penale di ottenere qualsiasi dato, e questo include i dati di TraceTogether, ha affermato Tan.

La tecnologia TraceTogether (distribuita sia come app per telefono che come dispositivo fisico) ha sollevato timori sulla privacy fin da subito. L’app di contact tracing messa a punto dal governo di Singapore si basa infatti su modello centralizzato, in cui alcuni dati dei cittadini, anonimi, sono elaborati da un server centrale. (Come doveva essere inizialmente anche l’italiana Immuni)

Fin dal lancio, il governo ha sottolineato che i dati sono crittografati, archiviati localmente e sfruttati dalle autorità solo se gli individui risultano positivi a Covid-19.

L’informativa sulla privacy sul sito web di TraceTogether afferma: “I dati saranno utilizzati solo per il tracciamento dei contatti Covid-19”.

Non proprio così dunque.

Tutti i dettagli.

COME FUNZIONA IL SISTEMA DI TRACCIAMENTO DI TRACETOGETHER

La tecnologia TraceTogether è una delle più utilizzate rispetto a quella di qualsiasi altro paese. Quasi l’80% dei 5,7 milioni di abitanti hanno scaricato l’app o indossano il token secondo le autorità che hanno annunciato inoltre che l’utilizzo sarebbe diventato obbligatorio in luoghi come i centri commerciali.

Il governo di Singapore ha pubblicizzato il sistema TraceTogether come la chiave per riaprire la società e l’economia del paese. Ha fissato l’obiettivo del 70% di diffusione del token (o dell’app per smartphone equivalente) tra la popolazione. Durante il periodo natalizio, una volta raggiunto questo obiettivo, in molti hanno dichiarato il successo del modello di Singapore.

E LA POLITICA PER PRIVACY?

Una dichiarazione sulla privacy sul sito web di TraceTogether aveva precedentemente affermato che i dati sarebbero stati utilizzati solo “per scopi di tracciamento dei contatti”.

AGGIORNATA IL 4 GENNAIO

Tuttavia, il sito è stato aggiornato il 4 gennaio che “ha chiarito come il codice di procedura penale si applica a tutti i dati sotto la giurisdizione di Singapore”.

“I dati di TraceTogether possono essere utilizzati in circostanze in cui la sicurezza dei cittadini è o è stata compromessa”, si legge. “La forza di polizia di Singapore ai sensi del codice di penale può ottenere qualsiasi dato, compresi i dati di TraceTogether, per le indagini penali”.

COSA HA DICHIARATO IL MINISTRO DEGLI INTERNI DI SINGAPORE

“Il governo è il garante dei dati di TraceTogether e vengono messe in atto misure rigorose per salvaguardare questi dati personali”, ha fatto presente il ministro Tan.

“Esempi di queste misure includono solo consentire ai funzionari autorizzati di accedere ai dati, utilizzare tali dati solo per scopi autorizzati e memorizzare i dati su una piattaforma dati protetta.”

“Non precludiamo l’uso dei dati di TraceTogether in circostanze in cui la sicurezza nazionale e la sicurezza dei cittadini sono o sono state compromesse, e questo vale anche per tutti gli altri dati”, ha affermato Tan. “Gli agenti di polizia autorizzati possono quindi invocare il codice di procedura penale per ottenere questi dati a fini di indagine penale e ai fini della sicurezza e della protezione dei nostri cittadini, ma altrimenti i dati di TraceTogether devono essere utilizzati solo per il contatto tracciamento e allo scopo di combattere l’emergenza Covid”.

IL PUBLIC SECTOR ACT

Infine, il ministro degli Affari interni ha ricordato la legge vigente attualmente a Singapore per la tutela dei dati personali. Secondo il Public Sector (Governance) Act, i funzionari pubblici che divulgano sconsideratamente o consapevolmente i dati senza autorizzazione, o usano impropriamente i dati, possono essere multati fino a  5.000 dollari o incarcerati fino a due anni, o entrambi.

IL MODELLO CENTRALIZZATO

Tutela della privacy dunque, ma fino a un certo punto a Singapore, in nome della sicurezza. Inizialmente anche Bending Spoons, la società sviluppatrice di Immuni, l’app di contact tracing selezionata dal governo per contenere la diffusione del Covid-19, doveva seguire il modello centralizzato adottato dal consorzio Pepp-pt (di cui Bending Spoons fa parte).

Il consorzio Pepp-pt inizialmente diceva di sostenere sia un approccio centralizzato sia uno più decentralizzato ma ha virato sul centralizzato. Un esempio di sistema centralizzato è quello appunto di TraceTogether, l’app sviluppata da un’agenzia governativa di Singapore. Anche TracetTogether è basata sulla tecnologia bluetooth e il codice sorgente è aperto ma il suo sistema è centralizzato.

In questo caso i codici sono generati dal server, non dai dispositivi. Una delle maggiori preoccupazioni riguardo a un sistema centralizzato è la possibilità che questo possa essere ampliato. Ovvero che gli Stati possono ricostruire un grafico sociale di chi è stato vicino a chi, e quindi espandere la profilazione.

Tuttavia, prima del lancio Bending Spoons ha scelto il modello decentralizzato (più protettivo della privacy) di Apple e Google per l’app Immuni.

IL PLAUSO DELL’OMS PER L’EMERGENZA COVID

Come ha sottolineato Reuters, Singapore ha segnalato solo una manciata di casi locali di Covid-19 negli ultimi mesi. La sua vasta sorveglianza dei contagi e lo sforzo di contact tracing  hanno ottenuto elogi internazionali, anche dall’Organizzazione mondiale della sanità.

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