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Multiversity

Università digitali, perché Multiversity entra nella pmi Materias dell’ex ministro Nicolais?

Il gruppo Multiversity (che controlla gli atenei on line Pegaso, Mercatorum e San Raffaele di Roma) entra nel capitale della società napoletana Materias, attiva anche nel biomedicale, fondata e presieduta dall'ex ministro Luigi Nicolais. Il ruolo di Intesa Sanpaolo. Fatti, numeri e approfondimenti

Ancora shopping per Multiversity. Il primo gruppo italiano nel settore dell’education ha acquisito una quota di Materias, una pmi che dal 2016 opera nell’identificazione e nello sviluppo di soluzioni all’avanguardia nel campo dei materiali per supportare il mondo della ricerca (con un focus anche nel biomedicale). Multiversity è entrata nella società (e nel board) tramite un aumento di capitale. “Si prospettano importanti sinergie tra la ricerca già in corso presso gli atenei del Gruppo Multiversity e Materias”, ha detto Luigi Nicolais (nella foto), presidente e co-fondatore di Materias, e “l’ingresso di Multiversity apporterà un contributo significativo all’avanzamento di progetti e all’innovazione digitale”.

COSA FA IL GRUPPO MULTIVERSITY

Multiversity è guidata da Fabio Vaccarono, ex vicepresidente di Google ed ex ceo di Google Italia, possiede fra l’altro tre università telematiche (Pegaso, Mercatorum e San Raffaele di Roma) e l’85% del Sole 24 Ore Formazione. È controllata interamente dal fondo britannico CVC Capital Partners. Come si evince dall’ultimo bilancio d’esercizio disponibile, nel 2022 Multiversity ha registrato un utile di 664 mila euro a fronte degli oltre 8,4 milioni dell’anno precedente nonostante la buona crescita dei ricavi che hanno sfiorato i 22 milioni (erano 10,4 milioni nel 2021). A pesare sul bilancio di sicuro il forte aumento dei costi, che hanno superato i 28,4 milioni (rispetto ai più di 10,5 milioni di un anno prima) e in cui hanno hanno giocato un forte ruolo soprattutto gli ammortamenti e le svalutazioni per oltre 13,2 milioni (erano più di 5,7 milioni nel 2021). Segno più anche per i costi per il personale, saliti a 6,7 milioni da poco più di 2,3 milioni.

A luglio 2022, dopo l’uscita di Danilo Iervolino che ha fondato Unipegaso e Universitas Mercatorum e che tra il 2019 e il 2021 ha venduto il 100% delle proprie quote di Wversity a Paganini Bidco, società lussemburghese indirettamente detenuta dal fondo Cvc Capital Partners, è avvenuta la fusione inversa di Paganini Bidco, Wversity e Multiversity spa in Multiversity srl e poi la trasformazione di quest’ultima in una società per azioni. Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale di Multiversity spa era interamente detenuto dalla Paganini Investment srl.

COSA FA MATERIAS

Attiva dal luglio 2016, al 30 giugno scorso Materias contava 13 addetti e poco meno di 30 mila euro di capitale sociale. La sede legale è a Napoli e sedi operative si trovano a Milano, Napoli e Bari. Obiettivo della società è quello di supportare il mondo della ricerca mettendolo in connessione con il mondo industriale per creare nuove opportunità di business. In questi anni ha avviato progetti in svariati settori, tra i quali ingegneria civile, biomedicale, agri-food e processi industriali, che hanno portato alla generazione di oltre 100 brevetti a livello nazionale e internazionale.

Dalla visura camerale al 30 giugno – dunque prima dell’ingresso di Multiversity – si apprende che i soci sono Dompè Holdings srl (35,73%), We srl (34,25%), Intesa Sanpaolo (12,87%), Ibsa Farmaceutici Italia srl (12,86%), Mpa development limited (4,29%).

I VERTICI E IL CDA DI MATERIAS

Il presidente e co-fondatore di Materias è Luigi Nicolais, 81enne ingegnere chimico, assessore all’Università e Ricerca scientifica della Regione Campani dal 2000 al 2005 durante il mandato di Antonio Bassolino, deputato dal 2008 al 2012, ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica amministrazione durante il secondo governo Prodi, presidente del Cnr dal 2012 al 2016. A proposito del Cnr, c’è da ricordare la vicenda ancora poco chiara dell’ingresso e poi della repentina uscita dell’attuale presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza, dall’advisory board degli atenei digitali di Multiversity.

