skip to Main Content

Poste Agcm Italiane Milkman

Assicurazioni Generali, Unipol, Amazon, Zalando e non solo. Ecco gli accordi di Poste Italiane su Rc auto e pacchi

Tutti i prossimi passi del gruppo Poste tra pacchi, assicurazioni e non solo, per intese commerciali a partnership con aziende come Assicurazioni Generali, Unipol, Amazon e Zalando.

“Proporremo ai nostri clienti le polizze Rc auto di varie compagnie, comprese di sicuro le maggiori italiane”. Così Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane, ha risposto oggi a una domanda di Repubblica.

Saranno dunque in primis Assicurazioni Generali e Unipol le compagnie in pole position per aggiudicarsi una partnership con Poste? E’ quello che molti addetti ai lavori pensano.

POSTE ITALIANE E L’INGRESSO NEL SETTORE RC AUTO (CON GENERALI, UNIPOL E ALLIANZ?)

Anche in occasione dell’assemblea degli azionisti, Del Fante aveva parlato delle mosse future di Poste Italiane e dello sviluppo del piano strategico-industriale “Deliver 2022”. In particolare, l’amministratore delegato si era soffermato sull’ingresso nell’Rc auto dopo la creazione della newco per la distribuzione dei prodotti del settore. “Il passo avanti formale che abbiamo comunicato, cioè la costituzione di una società veicolo, ci consente di essere più mobili rispetto ai partner italiani, e non, con i quali stiamo dialogando”, aveva spiegato Del Fante. Il lancio dell’offerta, aveva detto, potrebbe arrivare nel 2020: “Entro l’anno decideremo la strategia definitiva, stiamo dialogando con una serie di partner”.

COME SI MUOVE POSTE ITALIANE CON LA NEWCO

Dell’operazione in realtà si parla da tempo ma ora sembra quanto mai concreta visto che poco più di un mese fa è nata proprio la newco Poste Insurance Broker – con un capitale sociale di 600 mila euro – che si andrà a incastonare all’interno di Poste Vita e svolgerà attività di consulenza, distribuzione e intermediazione assicurativa e riassicurativa presso gli sportelli di Poste Italiane con prodotti di altri operatori assicurativi. L’intenzione di Poste Italiane è di partire con un progetto pilota riservato ai dipendenti. Ma si parla già di possibili partner: in primis Assicurazioni Generali e Unipol. Ma anche Allianz sarebbe in pista.

CHE COSA HA DETTO DEL FANTE (POSTE ITALIANE) A REPUBBLICA

A Repubblica oggi ha parlato anche di altro: “Vogliamo diventare il primo gruppo di logistica nell’e-commerce in Italia entro il 2022. Due anni fa, quando sono arrivato in Poste, eravamo il sesto operatore nei pacchi nel nostro Paese. Oggi siamo al terzo posto, con una quota di mercato nel cosiddetto B2C, il business to consumer, del 33%. E fra quattro anni prevediamo appunto di essere primi con il 40% del mercato”, ha sottolineato l’amministratore delegato di Poste Italiane.

POSTE ITALIANE TRA AMAZON E ZALANDO

Diventare il partner logistico di riferimento in Italia per Amazon sta pagando: “Visti i numeri direi di sì. E peraltro abbiamo appena concluso un accordo di esclusiva con un altro grande operatore come Zalando. Ma quello che oggi appare scontato, due anni fa non lo era. Tanto che all’inizio anche in azienda molti erano scettici. Ma io partivo da un ragionamento semplice. Poste ha due anime: una è quella dei prodotti finanziari e dei servizi di pagamento; l’altra quella della logistica e dei recapiti. Quest’ultima ha molto sofferto negli ultimi anni. Un solo dato: nel 2005 in Italia si consegnavano circa 7 miliardi di pezzi — lettere, pacchi, telegrammi e altro — ogni anno. Prevediamo che nel 2019 si scenderà a 2,5 miliardi di pezzi. È un calo secco del 70%, frutto di una tendenza che dura appunto da anni. Di fronte a questo quadro si possono tagliare i costi e frenare gli investimenti, noi abbiamo fatto una scelta contraria: abbiamo preso l’unico settore che saliva, quello delle consegne di pacchi nell’e-commerce e abbiamo deciso di investire in quel settore, tutelando le nostre 65 mila persone che lavorano nel mondo delle consegne”.

