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Total

Ecco le manovrette di Edf, Engie e Total sulle rinnovabili

Che cosa combinano Ed, Engie e Total secondo il sito francese Disclose.

 

Davvero le multinazionali che hanno lucrato sulle energie fossili hanno improvvisamente deciso di investire risorse nell’energia rinnovabili? O invece stanno tentando di controllare dall’interno le organizzazioni che investono nelle energie rinnovabili? La domanda non è affatto pleonastico, come dimostra una inchiesta del sito di giornalismo investigativo francese Disclose.

Da diversi anni, il settore delle energie rinnovabili è diventato teatro di una feroce ma discreta lotta per l’influenza. Un’arena a cui si sono invitati potenti produttori di idrocarburi e nucleari. Con un obiettivo: mantenere il controllo dello sviluppo del settore. È il caso, in Francia, della Total, della Engie e del colosso nucleare EDF, che si sono infiltrati in una delle organizzazioni più influenti del settore: l’Unione delle energie rinnovabili (SER).

Il motivo? L’organizzazione, che riunisce diverse centinaia di attori del settore, è l’interlocutore privilegiato delle autorità pubbliche sulle questioni della transizione energetica.

Secondo il sito investigativo francese, che ha avuto accesso ai documenti interni della unione delle energie rinnovabili, EDF, Engie e Total rappresentano quasi un quarto dei contributi del SER nel 2021 e 670.000 euro del suo bilancio. Di per sé, “i tre grandi” rappresentano il 26% dei voti alle assemblee generali della principale lobby delle energie rinnovabili in Francia.

Questa insomma è una strategia progettata e sviluppata dalle società di combustibili fossili per indebolire la lobby delle energie rinnovabili in Francia. Da un lato, la difesa delle energie rinnovabili ma d’altra parte, la conservazione dei loro interessi.

D’altronde – prosegue il sito francese – basterebbe guardare i reali investimenti che queste multinazionali hanno fatto nei settori tradizionali per avere un’idea della loro evidente malafede: Total ha speso il 90% dei suoi investimenti in combustibili fossili tra il 2015 e il 2020. Per quanto riguarda EDF, l’energia nucleare ha rappresentato oltre il 75% della sua produzione nel 2020.

Ora quale strategia hanno adottato per sabotare dall’interno le politiche dell’energia rinnovabili?

Per garantire il loro controllo, Engie, Total ed EDF si sono anche uniti a diverse delle loro filiali, tutte investite nelle energie rinnovabili. Nel 2019, dodici società collegate a EDF hanno avuto 105 voti sugli 895 dell’assemblea generale SER. Per Engie, queste 6 filiali gli hanno offerto 79 voti.

Infine, Total e le sue 4 filiali hanno raggiunto 30 voti. Un peso che è aumentato ulteriormente nel 2021: Engie avrebbe guadagnato quasi 20 voti e EDF sarebbe aumentato di 13 voti. La major petrolifera Shell si è unita ai ranghi dal 2018.

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