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Chernobyl Fotovoltaico

Chernobyl riparte dal fotovoltaico

Il Governo dell’Ucraina lancia una vera e propria corsa al fotovoltaico per riabilitare l’area off limits di Chernobyl   La zona off limits di Chernobyl, quella chiusa da 30 anni a causa delle radiazioni, diventerà una vera e propria centrale fotovoltaica. Il governo dell’Ucraina ha lanciato una vera e propria corsa al fotovoltaico a cui…

Il Governo dell’Ucraina lancia una vera e propria corsa al fotovoltaico per riabilitare l’area off limits di Chernobyl

 

La zona off limits di Chernobyl, quella chiusa da 30 anni a causa delle radiazioni, diventerà una vera e propria centrale fotovoltaica. Il governo dell’Ucraina ha lanciato una vera e propria corsa al fotovoltaico a cui sembrerebbero interessate società di tutto il mondo. Obiettivo, far rinascere e rendere utile tutta l’area ad oggi inaccessibile di Chernobyl. E non solo, ridurre la dipendenza del Paese dal gas russo.

La centrale solare sarà realizzata nel raggio di 30 chilometri da dove è esplosa la centrale nel 1986. Le aziende che parteciperanno alla gara per installare impianti solari sono in tutto 39 (26 ucraine e 13 straniere – Cina, Germania, Irlanda, Danimarca, Austria, Bulgaria e Bielorussia).

rinnovabiliLa produzione di energia pulita sembra essere l’unica soluzione (o meglio, una delle poche soluzioni) per riutilizzare il territorio: agricoltura e industria non sono attività fattibili, a causa delle radioattività. I pannelli solari, invece, non richiedono una presenza fissa di personale. C’è da dire che la zona ha anche una buona esposizione al sole, e gli impianti potrebbero usare la vecchia rete elettrica della centrale nucleare, ancora funzionante.

Ad oggi, i progetti presentati complessivamente arrivano a 2 gigawatt. Il più grande è quello proposto dai cinesi di GCL e China State Construction Engineering Corporation, da 1 gigawatt, con un investimento di 1 miliardo di dollari. Un gruppo tedesco vuole installare pannelli per 500 megawatt. Gli altri progetti sono per centrali da 20 megawatt.

Ci sono comunque delle questioni da risolvere. Coloro che installeranno i pannelli e chi sarà chiamato alla manutenzione, sarà comunque esposto a radiazioni.

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