Negli ultimi giorni il ministero delle Imprese ha siglato o presenziato alla firma di due memorandum d’intesa sulla produzione di dispositivi fotovoltaici. L’ultimo, il 5 agosto, è stato quello tra il dicastero e il gruppo italiano FuturaSun, specializzato nella produzione di celle e moduli fotovoltaici ad alta efficienza: l’accordo ha l’obiettivo “di vagliare le opportunità di investimento in un sito industriale in Italia per produrre celle e pannelli solari da distribuire nei mercati di tutto il mondo”.
IL MEMORANDUM DI COLLABORAZIONE INDUSTRIALE CON LA CINA
Il memorandum è stato fatto confluire nel quadro creato dall’accordo di collaborazione industriale firmato da Italia e Cina a fine luglio, durante la visita di Giorgia Meloni a Pechino, che riguarda anche i settori delle energie rinnovabili e della mobilità elettrica.
La Cina è il principale produttore al mondo di wafer solari (con una quota di circa il 95 per cento del totale mondiale), celle fotovoltaiche (85 per cento) e moduli (intorno al 75 per cento).
COSA FA FUTURASUN
FuturaSun è una società italiana – ha sede a Cittadella, in provincia di Padova – ma è fortemente legata alla Cina, dove possiede “avanzate strutture produttive”, oltre a essere l’unica azienda italiana nel paese a controllare una fabbrica di semiconduttori per le celle solari. Nel sito si legge che i principali stabilimenti del gruppo si trovano a Taizhou, a nord di Shanghai, sotto la direzione dell’amministratore delegato Alessandro Barin.
Nei piani di FuturaSun c’è la costruzione di una fabbrica di moduli fotovoltaici ad elevata efficienza in Italia. L’intesa con il ministero delle Imprese servirà a definire un quadro di riferimento per il coinvolgimento di altri collaboratori e investitori nel progetto.
L’azienda, inoltre, effettuerà degli investimenti nella ricerca e nello sviluppo delle cosiddette celle “tandem silicio-perovskite” – si differenziano da quelle tradizionali al silicio per la maggiore efficienza energetica – assieme alla startup romana Solertix, acquisita nel 2023.
CHI SONO GLI AZIONISTI DI FUTURASUN
Stando a un documento interno del luglio 2020, principali azionisti di FuturaSun sono Alessandro Barin (43,5 per cento), Xu Ning (43,5 per cento), Mauro Bon (7 per cento) e Stefano Simonetto (6 per cento).
IL MEMORANDUM CON HUASUN
Il 2 agosto, invece, il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha presenziato alla firma di un memorandum tra un’azienda italiana (Bee Solar) e una cinese (Huasun) per l’avvio di una cooperazione strategica sul fotovoltaico. Anche questa intesa rientra nell’accordo di cooperazione industriale Roma-Pechino.
Il memorandum riguarda la costruzione in Italia, da parte di Bee Solar, di una fabbrica di componentistica fotovoltaica che sfrutti le tecnologie e le competenze di Huasun. I lavori dovrebbero partire nel primo quadrimestre del 2025. “Per sostenere la domanda di Bee Solar, Huasun sfrutterà la propria capacità produttiva in Cina”, si legge nel comunicato.
Huasun si definisce il più grande costruttore di celle e moduli solari a eterogiunzione (HJT, in gergo), una tecnologia ibrida che combina le caratteristiche dei dispositivi al silicio con quelli a film sottile, garantendo un’alta efficienza.
Bee Solar ha sede a Milano e nel 2023 ha realizzato un fatturato di 2.492.868 euro.
L’AIUTO A ENEL PER IL FOTOVOLTAICO A CATANIA
Sempre con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo di una filiera nazionale delle tecnologie fotovoltaiche, lo scorso febbraio il governo ha destinato circa 90 milioni di euro (provenienti dal PNRR) al progetto di Enel per l’espansione della fabbrica di 3Sun a Catania, che ambisce a diventare il più grosso sito manifatturiero di pannelli solari bifacciali in Europa.
3Sun è al lavoro anche sulla tecnologia tandem con la perovskite.