La richiesta avanzata dalla Commissione europea di rimborsare all’Irlanda 13 miliardi di euro di benefici fiscali sfida “la realtà e il buon senso” e “deve essere annullata”. E’ quanto ha sottolineato Apple nell’audizione di fronte ai giudici del Tribunale dell’Unione europea che inizieranno a discutere da oggi il ricorso presentato dal gruppo Usa.
ECCO LA TESI DI APPLE
“Apple paga le sue tasse e comprende l’importanza di farlo. Pensiamo che Apple sia il più grande contribuente del mondo”, ha dichiarato Daniel Beard, rappresentante del colosso californiano. L’audizione, iniziata oggi, dovrebbe durare due giorni.
CHI BATTAGLIA PER APPLE CONTRO L’UE
Secondo quanto riportato da Reuters, Apple ha inviato una delegazione di sei persone, guidata dal direttore finanziario Luca Maestri, in Lussemburgo, per la prevista audizione.
Ma chi è Maestri? Ecco un estratto del ritratto pubblicato su Policy Maker.
CHI E’ LUCA MAESTRI
Romano, studi alla Luiss ed alla Boston University, Maestri è uno dei manager più pagati al mondo: è il Senior Vice President e Chief Financial Officer di Apple.
IL CURRICULUM DI MAESTRI
Il manager romano è in Apple dal 2013, dopo quasi 20 anni in General Motors, dove tra il 2000 ed il 2005 cura la (tra le altre cose) la joint venture con Fiat, e dopo aver svolto il ruolo di cfo in Nokia Siemens e Xerox. A Cupertino Luca Maestri è inizialmente a capo della contabilità, per poi diventare direttore finanziario.
MAESTRI PIÙ PAGATO DI TIM COOK
All’inizio del 2016 (prima della pronuncia dell’Antitrust europeo) fece notizia il suo compenso: il Wall Street Journal pubblica un report sugli stipendi dei manager Apple nel 2015 e si scopre che il più pagato non è Tim Cook, successore e sodale dell’iconico Steve Jobs, ma l’italiano Maestri.
CHE COSA SCRISSE IL SOLE 24 ORE
Come spiegherà Il Sole 24 Ore, il manager romano ottenne nel 2015 un premio azionario che si aggirava sui 20 milioni di dollari, oltre al bonus per i 4 top manager che riportano direttamente al ceo Tim Cook ricevono per contratto.
LE PAROLE DI COOK SU MAESTRI
Di Maestri, Tim Cook disse: “Quando lo abbiamo assunto sapevamo che sarebbe stato il successore di Peter Oppenheimer, si è rapidamente guadagnato il rispetto dei colleghi”.
APPLE SECONDO MAESTRI
Parlando della sua esperienza in Apple, Maestri ha spiegato: “Uno si immagina queste grandi aziende come laboratori di creatività — penso anche a Amazon, Google, Facebook — ma sono davvero delle execution machine, hanno dei processi molto serrati, è un po’ come lavorare in un esercito”.
Articoli correlati
Come va Saipem secondo Saipem
Cosa farà Leonardo per la Nigeria
Gli allevamenti hanno un impatto sul cambiamento climatico, ma la Fao fa l’indiana
Come riparte Renault dopo la sbandata in Russia?
