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Ecco come e perché il governo stritola la direttiva Ue sulla plastica monouso?

Giorgetti: da direttiva Ue sulla plastica rischio fallimenti, favorire il green ma transizione non faccia "morti e feriti". E' questa la posizione del ministro dello Sviluppo economico, Giorgetti (Lega). Fatti e commenti sulla direttiva Sup (Single Use Plastic)

Giorgetti: da direttiva Ue sulla plastica rischio fallimenti; favorire il green, ma transizione non faccia “morti e feriti”. E’ questa la posizione del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti (Lega). Il riferimento è alla direttiva europea SUP (Single Use Plastic) che vieta le plastiche monouso dal 3 luglio (gli Stati devo adeguarsi anche se in maniera non del tutto vincolante, ha sottolineato oggi il Sole 24 Ore).

LA POSIZIONE DEL GOVERNO SULLA DIRETTIVA SUP SULLE PLASTICHE

Serve “una riflessione più approfondita sulla transizione ecologica”, tema centrale nell’azione del governo Draghi. “La consapevolezza ambientale, progetto condivisibile e obiettivo da perseguire non può ignorare le conseguenze di un approccio ideologico che penalizza le industrie italiane lasciando sul terreno “morti e feriti” in termini di fallimenti aziendali e disoccupazione”. E’, in sintesi, quanto ha sottolineato il ministro Giorgetti durante l’incontro al Mise con e il deputato della CDU, Marian Wendt.

LE CRITICHE DEL MINISTRO CINGOLANI

Anche un altro ministro ha stimmatizzato l’evoluzione normativa in Europa sul tema. La direttiva europea sulla plastica monouso (SUP, Single Use Plastic), le cui linee guida sono state approvate ieri dalla Commissione, “è una direttiva assurda, per la quale va bene solo la plastica che si ricicla. Questo a noi non può andar bene”, ha detto stamani il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, a un webinar di PwC sulla “rivoluzione verde”. “L’Europa ha dato una definizione di plastica stranissima, solo quella riciclabile – ha spiegato il ministro -. Tutte le altre, anche se sono biodegradabili o sono additivate di qualcosa, non vanno bene”

CHE COSA STA FACENDO L’EUROPA

“Ma nello stesso tempo – ha detto ancora il ministro – la Ue sta finanziando grandi progetti europei per sviluppare plastiche biodegradabili. Anche a livello continentale ci sono segnali contrastanti, che vanno chiariti. La nostra comunità scientifica ha una leadership a livello mondiale sullo sviluppo di materiali biodegradabili, ma in questo momento non sono utilizzabili dall’industria, perché c’è una direttiva europea nuova e assurda”.

IL PUNTO DEL CORRIERE DELLA SERA

Che cosa prevede la norma contestata? Scrive il Corriere della Sera: “A partire dal 3 luglio mette fuori legge piatti, posate, cannucce, contenitori in polistirolo, cotton fioc e bastoncini per palloncini oltre che tutti i prodotti in plastica oxo-degradabile. L’Italia ha recepito la direttiva, approvandola in via definitiva lo scorso 20 aprile. Senza tuttavia le prescrizioni che Bruxelles ha introdotto soltanto successivamente, stabilendo proprio attraverso le linee guida la messa al bando anche dei prodotti monouso in carta ricoperti da un velo di plastica (come, per esempio, i piatti e i bicchieri di carta)”.

L’ANALISI DEL SOLE 24 ORE

La Commissione Ue ha emanato le linee guida per applicare la direttiva antiplastica da recepire entro il 3/7. L’industria italiana è in allarme perché è leader in Europa nel produrre questi oggetti, di plastica ma anche di carta politenata e di plastica biodegradabile, ha chiosato oggi il Sole 24 ore, il quotidiano di Confindustria.

LA PROTESTA DI BONOMI (CONFINDUSTRIA)

“Le linee guida Ue su Direttiva SUP chiudono di fatto un intero settore industriale. Non vedo reazione decisa e coesa da politica, sindacati, imprese. Sembra non interessi il futuro dei lavoratori del settore del packaging, eccellenza italiana nel mondo! #IlCoraggiodelFuturo”. Lo ha scritto il Twitter il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.

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LANCIO ANSA DEL 31 MAGGIO 2021:

Dare il via tra poco più di un mese alla riduzione dei consumi di bicchieri e tazze in carta anche se hanno solo uno strato di plastica: questa l’indicazione data dalla Commissione europea nelle linee guida sulle norme sulla plastica monouso adottate lunedì 31 in vista dell’applicazione della direttiva sulle plastiche monouso da parte degli Stati membri a partire dal 3 luglio prossimo.

Da questa data scatterà la messa al bando di prodotti come bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce, palette, bastoncini per palloncini, tazze, contenitori per alimenti e bevande in polistirolo e tutti i prodotti in plastica oxo-degradabile. Sui bicchieri in carta con strato di plastica, la norma europea introduce l’obbligo di ridurre i consumi.

Il 27 maggio scorso il ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti aveva indicato che per l’Italia “si potrebbe pensare di porre una riserva sull’entrata in vigore” della direttiva, che “riguarda anche settori tipo quello della carta che oggettivamente non mi sembrano così negativi sotto l’aspetto ambientale come quello della plastica”. Il ministro aveva auspicato che “un ripensamento e una diversa tempistica nell’uscita dalla produzione di prodotti come bicchieri e piatti di carta” dovesse essere “in qualche modo presa in considerazione”.

 

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