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Svolt

La Cina snobba l’Italia sulle batterie di SVolt (che fornisce Stellantis)

SVolt, cinese, vuole aprire cinque fabbriche di batterie in Europa: due sorgeranno in Germania e nessuna in Italia. Le aziende cinesi si preparano a dominare la filiera europea dell'auto elettrica: SVolt ha già un accordo di fornitura con Stellantis. Tutti i dettagli

L’azienda cinese di batterie SVolt Energy Technology vuole aprire in tutto cinque fabbriche in Europa per approfondire i rapporti con le case automobilistiche del continente. Ma non ha piani per l’Italia, pare.

Nata dal distacco dell’unità dedicata alle batterie di Great Wall Motors, un’azienda automobilistica cinese partner di BMW nella mobilità elettrica, SVolt già possiede due siti in Germania, uno dei quali inizierà a fornire batterie a Stellantis dal 2025.

GLI OBIETTIVI DI SVOLT

L’azienda – sostenuta anche da Xiaomi – punta ad arrivare al 2030 con una capacità produttiva in Europa di almeno 50 gigawattora, una quantità in grado di alimentare 1 milione di veicoli elettrici.

“Potremmo sviluppare i nostri siti ancora più velocemente se avessimo a disposizione più risorse come terreni e lavoratori qualificati”, ha detto a Bloomberg Kai-Uwe Wollenhaupt, capo di SVolt Europe.

L’agenzia scrive che SVolt sta negoziando degli accordi di fornitura di batterie con diversi produttori automobilistici europei, e che dovrebbe concludere tre intese verso la metà dell’anno.

LA CINA DOMINERÀ L’INDUSTRIA EUROPEA DELLE BATTERIE?

A giudicare dalla situazione attuale, probabilmente l’industria europea delle batterie sarà dominata da aziende cinesi. Una proiezione riportata da Reuters dice che le aziende asiatiche valgono il 44 per cento della capacità produttiva di batterie pianificata nel Vecchio continente al 2030.

CATL, la maggiore produttrice di celle al mondo, ha avviato quest’anno il suo primo stabilimento europeo, in Germania, e sta realizzando – nonostante l’opposizione locale – una fabbrica a Debrecen, in Ungheria, dal valore di 7,3 miliardi di euro: vi si riforniranno, tra le altre, Mercedes-Benz e Volkswagen.

Anche EVE Energy ha comprato dei terreni in Ungheria: l’azienda lavora molto con BMW. Gotion Hi-Tech ha dei piani per la Germania. Envision AESC vuole aprire delle fabbriche in Spagna e in Francia.

SVolt, invece, sta costruendo un impianto da 12 gigawatt a Brandeburgo, in Germania. Ci sarebbe anche una seconda struttura da 2 miliardi di euro nello stato tedesco del Saarland, ma ha dovuto posticiparne l’apertura al 2027 (era prevista entro fine 2023) per via delle proteste della popolazione. L’azienda ha spiegato a Bloomberg che punta ad aprire stabilimenti di dimensioni ridotte, in modo da limitare il consumo di suolo e di acqua e prevenire l’opposizione pubblica.

OLTRE LA GERMANIA

Al di là della Germania, SVolt è alla ricerca di altre località nell’Europa orientale, settentrionale e occidentale in cui aprire delle fabbriche, di cui una soltanto sarà di grandi dimensioni (20 GW di capacità circa). Non sembra avere piani per l’Italia, però, ma per la Francia e la Spagna.

– Leggi anche: Ecco come la Cina dominerà anche le batterie al sodio

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