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Contratti Rider

Perché l’Antitrust britannica ha sgambettato l’ingresso di Amazon in Deliveroo

Che cosa ha deciso l'Antitrust britannica sull'operazione Amazon-Deliveroo

“Siamo preoccupati che l’investimento di Amazon in Deliveroo possa smorzare la concorrenza emergente tra le 2 aziende”, in un mercato dove ci sono “relativamente pochi attori”. Con queste parole Andrea Gomes da Silva, direttore esecutivo della CMA, l’antitrust britannica, ha annunciato lo stop all’investimento del colosso di Jeff Bezos in Deliveroo. Andiamo per gradi.

LE INTENZIONI DI AMAZON

Dobbiamo fare un passo indietro, a maggior 2019, quando Amazon ha deciso di scommettere su Deliveroo realizzando un round di finanziamento sulla piattaforma di food delivery pari a 575 milioni di dollari.

L’investimento, spiega l’Antitrust, “gli avrebbe conferito una partecipazione di minoranza insieme ad alcuni altri diritti, consentendole di partecipare alla gestione della società”. E se è vero che Amazon non avrebbe il pieno controllo delle attività di Deliveroo, è anche vero che potrebbe comunque influenzare le “scelte strategiche dell’azienda”.

LO STOP DELL’ANTITRUST

Per l’Autorità britannica, infatti, la mossa di Amazon sarebbe comunque una “fusione”, che potrebbe portare al “rischio concreto che clienti, ristoratori e negozi di alimentari possano risentire di prezzi più alti e servizi di qualità inferiore”. E per questo l’operazione va bloccata.

PERCHE’ LA CMA BLOCCA INVESTIMENTO?

Per capire, in realtà, perché la CMA ha deciso di bloccare l’investimento serve fare un ulteriore passo indietro. Amazon, spiega l’Autorità, ha provato nel 2016 con il servizio Restaurants ad introdursi nel mercato delle consegne del cibo a domicilio e anche se dopo due anni “Amazon ha chiuso l’attività, la Cma ritiene, secondo alcune prove evidenziate nei documenti aziendali interni esaminati, che permanga un forte interesse per questo settore”.

MENO CONCORRENZA

Insomma, Amazon non essendo riuscita ad entrare nel mercato “in solitudine” voleva farlo investendo in un concorrente, ma a danno della stessa concorrenza secondo il Garante britannico del mercato.

LA SPESA A DOMICILIO

Non solo. Tra le questioni spinose che hanno portato l’Autorità a bloccare l’investimento c’è anche il nodo della spesa a domicilio. Anche qui, a lungo andare, l’accordo potrebbe portare ad una “riduzione della concorrenza”. Gli operatori che effettuano “consegne ultra-veloci di generi alimentari nel Regno Unito sono pochi”. E in questo mercato, i due protagonisti della vicenda, Deliveroo e Amazon, “che hanno entrambi reti di consegna in tutto il Regno Unito per supportare le loro operazioni – sono attualmente 2 dei più forti attori in questo mercato”.

LA DELUSIONE DI DELIVEROO

Spera ancora in un esito diverso Deliveroo (le aziende hanno 5 giorni per fare ricorso). “Deliveroo ha lavorato a stretto contatto con la Competition and Markets Authority e continuerà a farlo. Siamo certi che riusciremo a convincere la Cma degli elementi che questo investimento di minoranza aggiungerà alla concorrenza, aiutando i ristoranti a far crescere le loro attività, creando più lavoro per i rider e aumentando la scelta per i clienti. Deliveroo è una società britannica che opera in tutto il paese e questo investimento sarà particolarmente vantaggioso per l’economia del Regno Unito”, ha commentato la società di consegne a domicilio.

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