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Cingolani

Tutte le critiche nucleari degli ambientalisti contro il ministro ecologista Cingolani

Chi sono gli esponenti dell'ambientalismo italiano che hanno sollevato rilievi sulla prima sortita pubblica del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, e perché l'hanno criticato. 

 

Primi interventi pubblici del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, e primi commenti di esponenti dell’ambientalismo italiano.

Ecco alcune delle reazioni all’audizione parlamentare tenuta dal fisico che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha voluto alla testa del neonato ministero della Transizione ecologica.

CHE COSA HA TWITTATO ONUFRIO DI GREENPEACE

Giuseppe Onufrio, ad esempio, direttore di Greenpeace Italia che ha chiesto spiegazioni al ministro sugli obiettivi 2030 con tanto di tabella citando le parole di Cingolani: “Sappiamo quale strada dobbiamo fare, dobbiamo partire da A e arrivare a B, più difficile è dire con quale pendenza raggiungere la meta’. Si chiede infatti Onufrio: “Curva rinnovabili frenata fino a 2025 a favore del gas come vecchio Pniec? Aspettiamo spiegazioni”.

I GIUDIZI DI SILVESTRINI (KYOTO CLUB)

Un altro ambientalista, Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club scrive un “promemoria” per il ministro Cingolani corredandolo di tabella dato dell’Agenzie internazionale per l’energia: “Questo è uno scenario Iea al 2050. Non vedo la fusione nucleare tra le soluzioni. Dobbiamo diventare carbon neutral al 2050 non nel 2100-200 (sempre nel caso fusione dovesse funzionare). C’è fortunatamente crollo dei prezzi delle rinnovabili”. Il riferimento è alle parole del ministro che ha detto testualmente: “Fra dieci anni avremo l’idrogeno verde e le automobili che andranno a celle a combustibile. Le batterie le avremo superate, perché hanno un problema di dismissione, e staremo investendo sulla fusione nucleare, che ora sta muovendo i primi passi nei laboratori”.

IL COMMENTO DI ZANCHINI (LEGAMBIENTE)

Polemico anche Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente che sempre su Twitter ha scritto: “Invece di chiarire cosa ci sarà per il rilancio delle rinnovabili nel Pnrr italiano il nuovo ministro promette la fusione nucleare, l’idrogeno e lo stop alle auto elettriche… non cominciamo bene”.

IL TWEET DI FERRANTE

Sul punto Francesco Ferrante, vicepresidente del Kyoto club ha postato una foto di giornale dal titolo ‘Volkswagen, 230 miliardi di ricavi. La Borsa premia la svolta elettrica’, commentando così “Tipo…”.

LO SFOTTO’ DI GOVERNATORI

Stessa linea per Michele Governatori che ha lavorato in Eni, Edison, Acquirente Unico, Axpo e oggi è docente universitario e speaker radiofonico con la trasmissione Derrik sull’energia a Radio Radicale che ha commentato: “Comunque mi piace l’ottimismo del ministro Cingolani: 10 anni per la fusione, mentre ce ne vogliono 15 per fare una centrale nucleare convenzionale”.

GLI ALTRI POLEMICI

Polemici anche alcuni Cinque Stelle. Paolo Giuliodori commenta: “Che tipo di transizione ecologica hanno in mente?”, scrive postando una foto di giornale nella quale si dava conto dell’incontro in videoconferenza del ministro Cingolani con i principali gruppi italiani coinvolti nella transizione green vale a dire Francesco Starace (Enel), Claudio Descalzi (Eni), Marco Alverà (Snam) e Stefano Donnarumma (Terna).

Mentre Maria Laura Mantovani scrive: “Accogliamo con favore l’annuncio del ministro Cingolani dell’impegno a definire il Pitesai entro il termine del 30 settembre. Il M5S lo richiede da 2 anni; intanto siamo riusciti a prorogare lo stop alle trivelle col Milleproroghe”.

LE IRONIE DI BONELLI

Ironizza invece Angelo Bonelli della Federazione dei Verdi: “Per ministro Cingolani la transizione ecologica si fa senza fotovoltaico, eolico e senza auto elettriche, ma con la fusione nucleare. Oggi Lega, FI e IV presentano Intergruppo parlamentare per il ponte sullo stretto di Messina. Houston abbiamo un problema!”.

LE CRITICHE DI MURONI

Commento simile da parte di Rossella Muroni da poco uscita dal M5S che ha dato vita a una forza Verde in Parlamento: “Alla Camera Lega, Forza Italia e Italia Viva creano intergruppo per promuovere Ponte sullo Stretto. In Comm Amb Cingolani parla della fusione nucleare come energia di transizione…Anche per oggi dal Paese dei balocchi è tutto!”.

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