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Legge Ue Spazio

Al via Iris2, la risposta europea a Starlink di Musk

Il Parlamento europeo ha approvato il programma IRIS², una nuova costellazione di satelliti dell'Ue. Si unirà ai programmi spaziali esistenti Galileo e Copernicus per creare un servizio di comunicazione sovrano e sicuro per l'Ue e i suoi partner

Semaforo verde per Iris2, il programma di connettività sicura basato sullo spazio dell’Ue.

Lo scorso 14 febbraio il Parlamento europeo ha approvato pressoché all’unanimità la proposta di regolamento che istituisce il programma dell’Unione per una connettività sicura per il periodo 2023-2027. Il programma mira a far sì che l’Unione europea disponga di una propria costellazione di 5 satelliti denominata “IRIS2 ” (Infrastruttura per la resilienza, l’interconnettività e la sicurezza via satellite) che dovrebbe assicurare servizi di comunicazione sicuri entro il 2027.

Iris2 è la risposta del Vecchio Continente al progetto Starlink, il servizio di connessione a Internet satellitare di SpaceX, la società aerospaziale di Elon Musk. Ad oggi SpaceX ha in orbita più di 3.600 satelliti Starlink, che coprono 25 paesi e oltre 145.000 utenti in tutto il mondo. Questi satelliti garantiscono l’accesso a internet a livello globale indipendentemente dalle connessioni terrestri.

Ma ora anche l’Ue si prepara a lanciare il suo sistema di connettività satellitare.

Tutti i dettagli.

LE RISORSE

Il contributo iniziale al progetto dei Paesi europei si avvale di una cifra pari a 2.400 milioni di euro, anche se nel complesso “assorbirà investimenti vicini a 6 mila milioni di euro”, finanziamenti che arriveranno attraverso l’Esa, l’Agenzia spaziale europea (750 milioni di euro), oltre ad altri contributi privati a vario titolo da altre agenzie europee e da Paesi terzi.

TABELLA DI MARCIA

La Direzione Generale Difesa e Industria Spaziale prevede di lanciare le principali gare nella prima metà del 2023, nella speranza che Iris2 possa fornire i suoi primi servizi entro la fine del 2024, per raggiungere la piena operatività nel 2027.

 L’OBIETTIVO

Gli attacchi informatici e le catastrofi naturali possono causare l’interruzione delle reti di comunicazione terrestri. La creazione di questa costellazione fornirà un’infrastruttura critica meglio collegata e servizi di comunicazione satellitare indipendenti ad alta velocità e resilienti.

In particolare, il programma fornirà servizi governativi che spazieranno dalla protezione delle infrastrutture critiche e la conoscenza situazionale al sostegno per le azioni esterne e la gestione delle crisi, ma anche la fornitura di servizi commerciali da parte del settore privato.

LA DIFFERENZA CON STARLINK DI SPACEX

A differenza di Starlink, la costellazione progettata da SpaceX, Iris2 prevede di posizionare le sue poche centinaia di satelliti in orbite diverse, in modo da ridurre il rischio di congestione dello spazio e promuovere sinergie con Galileo e Copernicus. Come specificato dal commissario europeo Thierry Breton, questi satelliti saranno protetti dagli attacchi informatici e beneficeranno di una tecnologia all’avanguardia, citando come esempio la crittografia quantistica.

UN’ALTERNATIVA PER L’UCRAINA

Infine, il relatore del progetto al Parlamento di Bruxelles, Christophe Grudler, ha dichiarato che i satelliti Iris saranno utili ai governi ma anche agli stessi cittadini portando internet nelle zone meno connesse e saranno al contempo un esempio di sostenibilità spaziale e ambientale come desiderava lo stesso Parlamento.

“Con la guerra, l’Ucraina aveva bisogno di telecomunicazioni satellitari, ma l’Ue non aveva nulla da offrire. L’Ucraina non dovrebbe fare affidamento sui capricci di Elon Musk per difendere il proprio popolo”.

Fino ad oggi oltre 1.300 terminali per l’Internet satellitare Starlink donati da SpaceX all’Ucraina all’inizio del conflitto con la Russia hanno aiutato le forze armate di Kiev a mantenere le comunicazioni e il coordinamento sul campo di battaglia. Anche se qualcosa è iniziato ad andare storto. Lo scorso ottobre Musk ha twittato che SpaceX non poteva più permettersi di fornire il servizio in Ucraina a tempo indeterminato, solo per fare dietrofront due giorni dopo e dire che avrebbe continuato a fornire Starlink gratis a Kiev.

La connessione garantita dalla costellazione satellitare Starlink ha giocato un ruolo anche militare in questi mesi di conflitto. E ora SpaceX intende impedire alle forze armate ucraine di utilizzare i terminali Starlink per il pilotaggio remoto di droni d’attacco o per altri scopi offensivi. Lo ha annunciato la presidente e chief operation officer di SpaceX, Gwynne Shotwell a metà mese.

“Sono orgoglioso che questa costellazione costituirà anche un esempio mondiale in termini di sostenibilità, come richiesto. Ora è il momento di costruire questi nuovi satelliti europei, e prepararli al lancio!” ha concluso Grudler.

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