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Ansaldo

Ecco le mini centrali nucleari che Ansaldo ed Edison sono pronte a costruire in Italia

Ansaldo Energia ha firmato una lettera d'intenti con Edf e Edison sullo sviluppo del "nuovo nucleare" in Europa e - forse - in Italia. Nell'accordo si insiste molto sui piccoli reattori modulari. Ecco cosa sono.

 

Ansaldo Energia, società genovese di impianti energetici, ha firmato ieri un accordo con la compagnia elettrica francese Électricité de France (EDF) e la sua controllata italiana Edison per la cooperazione industriale nel settore dell’energia nucleare, anche in Italia.

La lettera d’intenti riguarda infatti lo “sviluppo del nuovo nucleare in Europa e promuoverne la diffusione, in prospettiva anche in Italia. L’obiettivo dell’accordo”, si legge, “è quello di sfruttare immediatamente l’esperienza del settore nucleare italiano, guidato da Ansaldo Nucleare, per sostenere lo sviluppo dei nuovi progetti nucleari del Gruppo EDF, e allo stesso tempo aprire un dibattito sul possibile ruolo del nuovo nucleare nella transizione energetica dell’Italia”.

IL RUOLO DEL NUCLEARE NELLA TRANSIZIONE ENERGETICA

Quella nucleare è una fonte di energia capace di fornire elettricità a zero emissioni, abbondante e stabile: non è intermittente nella generazione come l’eolico e il solare, e non richiede dunque dispositivi di stoccaggio (le batterie); produce però degli scarti radioattivi da conservare con attenzione.

In un rapporto pubblicato l’anno scorso, l’Agenzia internazionale dell’energia ha scritto che, senza il nucleare, la transizione ecologica – che prevede una maggiore elettrificazione dei consumi – si farà “più difficile e più costosa” a causa delle limitazioni delle fonti rinnovabili e dei prezzi elevati delle batterie.

LA POSIZIONE DELL’ITALIA SUL NUCLEARE

L’Italia ha rinunciato all’energia nucleare dopo il referendum del 1987. Tra i partiti che oggi spingono maggiormente per reintrodurla ci sono Azione di Carlo Calenda e la Lega.

Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio, ha dichiarato a questo proposito che “investire sul nucleare pulito e sicuro di ultima generazione è un dovere sociale, economico e ambientale”. Il governo italiano, tuttavia, non ha aderito all’alleanza dei paesi membri dell’Unione europea favorevoli al nucleare, promossa la settimana scorsa dalla Francia.

– Leggi anche: Cosa deve fare l’Italia per riattivare l’energia nucleare

COSA FARÀ ANSALDO CON EDF SUI PICCOLI REATTORI MODULARI

Di recente EDF e Ansaldo Energia hanno firmato un contratto per la fornitura di studi ingegneristici per NUWARD, un modello di piccolo reattore modulare sviluppato dalla società francese.

I piccoli reattori modulari, o SMR, sono una delle nuove tecnologie per l’energia nucleare più discusse al momento: promettono infatti di esseri più veloci da costruire, più economici e più sicuri degli impianti tradizionali. Rispetto a questi ultimi hanno dimensioni ridotte e minore potenza (non superano i 300 megawattora di capacità, di solito); la modularità del design serve a permetterne la produzione in serie nelle fabbriche e a semplificare l’assemblaggio.

Alcune tipologie di SMR – ad esempio i reattori refrigeranti a elio – consentono di non produrre non solo elettricità ma anche calore, e potrebbero dunque permettere di sostituire i combustibili fossili nei processi industriali difficili da elettrificare.

I PIANI DEGLI STATI UNITI E DELLA FRANCIA SUGLI SMR

Gli Stati Uniti, in particolare, stanno puntando molto sui piccoli reattori nucleari: l’Inflation Reduction Act, la grande legge di stimolo all’industria verde americana, prevede degli incentivi per questa tecnologia, che non è ancora sufficientemente matura per l’utilizzo commerciale. Le principali aziende statunitensi che si occupano di SMR sono TerraPower (di Bill Gates) e NuScale.

In Europa è invece soprattutto la Francia a investirci, con un piano di ricerca e sviluppo da 1 miliardo di euro.

IL “NUOVO NUCLEARE” IN ITALIA?

L’intesa tra Ansaldo Energia, EDF e Edison – che verrà successivamente perfezionata con degli accordi vincolanti – punta a “verificare le potenzialità di sviluppo e di applicazione del nuovo nucleare in Italia, date le crescenti esigenze di sicurezza e indipendenza energetica del sistema elettrico italiano”.

“Nella visione dei quattro firmatari”, prosegue la lettera, “l’energia nucleare può svolgere un ruolo complementare a quello delle fonti rinnovabili, garantendo stabilità e contribuendo alla sostenibilità ambientale del sistema elettrico”.

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