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Deliveroo Ipo

Chi e quanto guadagnerà dall’Ipo di Deliveroo

Tutto sull'Ipo Deliveroo: fatti, numeri, commenti e analisi

 

Deliveroo, piattaforma britannica per la consegna di cibo a domicilio, ha valutato il prezzo del collocamento delle azioni alla Borsa di Londra tra 3,90 e 4,60 sterline per azione.

Dopo l’annuncio della quotazione a inizio marzo, la società fondata da Will Shu ha comunicato ieri la fascia di prezzo delle azioni.

Il gruppo, che con il lockdown ha registrato un’esplosione delle consegne a domicilio, punta a raggiungere una capitalizzazione di mercato compresa tra 7,6 e 8,8 miliardi di sterline.

Si tratterebbe della più grande Ipo alla borsa di Londra dal 2013.

Tutti i dettagli.

PRONTA L’IPO DI DELIVEROO

Deliveroo chiederà l’ingresso delle azioni nel segmento di quotazione standard del listino ufficiale della Fca e alle negoziazioni sul mercato principale del London Stock Exchange.

L’offerta comprenderà l’emissione di nuove azioni da parte di Deliveroo (si prevede di raccogliere proventi lordi di circa 1 miliardo di sterline), e la vendita di azioni esistenti da parte di alcuni azionisti esistenti.

LA FASCIA DI PREZZO

La piattaforma britannica del food delivery ha fissato il prezzo del collocamento delle sue azioni tra 3,90 e 4,60 sterline per azione.

CAPITALIZZAZIONE ATTESA

Deliveroo punta a raggiungere una capitalizzazione di mercato fino a 8,8 miliardi di sterline (12,19 miliardi di dollari) nella sua imminente Ipo alla Borsa di Londra.

L’AZIONARIATO

Will Shu, il fondatore del servizio di consegna dei pasti, punta a incassare 6,7 milioni di azioni per un valore fino a 30 milioni di sterline quando la società verrà lanciata in borsa il 7 aprile. Come spiega il Guardian, Shu manterrà una quota del 6,3%, del valore di circa 550 milioni di sterline. Gli azionisti esistenti, tra cui Amazon e le società di private equity Bridgepoint, Index e Greenoak, incasseranno azioni per un valore di 536 milioni di sterline, secondo il prospetto del gruppo pubblicato lunedì.

ATTIVA DAL 2013

L’azienda è stata fondata a Londra nel 2013 ed è attiva in oltre 200 paesi e città in tutto il Regno Unito.

Opera a livello internazionale in 12 paesi, in Europa continentale, Asia, Australia e Medio Oriente.

ANCHE I CLIENTI POTRANNO ACQUISTARE AZIONI

La società di food delivery offrirà anche ai clienti che hanno effettuato almeno un ordine la possibilità di acquistare azioni dell’azienda, dando priorità a quelli che definisce clienti “fedeli”. L’azienda ha accantonato 50 milioni di sterline di azioni per l’acquisto da parte dei clienti.

I NUMERI DEL 2020

L’annuncio della quotazione arriva dopo un anno da record.  Nell’anno della pandemia ha aumentato del 64% il valore lordo delle transazioni (Gtv) – l’importo totale delle transazioni che gestisce sulla sua piattaforma – che sono passate da 2,5 miliardi di sterline nel 2019 a 4,1 miliardi di sterline.

I PROVENTI LORDI DELL’IPO DI DELIVEROO

Deliveroo spera di raccogliere i proventi lordi di 1 miliardo di sterline dalla sua Ipo.

ANCORA IN PERDITA (BENCHÉ RIDOTTA)

Il gruppo che ha chiuso il 2020 con un valore delle transazioni in aumento del 64% (da 2,5 a 4,1 miliardi di sterline) e una perdita in calo del 29,4% (scesa a 223,7 milioni da un rosso 2019 di 317 milioni di sterline) vede rosa anche per in futuro.

SCAMPATO IL FALLIMENTO

Inoltre, non va dimenticato che a inizio 2020 Deliveroo ha scampato il fallimento a seguito di una revisione della concorrenza nell’investimento di minoranza (16%) di Amazon nell’azienda.

GLI OSTACOLI

Ma la rotta tracciata dalla quotazione in poi non è priva di ostacoli per Deliveroo.

Susannah Streeter, dell’agenzia di consulenza finanziaria Hargreaves Lansdown, ha commentato alla Bbc che che la condizione occupazionale dei suoi rider insieme alla forte concorrenza tra le aziende di consegna dei pasti sono due potenziali ostacoli alle prospettive della società. Deliveroo compete con Uber Eats, Just Eat e molti altri.

I CONFRONTI

Deliveroo dall’esordio del 2013 non ha mai fatto utili, è stata valutata come il colosso del lusso britannico Burberry (8,1 miliardi di sterline) ma circa un terzo rispetto a Ocado (21,4 miliardi di sterline) il leader nazionale della spesa a domicilio.

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