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Isab

Chi guiderà la nuova Isab dopo il passaggio da Lukoil a Goi

Si conclude il passaggio della Isab di Priolo dai russi di Lukoil ai ciprioti di Goi Energy. Nel nuovo consiglio di amministrazione della società di raffinazione, guidata da Angelo Taraborrelli (Eni-Enel), compare Massimo Nicolazzi, ex-dirigente di Eni, Lukoil e Centrex (Gazprom). Tutti i dettagli.

 

Ieri si è conclusa la vendita della raffineria ISAB di Priolo Gargallo, in Sicilia, alla società di private equity cipriota G.O.I. Energy. L’operazione è stata valutata intorno agli 1,5 miliardi di euro, stando alle fonti del Sole 24 Ore, ed era ritenuta fondamentale per il futuro dell’azienda, dei suoi circa mille occupati diretti e dell’intero settore italiano della raffinazione petrolifera.

IL PROBLEMA DI ISAB, IN BREVE

Essendo di proprietà della compagnia russa Lukoil (più precisamente di Litasco, svizzera ma controllata interamente da Lukoil), la ISAB non riusciva a ottenere dalle banche il credito necessario ad acquistare greggio di provenienza non-russa. Impossibilitata ad accedere alla materia prima, anche per via del divieto europeo all’acquisto di petrolio russo trasportato via nave, la ISAB rischiava sostanzialmente la chiusura. Lo stabilimento vale un quinto della capacità di raffinazione italiana, e soddisfa inoltre il 20 per cento della domanda elettrica siciliana.

Per risolvere la situazione, le opzioni erano due: nazionalizzare la ISAB oppure venderla a un soggetto privato non-russo, in modo da permetterle di tornare a ricevere prestiti dalle istituzioni finanziarie. Si è scelta la seconda opzione, con G.O.I. Energy.

IL GOLDEN POWER

Attraverso un decreto non ancora pubblicato, il governo ha applicato il golden power sull’operazione ISAB, ponendo delle condizioni (auspicate dai Servizi segreti che avevano individuate colleganze con Mosca, secondo le indiscrezioni raccolte da Start Magazine in ambienti istituzionali). Più nello specifico, l’esecutivo ha voluto garanzie sull’assenza di imprenditori russi (o comunque legati alla Russia) in G.O.I. Energy e sugli approvvigionamenti di petrolio, che dovranno essere pluriennali e tracciati. Di questi ultimi se ne occuperà Trafigura, una compagnia svizzero-singaporiana di commercio di materie prime.

GOI ENERGY: TUTTI I DETTAGLI

G.O.I. Energy è una divisione del fondo di private equity ARGUS New Energy Group, che ha sede a Cipro ma è sostenuto principalmente da investitori israeliani.

L’amministratore delegato di G.O.I. è Michael Bobrov, che è anche CEO della società israeliana di carburanti Green Oil, la quale possiede a sua volta una grossa quota di BAZAN Group, la compagnia che gestisce la più grande raffineria di petrolio di Israele, situata nella baia di Haifa.

In passato Bobrov si è occupato di gestire le operazioni israeliane di Trafigura.

IL NUOVO CDA DI ISAB

G.O.I. Energy ha nominato ieri il nuovo consiglio di amministrazione di ISAB S.r.l, che sarà presieduto da Angelo Taraborrelli. Bobrov sarà vicepresidente, mentre Massimo Nicolazzi e Ioannis Psichogios saranno gli altri consiglieri.

IL CURRICULUM DI ANGELO TARABORRELLI

Angelo Taraborrelli ha lavorato a lungo in Eni. È entrato in azienda nel 1973 ed è stato presidente di Snamprogetti (gruppo Eni), amministratore delegato della divisione Refining & Marketing di Eni (dal 2004 al 2007) e infine amministratore delegato di Syndial (2007-2009), oggi chiamata Eni Rewind, che si occupa di risanamento ambientale. La carriera di Taraborrelli si è incrociata con quella di Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni dal 2005 e fino al 2014; oggi Scaroni è stato indicato dal governo come nuovo presidente di Enel.

Dal 2011 al 2020 Taraborrelli ha fatto parte del consiglio di Enel, dove ha ricoperto il ruolo di presidente del comitato Controllo interno e rischi. Attualmente è professore a contratto all’università LUISS di Roma, dove insegna Politiche energetiche e ambientali.

IL CURRICULUM DI MASSIMO NICOLAZZI: I LEGAMI CON LUKOIL E GAZPROM

Massimo Nicolazzi (nella foto) è stato in Eni dal 1987 al 1990, con il ruolo di Senior VP, E&P, Russia, Central Asia & Eastern Europe. Dal 2001 al 2004 è stato manager di Lukoil (la società che ha venduto ISAB a G.O.I.) e poi, dal 2004 al 2009, amministratore delegato di Centrex Europe Energy & Gas AG, società austriaca di distribuzione di idrocarburi facente capo alla compagnia gasifera statale russa Gazprom. Dal 2015 al 2021 Nicolazzi è stato presidente di Centrex Italia. Dal 2015 è professore all’Università di Torino.

In un recente tweet, Nicolazzi ha criticato l’Unione europea per il price cap al gas naturale, sottolineando l’aumento delle importazioni di combustibile liquefatto (GNL) dalla Russia.

Nel 2010, in un saggio per la rivista Limes apprezzato e applaudito dal Foglio, Nicolazzi dichiarava che la presenza italiana in Russia “non è fatta di favorite, ma di imprenditoria […] che si è presa il rischio e l’opportunità di investire in anni di grande cambiamento, e proprio per esso. I governi, in questo, non hanno fatto né da leva né da filtro. Al più, hanno fornito una qualche forma di assistenza. Le grandi amicizie”, diceva, riferendosi ai rapporti personali tra Silvio Berlusconi e Vladimir Putin, “non c’entrano granché”. “È l’essere nemici”, precisava in un passaggio, “che può far danni, e magari farti discriminare”.

Nicolazzi collabora con Limes, Il Foglio e Formiche, oltre che con riviste di settore come Rivista Energia di Alberto Clò.

IL CURRICULUM DI IOANNIS PSICHOGIOS

Psichogios è stato Surveying Engineer presso la società greca di geodetica AKSM. Dal 2021 al 2022 è passato, con lo stesso ruolo, alla società edile Amorgos Architects.

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