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Conti e curiosità su Qint’x, che lavora con Saipem a Ravenna

Cosa fa Qint’x, la società dietro al progetto Agnes per la riconversione energetica di Ravenna. Tutti i numeri e i dettagli

 

Il Decreto Fondone ha finanziato l’avvio del progetto di riconversione del Progetto Agnes, mettendo sul piatto 70 milioni di euro per il triennio 2022 – 2024 per la riconversione delle piattaforme di idrocarburi in Adriatico davanti a Ravenna con l’eolico e il fotovoltaico.

Al centro del più innovativo parco energetico d’Europa al largo di Ravenna la società Qint’x e Saipem, controllata al 30,542% da Eni e al 12,553% da CDP Industria.

I FONDI DEL DECRETO FONDONE

Dopo il via libera del Senato al Decreto legge Fondone si attende l’ok della Camera entro il 6 luglio 2021 al provvedimento contenete misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e altre misure urgenti per gli investimenti. Stanziati oltre 30 miliardi di euro per gli anni dal 2021 al 2026 per la realizzazione di 30 progetti, di cui 20 già previsti e cofinanziati con il Pnrr.

Per il distretto marino a largo di Ravenna, il Decreto Fondone ha messo a disposizione 70 milioni di euro nel triennio 2022-2024, con l’obiettivo di riconvertire le piattaforme di idrocarburi in Adriatico con l’eolico e il
fotovoltaico.

COS’E’ IL PROGETTO AGNES

In arrivo 70 milioni di euro in tre anni per il Progetto Agnes, che punta alla nascita di un polo dell’energia rinnovabile nel mare Adriatico, al largo delle coste di Ravenna.

Il progetto prevede la riconversione delle piattaforme marine per lo sfruttamento degli idrocarburi in un distretto per la produzione di energia rinnovabile offshore, ossia in mare.

Prevista la realizzazione di due parchi eolici (520 Megawatt) e di uno solare fotovoltaico (100 MW) con tecnologie galleggianti, per ovviare alle caratteristiche dei fondali marini dell’Adriatico che non consentono la posa e l’ancoraggio delle piattaforme a causa dell’elevata profondità delle acque anche a pochi chilometri dalla costa. A pieno regime il parco energetico sarà in grado di produrre elettricità per più di 500 famiglie italiane.

Si parla di un investimento da circa un miliardo di euro fra eolico, fotovoltaico galleggiante e idrogeno verde prodotto con elettrolizzatori posizionati nelle piattaforme metanifere in disuso.

Il progetto Agnes, così si chiama il maxi-parco eolico che nascerà davanti alla costa di Ravenna, verrà realizzato da tre società entro il 2024: Agnes, Qint’x e Saipem.

La controllata di Eni parteciperà attivamente al progetto Agnes soprattutto nelle fasi di progettazione e sviluppo. “Il progetto nell’offshore di Ravenna è il primo hub energetico al mondo in cui idrogeno e fotovoltaico sono realizzati su scala commerciale, oltre ad essere uno dei progetti di eolico offshore più grandi nel Mediterraneo”, hanno spiegato Francesco Balestrino, Renewable and Green Technologies Product Manager, e Matteo Anzalone, Renewable Engineer, della Divisione XSIGHT di Saipem.

COSA FA LA SOCIETÀ QINT’X

Qint’x è un’azienda del ravennate fondata nel 1998. Si occupa di energie rinnovabili, quindi di fotovoltaico, eolico, idroelettrico ed e-mobility (veicoli elettrici).

Fondata dall’Ing. Alberto Bernabini la holding operativa a socio unico è la capogruppo di una perfetta sinergia di aziende controllate, tra cui Agnes S.r.l. acronimo di “Adriatic Green Network of Energy Sources”, azienda creata ad hoc per lo sviluppo delle energie rinnovabili nel mare Adriatico. Quint’x ritiene che il progetto Agnes, il più innovativo parco energetico d’Europa al largo di Ravenna, possa essere l’inizio di un movimento di ulteriori installazioni di impianti offshore ad energia rinnovabile in Italia.

“Ci è stato chiesto di valutare altri siti in mare Adriatico da aggiungere a quello di Ravenna per questo stiamo valutando di aumentare la dimensione dell’impianto da 100 a 300 MW o di autorizzare più impianti”, ha dichiarato il fondatore Alberto Bernabini.

La società punta ad esportare il progetto delle turbine galleggianti anche in Sardegna e Sicilia, sempre in collaborazione con Saipem.

LE MIRE INTERNAZIONI DELL’IMPRENDITORE ALBERTO BERNABINI

Il socio unico della Quint’x Bernabini, sull’onda dell’euforia per l’approvazione del progetto Agnes, ha rivelato l’intenzione di voler quotare la società in Borsa, di voler rilanciare Ravenna come capitale dell’energia italiana e di volerne fare un gioiello che rappresenti il Made in Italy nel settore delle rinnovabili nel mondo.

L’ingegnere Bernabini, nato a Cesena (FO) nel 1968, ha progetti su scala internazionale per la Qint’x. Dopo aver aperto una sede nel cuore della Silicon Valley, l’imprenditore si sta muovendo verso i paesi asiatici, in particolare la Cina.

Parlando della “sinergia tra Romagna e Silicon Valley”, Bernabini ha rivelato che l’operazione “si sta rivelando per noi molto fruttuosa. E così ora abbiamo deciso di costituire una società in California ampliando i nostri organici che
saranno sempre in prevalenza costituiti da giovani ingegneri e tecnici italiani”.

CONTI E CURIOSITÀ SULLA SOCIETÀ QINT’X

Qint’x con sede a Ravenna, frazione Fornace Zarattini, è una società a responsabilità limitata con socio unico, il fondatore Alberto Bernabini per l’appunto, con capitale sociale pari a 1 milione di euro.

Nel 2019 ha realizzato ricavi pari a quasi 121 mila euro a fronte dei 92,6 del 2018, con un risultato prima delle imposte pari a 82.079 dopo i 6.688 dell’anno precedente.

In un anno l’utile d’esercizio è cresciuto esponenzialmente del 5705% sino a 76 mila euro (1.310 nel 2018) mentre il patrimonio netto si attesta a 795.851 euro.

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