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Semiconduttori

Cosa farà Asml contro i furti di tecnologie per i chip

Asml, la principale società europea di semiconduttori e una delle più importanti al mondo, si ritrova coinvolta nella sfida America-Cina. E dice di dover potenziare le difese contro i furti di proprietà intellettuale. Tutti i dettagli.

 

Le tensioni sui semiconduttori tra Stati Uniti e Cina stanno facendo aumentare il rischio di furti di proprietà intellettuale. Per non farsi cogliere impreparata, ASML – società olandese che produce microchip avanzati, nonché compagnia tecnologica più grande d’Europa, con una capitalizzazione di mercato di 238 miliardi di euro – ha alzato la guardia come “mai prima d’ora”, ha detto il suo amministratore delegato, Peter Wennink, al Financial Times.

LE RESTRIZIONI AMERICANE ALL’EXPORT TECNOLOGICO IN CINA

Gli Stati Uniti vogliono impedire che la Cina, rivale economica e politica, sviluppi capacità tecnologiche avanzate utilizzabili sia per scopi industriali che militari. Per raggiungere questo obiettivo, dallo scorso ottobre hanno imposto delle restrizioni alle esportazioni nel paese di semiconduttori e macchinari contenenti proprietà intellettuali americane, e stanno lavorando anche per coinvolgere gli alleati: il Giappone e i Paesi Bassi, innanzitutto. Pechino è indietro, sui microchip, e deve rifornirsi dall’estero.

I MICROCHIP SONO IL NUOVO PETROLIO, DICE WENNINK

“È come il 1973, è come la crisi petrolifera”, ha detto Wennink al Financial Times, riferendosi agli sforzi statunitensi, europei e giapponesi per potenziare le rispettive capacità manifatturiere di microchip. “Il petrolio è sempre stato disponibile fino a quando non lo è stato più, ed era una materia prima strategica. Arriviamo al 2020 ed è la stessa cosa con i chip”.

DIFENDERSI DAI FURTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE

Secondo Wennink, l’isolamento internazionale sta di fatto obbligando la Cina a sviluppare una propria industria avanzata dei microchip, facendo ricorso anche a pratiche illecite. A questo proposito, il mese scorso ASML ha fatto sapere che un dipendente in Cina ha rubato delle informazioni sulle sue tecnologie.

La società possiede un monopolio a livello internazionale nella produzione di macchinari di litografia ultravioletta estrema (EUV), un processo che consente di realizzare semiconduttori su scale ridottissime.

Wennink ha specificato di non avere prove del fatto che il furto sia stato sanzionato dalle autorità. Ha detto di ritenere che non sarà facile per Pechino raggiungere capacità avanzate di chipmaking con le sole proprie forze, e che per questo ASML sarà “più che mai” attenta a proteggere il proprio know-how e le proprie capacità intellettuali.

La società aumenterà la spesa per la cybersicurezza e per la tutela delle proprietà intellettuali di percentuali “a due cifre” ogni anno.

LA CINA È UN MERCATO IMPORTANTE PER ASML

ASML è coinvolta nella guerra commerciale-tecnologica tra Washington e Pechino già dal 2019, con il blocco alla vendita di uno dei suo macchinari per l’EUV in Cina. Le ultime restrizioni limitano ulteriormente le sue capacità di esportazione, perché prendono di mira alcuni strumenti per la litografia ultravioletta profonda (DUV), un processo meno avanzato dell’EUV che consente di “modellare i dettagli sui microchip”, scrive il Financial Times.

Quello cinese è un mercato molto importante per ASML, perché rappresenta da solo il 18 per cento circa delle vendite globali. Wennink, di conseguenza, ha criticato i governi per i loro approcci protezionistici.

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