Skip to content

Blackrock

Intelligenza artificiale, cosa faranno BlackRock, Microsoft e Nvidia con il nuovo fondo di investimento

BlackRock lancerà un fondo di investimento da oltre 30 miliardi di dollari sulle infrastrutture per l'intelligenza artificiale: tra i partner ci sono Microsoft, Nvidia e Mgx (società legata al fondo sovrano emiratino). Per Larry Fink questa tecnologia rappresenta un'occasione da "svariati miliardi di dollari".

BlackRock, la più grande società di gestione fondi al mondo, lancerà un nuovo fondo di investimento sull’intelligenza artificiale da oltre 30 miliardi di dollari assieme a Microsoft e non solo. Le risorse verranno impiegate per costruire centri dati e impianti energetici con i quali soddisfare i grandi consumi elettrici di queste strutture.

NON SOLO MICROSOFT: COSA FARANNO NVIDIA E MGX (MUBADALA)

Come scrive il Financial Times, lo strumento finanziario messo a punto da BlackRock (più precisamente da Global Infrastructure Partners, acquisita a inizio anno per 12,5 miliardi) sarà “uno dei più grandi veicoli di investimento mai raccolti a Wall Street”. Oltre a Microsoft, tra i partner generali del fondo c’è Mgx, la società di investimenti nell’intelligenza artificiale legata al fondo sovrano di Abu Dhabi; Nvidia, la più importante azienda di microchip per l’intelligenza artificiale, avrà un ruolo di consulenza sulla progettazione degli stabilimenti.

100 MILIARDI DI DOLLARI IN TUTTO

Il fondo – chiamato Global Ai Investment Partnership – punta a raccogliere fino a 30 miliardi in investimenti equity, da sfruttare per sostenere fino a 70 miliardi di dollari in finanziamenti di debito.

L’obiettivo ultimo è risolvere il problema energetico alla base dell’intelligenza artificiale, il cui progresso si basa su un’elevata potenza di calcolo che necessita a sua volta di una fornitura abbondante e costante di elettricità. Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia i consumi elettrici globali dei centri dati potrebbero superare i 1000 terawattora nel 2026, più del doppio della quantità consumata nel 2022.

LE INFRASTRUTTURE PER L’IA SONO UN’OPPORTUNITÀ MULTIMILIARDARIA, DICE BLACKROCK

BlackRock pensa che il settore energetico rappresenti una grossa opportunità di profitto. In un comunicato Larry Fink, l’amministratore delegato, ha detto che “la mobilitazione di capitali privati per la costruzione di infrastrutture per l’intelligenza artificiale come i centri dati e l’energia elettrica aprirà un’opportunità di investimento a lungo termine di svariati miliardi di dollari”.

A causa principalmente dei consumi energetici dei centri dati, nel 2023 le emissioni di Microsoft sono aumentate del 29 per cento rispetto al 2020. La società ha deciso quest’anno di sostenere i progetti di generazione elettrica da fonti rinnovabili – dal valore di 10 miliardi – costruiti da Brookfield Asset Management, società canadese di gestione degli asset. Si è inoltre impegnata a garantire che il 100 per cento dei propri consumi energetici sia coperto da acquisti di energia a zero emissioni entro il 2030.

LE DICHIARAZIONI DI MICROSOFT, NVIDIA E MGX

Il presidente di Microsoft, Brad Smith, ha dichiarato che gli Stati Uniti e il mondo intero “avranno bisogno di maggiori investimenti di capitale per accelerare lo sviluppo dell’infrastruttura necessaria all’intelligenza artificiale. Questo tipo di sforzo è un passo importante”.

Negli ultimi dodici mesi il titolo di Microsoft è cresciuto del 31 per cento in borsa, raggiungendo una capitalizzazione di oltre 3000 miliardi; di recente la società ha annunciato un programma di riacquisto delle azioni per 60 miliardi e aumentato il dividendo trimestrale del 10 per cento.

Secondo Jensen Huang, amministratore delegato di Nvidia, “l’elaborazione dati accelerata e l’intelligenza artificiale generativa stanno determinando una crescente necessità di infrastrutture per la prossima rivoluzione industriale”.

Quanto invece a Mgx, sostenuta dal fondo emiratino Mubadala, pare che sia intenzionata a investire in OpenAi – la startup che ha sviluppato ChatGpt – nel prossimo giro di finanziamenti.

LA SITUAZIONE NEGLI STATI UNITI

Negli Stati Uniti la domanda elettrica è in aumento per la prima volta in vent’anni e la responsabilità principale è dei consumi dei centri dati: nel paese se ne trova un terzo di tutti quelli presenti nel mondo. Oggi i data center rappresentano il 4 per cento della domanda elettrica totale degli Stati Uniti, ma entro il 2030 potrebbero arrivare al 9 per cento.

– Leggi anche: Perché Amazon (e non solo) punta sul nucleare per l’intelligenza artificiale

Torna su