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TESLA

Tesla, l’ultima mattana di Elon Musk per velocizzare la produzione della Model 3

Elon Musk ha fatto imbarcare su 6 aerei numerosi robot. Obiettivo sarà velocizzare la produzione della Model 3.  Articolo di Giusy Caretto Ancora un colpo di coda, nella speranza di salvarsi, per avviare la produzione di massa della Model 3, tanto auspicata quanto attesa. Elon Musk ha fatto imbarcare su 6 aerei diversi robot che…

Ancora un colpo di coda, nella speranza di salvarsi, per avviare la produzione di massa della Model 3, tanto auspicata quanto attesa. Elon Musk ha fatto imbarcare su 6 aerei diversi robot che dovrebbero accelerare la produzione della berlina di lusso.

Saranno i robot a riuscire in qualcosa in cui la casa automobilistica californiana ha sempre fallito? Difficile dirlo, certo è che Tesla ha bisogno di importanti cambiamenti in azienda per potersi salvare dal flop. E forse, un atteggiamento più responsabile del Ceo, che spesso si comporta come se i soldi non fossero un problema, potrebbe decisamente aiutare.

ROBOT PER VELOCIZZARE LA PRODUZIONE

Tesla ha fatto volare, dall’Europa alla California, sei aerei pieni di robot e attrezzature per accelerare la produzione di batterie della Model 3. Un gesto insolito e rischioso: trasportare le attrezzature per una linea di produzione via aerea è costoso e difficile.

COME SE I SOLDI NON FOSSERO UN PROBLEMA

“Come al solito, in casa Tesla tutto viene fatto in fretta e il denaro sembra non essere un ostacolo”, ha commentato a Reuters una persona vicina ai fatti, mentre la stessa Tesla avrebbe rifiutato di commentare.

Non è certo una novità che Elon Musk sia spesso sfacciato e che mosse e dichiarazioni sorprendano tutti.

L’URGENZA DI ELON MUSK

Se, da una parte, il gesto potrebbe essere letto come l’ennesimo colpo di testa di Musk, è anche vero che mostra tutta l’urgenza del ceo di Tesla, che ha l’urgenza di dover avviare la produzione di massa. Numerosi sono stati i problemi che fino ad oggi hanno ostacolato il vero lancio della Model 3.

RIMODULARE LA PRODUZIONE

Gli ingegneri del braccio ingegneristico tedesco di Tesla, a Grohmann, proprio con l’obiettivo di velocizzarne la produzione, stanno rielaborando la linea di produzione della batteria al Gigafactory del Nevada. La linea diventerà più automatizzata, come si è intuito, ma l’ingresso dei robot sarà graduale.

Non è chiaro quando il nuovo sistema di produzione sarà pronto per essere avviato, ma i primi robot sono arrivati a destinazione ed ora devono essere ricalibrati per adattarsi alle materie prime con cui andranno a lavorare (e la cosa non è certo da sottovalutare).

5.000 MODEL ENTRO SECONDA META’ DEL 2018

E secondo Elon Musk saranno proprio gli automi a risollevare le sorti della casa automobilistica. Per il ceo, Tesla produrrà almeno 5mila Model 3 alla settimana entro la seconda metà del 2018 e sarà in attivo entro pochi mesi.

UN PERIODO NERO

La casa californiana sta affrontando un momento cruciale nei suoi 15 anni di storia. Nelle scorse settimane, l’agenzia di rating Moody’s, in un documento ufficiale, ha declassato il giudizio sul debito di Tesla, da B2 a B3, sei livelli al di sotto dello status di riferimento “investment grade”. Per Moody’s, semplificando, Tesla sta vivendo un momento critico sul piano della disponibilità di cassa e sta bruciando capitali ad una velocità tale che l’azienda potrebbe presto fallire, se non dovesse arrivare un’importante iniezione di denaro fresco, pari alla cifra di oltre 2,9 miliardi di dollari. I soldi potrebbero anche arrivare, ma Musk dovrà pagare interessi elevatissimi, visto il rischio B3 che gli viene assegnato.

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