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Biden

Sorpresa: Biden trivella petrolio più di Trump

Nonostante gli obiettivi climatici, Joe Biden ha superato Donald Trump nel rilascio di nuovi permessi di trivellazione oil & gas sui terreni pubblici. Ecco perché

 

Nonostante gli obiettivi sulle energie pulite e il clima, che dovrebbero portare gli Stati Uniti all’azzeramento netto delle loro emissioni di gas serra entro il 2050, un anno dopo aver sospeso le nuove concessioni federali per gli idrocarburi il presidente Joe Biden ha superato il suo predecessore Donald Trump nel rilascio di permessi di trivellazione sui terreni pubblici.

I PROSSIMI PIANI DEL GOVERNO AMERICANO

Il Washington Post scrive infatti che il dipartimento dell’Interno degli Stati Uniti ha intenzione, per la fine di marzo, di mettere all’asta permessi di trivellazione per il greggio e il gas su un’area di oltre 200mila acri nella parte occidentale del paese. Seguiranno poi  concessioni su un milione di acri nella baia di Cook, al largo delle coste dell’Alaska.

PERCHÉ BIDEN NON RIESCE A FERMARE LO SFRUTTAMENTO PETROLIFERO

Benché l’amministrazione Biden sia favorevole alla transizione verso le energie pulite e anzi la stia incentivando, non sta riuscendo a ridurre lo sviluppo dei combustibili fossili nel paese. Avrebbe voluto sospendere le aste federali sul petrolio e il gas ma la decisione ha incontrato opposizioni sia politiche che legali, e ha fallito nell’elaborazione di un piano di contenimento dell’impatto climatico delle operazioni nel bacino carbonifero del Powder River, in Wyoming. Queste due attività – scrive il Washington Post – valgono quasi un quarto del totale delle emissioni degli Stati Uniti.

La divisione del dipartimento dell’Interno che si occupa della gestione dei terreni pubblici, il Bureau of Land Management, ha annunciato l’intenzione di invalidare la decisione dell’amministrazione Trump di espandere l’estrazione di petrolio e gas nella Riserva petrolifera nazionale in Alaska (è la porzione di terreno federale più estesa). Tuttavia, autorizzerà le trivellazioni su metà della riserva. Inoltre, gli avvocati del governo federale si sono rifiutati di difendere la moratoria imposta nel 2016 dall’amministrazione di Barack Obama sul carbone, che Trump rimosse poco dopo l’inizio del suo mandato.

LA CONFUSIONE DEGLI ATTIVISTI CLIMATICI

Gli attivisti climatici sono confusi: da una parte sostengono gli ambiziosi obiettivi climatici della Casa Bianca, dall’altra non capiscono come questi si possano conciliare con un aumento delle estrazioni di fonti fossili dai terreni pubblici.

PROBLEMI LEGALI

La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha spiegato che l’amministrazione Biden non è riuscita a bloccare molte concessioni per via dell’opposizione legale all’ordine esecutivo firmato dal presidente il 27 gennaio 2021, che conteneva una moratoria sui nuovi permessi oil & gas sui terreni e le acque federali: lo scorso giugno il giudice distrettuale Terry A. Doughty, in Louisiana (nominato da Trump), lo ha bloccato, sostenendo che l’autorità di sospendere le concessioni spetti “esclusivamente” al Congresso.

IL CONFRONTO CON IL PRIMO ANNO DI TRUMP

Nel primo anno di presidenza di Biden, la sua amministrazione ha approvato oltre 3500 permessi di trivellazione di petrolio e gas, quasi novecento in più rispetto a quelli autorizzati da Trump nel suo primo anno. Il dato, riportato dal Washington Post, è stato fornito dalla ONG Center for Biological Diversity.

L’ASTA NEL GOLFO DEL MESSICO

Lo scorso autunno l’amministrazione Biden ha messo all’asta 80 milioni di acri nel golfo del Messico: è stata la più grande vendita di concessioni offshore per il petrolio e il gas nella storia americana. Solo una piccola frazione del territorio è stata effettivamente venduta, circa 1,7 milioni di acri, per un profitto di quasi 192 milioni di dollari.

Un giudice federale dell’influente distretto di Columbia, Rudolph Contreras, ha tuttavia invalidato l’intera operazione sulla base delle motivazioni, ritenute fallaci, apportate dal governo per giustificare la vendita.

LE CONCESSIONI NEL WEST

L’amministrazione Biden non ha cancellato le concessioni oil and gas previste per la fine di marzo in diversi stati dell’Ovest degli Stati Uniti, come Wyoming, Colorado e New Mexico. Ha però ridotto le dimensioni delle aree offerte per tutelare la fauna; d’altra parte, anche la domanda da parte dell’industria petrolifera è stata scarsa.

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