skip to Main Content

Russia Pakistan Gasdotti

Come il Pakistan si gasa con la Russia

L'articolo di Giuseppe Gagliano sul Pakistan Stream Gas Pipeline, il gasdotto progettato da Russia e Pakistan

 

A causa del conflitto in Afghanistan — nel quale gli Stati Uniti hanno svolto un ruolo determinante — il Pakistan ed in particolare il suo servizio di sicurezza hanno supportato le azioni offensive di guerriglia e di terrorismo dei talebani.

Accanto alla cooperazione con la Cina, la Russia e il Pakistan hanno deciso unanimemente di modificare l’accordo intergovernativo per il gasdotto Pakistan Stream Gas Pipeline (PGSP) lungo 1.122 km che partirà da Port Qasim, nel Sud-Est del Pakistan, per giungere a Kasur, nel Nord-Est del Paese. Il costo totale del progetto sarà di circa 2,25 miliardi di dollari.

La modificazione contrattuale posta in essere consentirà al Pakistan una partecipazione azionaria del 74% e alla Russia del 26%.

Questo accordo è la logica conseguenza della visita fatta nel dicembre del 2019 in Pakistan dal ministro dell’industria del commercio russo Denis Manturov che aveva garantito investimenti nel settore energetico per un costo di 14 miliardi di dollari.

Questa cooperazione sul fronte energetico tra Pakistan e Russia non deve destare alcuna sorpresa: entrambe le nazioni infatti vogliono contrastare le azioni terroristiche attuate dall’Isis ma soprattutto vogliono il ritiro della presenza americana che ormai di fatto si è realizzata.

Per quanto concerne il Pakistan non c’è dubbio che si stia sempre più allontanando dal fronte occidentale e sempre più avvicinando alla Cina e alla Russia. Proprio per questo gli Stati Uniti non potranno che porre la loro attenzione sul rafforzamento di questa duplice cooperazione con il Pakistan che non farà altro che limitare e contenere la loro proiezione di potenza in Asia.

Back To Top