I NUMERI DELLA TRIMESTRALE

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019 parla chiaro sul peso crescente del settore pacchi per Poste: “La Strategic Business Unit (SBU) Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta minori ricavi (-19 milioni di euro, -2%) principalmente per la riduzione della corrispondenza tradizionale (-35 milioni di euro), compensati dall’incremento dei pacchi (+26 milioni di euro) nei segmenti B2B e B2C”, è scritto (qui l’approfondimento di Start sul ruolo del business dei pacchi nel gruppo Poste).

CONSEGNE FOOD

Un altro fronte è quello delle consegne food: “Di sicuro stiamo guardando al settore delle consegne di cibo a domicilio molto da vicino. Ad esempio lavoriamo con Coldiretti a un progetto di consegna di cassette di prodotti agricoli a km zero. Del resto quello del cibo è uno dei comparti con maggiore crescita e quindi ci dobbiamo essere. E il fatto che i nostri portalettere ormai lavorino fino alle 8 di sera significa che possiamo accettare consegne da fare in giornata anche ad orari che prima erano impensabili, come le 11 di mattina”, ha aggiunto il capo azienda di Poste a Repubblica.

PROSPETTIVA DRONI?

Ma ancora niente droni in Italia per le consegne: “I droni vanno bene per i vasti spazi degli Stati Uniti. Da noi stiamo lavorando di più sui veicoli senza conducente. Pensiamo a una sorta di ufficio postale ambulante che possa avvisare il cliente quando è vicino a lui, in modo che possa venire a prendere il suo pacco con facilità”, ha detto Del Fante. Comunque Poste ha in fieri una partnership nel settore con un’azienda di Enav e Leonardo (ex Finmeccanica). Una piattaforma per il controllo del volo dei droni. Si chiama D-Flight ed è l’idea lanciata da Enav assieme a Leonardo-Finmeccanica, Telespazio e Ids per sperimentare, a partire da settembre, il controllo remoto dei voli.

DI COSA SI OCCUPA D-FLIGHT DI LEONARDO-FINMECCANICA ED ENAV

L’oggetto sociale della società è “lo sviluppo ed erogazione di servizi di gestione del traffico aereo a bassa quota di automobili a pilotaggio remoto” e delle altre tipologie che rientrano negli UAV (Unmanned Aerial Vehicles), compresa “qualsiasi attività comunque connessa o complementare”. Per il conseguimento dell’oggetto sociale “la società può compiere tutte le operazioni che risultino necessarie” come, ad esempio “l’acquisto e la detenzione di partecipazione in altre società o enti”.

L’AUMENTO DI CAPITALE DI D-FLIGHT

A fine febbraio è stato sottoscritto l’aumento di capitale della D-Flight per un importo pari a 6,6 milioni di euro, il capitale di D-Flight sarà detenuto per il 60% da ENAV e per il 40% da Leonardo, Telespazio ed IDS.

ANCHE POSTE È DELLA PARTITA: SI PUNTA ALLA CONSEGNA DEI PACCHI VIA DRONE MA NON PRIMA DEL 2022

“Tra le aziende coinvolte nel progetto, supportato dalla Ue con un finanziamento di 2 milioni, c’è anche Poste Italiane. E questo perché tra le iniziative sperimentali ci sarà la consegna dei pacchi attraverso i droni, che partirà in una prima fase nelle aree rurali e difficile da raggiungere”, ha sottolineato in un recente articolo il Sole 24 Ore. Anche se ci vorrà tempo come ha chiarito l’ad di Enav, Roberta Neri: “Il percorso cammina di pari passo con l’evoluzione regolamentare alla quale lavora l’Enac e che prende a riferimento anche l’esito della sperimentazione e dell’evoluzione tecnologica”. Perciò, affinché il servizio possa essere a tutti gli effetti operativo, “bisognerà attendere il 2022”. Enav, ha scritto ancora il Sole 24 Ore, conta infine “di vendere i servizi a supporto del controllo remoto dei droni per avere una fonte di ricavo dalle attività non regolate e anche per esportare all’estero questo know-how”.

Back To Top