Amministratore delegato e fondatrice della srl è Caterina Meglio, ufficiale dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, come si legge sul suo profilo LinkedIn. Da novembre 2018 Meglio è presidente della conferenza nazionale dei presidenti dei conservatori di musica, per 10 anni è stata componente del cda dell’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio d’Amico” e presidente del Conservatorio statale di musica di Benevento.

Nel consiglio d’amministrazione di Materia siedono anche Salvatore Cincotti, Antonio Melli, Giuseppe Andreano, Andrea Aramini, Alberto Dal Poz (membro in rappresentanza di Intesa Sanpaolo).

IL BILANCIO 2022

Dall’ultimo bilancio d’esercizio, relativo al 2022, si evince che lo scorso anno Materias ha avuto una perdita di 67.365 euro, in forte riduzione da quella di 498.985 euro del 2021. Il rosso prima di imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione era di 44.866 euro a fronte di 498.556 euro nell’anno precedente. Il valore della produzione è stato di oltre 2 milioni rispetto a poco più di 1,4 milioni nel 2021. In crescita anche i costi della produzione a più di 2 milioni da 1,9 del 2021, di cui per il personale sono saliti a 779.677 euro da 676.730 euro. In leggero calo gli ammortamenti e le svalutazioni a circa 300 mila euro.

Durante l’esercizio, come si legge nella relazione di bilancio, “la società ha adottato una politica commerciale aggressiva per entrare nel mercato dei servizi di consulenza finalizzato ad erodere quote ai competitors Dipartimenti universitari e Società di consulenza, ciò ha comportato il dover praticare condizioni agevolate innanzitutto in termini di condizioni di pagamento concedendo dilazioni consistenti”.

Tra le attività svolte nell’ultimo esercizio, ed elencate in bilancio, uno studio sperimentale per l’utilizzo di peptidi biostimolanti in agricoltura; uno studio di fattibilità relativo all’utilizzo di peptidi antimicrobici per lo sviluppo di formulazioni antibiotiche; interlocuzioni con società interessate all’utilizzo della tecnologia per la realizzazione di mappe a gradiente di densità che hanno portato allo sviluppo di diverse tipologie di dimostratori; costituzione di una startup innovativa che si occupa dello sviluppo di un prodotto dermocosmetico anti-acne basato su piccole sequenze di amminoacidi. “Inoltre, la decisione di posizionarsi lungo una frontiera ad elevata discontinuità tecnologica e a forte integrazione scientifica – si legge ancora -, ha fatto sì che Materias, nel 2022 potesse intercettare l’interesse di partner Istituzionali e del mondo finanziario che hanno necessità di approcciarsi al mondo dell’Innovazione e delle nuove tecnologie. Ad esempio, nel 2022 Materias ha incrementato le attività di consulenza e advisoring tecnico-scientifico per aziende e società di investimenti”.

L’INGRESSO DI INTESA SANPAOLO IN MATERIAS

A luglio 2021 Intesa Sanpaolo è entrata nel capitale di Materias, anche in questo caso tramite sottoscrizione di un aumento di capitale riservato per 1,75 milioni, ovvero il 12,87% delle quote azionarie. Inoltre, come sottolineava un comunicato stampa del gruppo bancario, Ca de’ Sass ha sottoscritto uno strumento finanziario partecipativo convertibile al 2024 per una quota aggiuntiva dell’1,57%, a fronte di un ulteriore investimento di 250 mila euro.

Dal canto suo Materias si è impegnata a impiegare i fondi derivanti dall’operazione per implementare il business plan 2021-2025, che prevede una crescita significativa dei ricavi, grazie soprattutto all’incremento di royalty e licensing out derivanti dagli accordi conclusi di recente o in corso di perfezionamento con alcune realtà industriali. “L’ingresso di Intesa Sanpaolo nel capitale di Materias – si leggeva ancora nella nota – contribuirà a rafforzare l’impegno della banca nel promuovere la ricerca scientifica e nell’incentivare la crescita dell’ecosistema dell’innovazione nazionale, in sinergia con Intesa Sanpaolo Innovation Center”.

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