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Germania Idrogeno

Tutti i piani della Germania per un corridoio dell’idrogeno

Tre società energetiche vogliono convertire i tubi per il gas e realizzare una rete per l'idrogeno tra la Germania e il resto d'Europa. Tutti i dettagli.

Tre società energetiche tedesche – Gascade, Ontras e terranets – hanno raggiunto un accordo per riconvertire le tubature per il gas naturale al trasporto di idrogeno dal mar Baltico al sud della Germania, entro il 2025.

COLORI E APPLICAZIONI DELL’IDROGENO

L’idrogeno è un combustibile che non emette emissioni in grado di decarbonizzare le industrie e i trasporti pesanti, come la siderurgia e l’aviazione, responsabili di grandi quantità di emissioni e difficili da elettrificare. L’idrogeno si può produrre dall’elettricità rinnovabile (si parla in questo caso di “idrogeno verde”, la variante più pulita ma anche molto più costosa) oppure dal gas naturale, catturando le emissioni con apposite tecnologie (“idrogeno blu”).

STOCCAGGIO DELL’ELETTRICITÀ RINNOVABILE

L’idrogeno che dovrebbe venire trasportato nel corridoio nord-sud immaginato da Gascade, Ontras e terranets è stato definito low-carbon, cioè a basse emissioni. Si tratterà dunque, almeno inizialmente, di idrogeno blu ma soprattutto di idrogeno verde, che le tre aziende definiscono utile per lo stoccaggio dell’elettricità prodotta in maniera intermittente dagli impianti eolici e solari.

– Leggi anche: La Germania non sta facendo abbastanza con le energie rinnovabili

IL PIANO PER LA GERMANIA SUL CORRIDOIO DELL’IDROGENO

Il nome del piano è Flow – making hydrogen happen e prevede la creazione di una rete lunga 1100 chilometri attraverso la conversione dei gasdotti esistenti. Il corridoio avrà una capacità fino a 20 gigawatt, equivalente a quella di venti centrali nucleari.

L’infrastruttura per l’idrogeno sarà destinata, in una prima fase, alla sola Germania, da nord a sud. L’obiettivo, però, è di connettere il corridoio all’isola energetica di Bornholm, in Danimarca, un polo dell’eolico offshore in costruzione nel mar Baltico, nel 2027. Dal 2030 verranno aggiunti collegamenti all’Austria, la Repubblica ceca, la Polonia e la Francia.

COSA FA LA FRANCIA

Sull’idrogeno, la Francia sta lavorando assieme a Spagna e Portogallo a una tubatura sottomarina, l’H2Med: ha un costo stimato di 2-3 miliardi di euro, e un tempo di realizzazione di circa cinque anni.

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