Leonardo batte le previsioni su ordini, flusso di cassa e debito con i conti del 2023.
Il gruppo della difesa e aerospazio ha chiuso il bilancio dello scorso anno con risultati in linea con la guidance societaria ma con ordini sopra le previsioni a 17,9 miliardi di euro (+3,8%). I ricavi pari a 15,3 miliardi (+3,9% rispetto al 2022) evidenziano una crescita di tutte le divisioni, spiega una nota della società guidata da Roberto Cingolani con i risultati preliminari del 2023. Il margine operativo lordo migliora del 5,8% a 1,29 miliardi. Il free operating cash flow è cresciuto del 17,8% a 635 milioni, facendo meglio delle stime societarie, beneficiando della crescita dei ricavi e della “politica disciplinata di costi e investimento”. Continua la riduzione del debito: l’indebitamento netto scende del 23% a 2,32 miliardi di euro rispetto a fine 2022.
L'”Andamento commerciale nei diversi business, flessibilità finanziaria, politica disciplinata dei costi e degli investimenti sono alla base dei risultati positivi raggiunti dall’azienda nel 2023. Le performance ottenute stanno riscontrando un apprezzamento anche da parte delle principali agenzie di credit rating e il giudizio di Investment Grade ne è esemplificativo” ha commentato Roberto Cingolani, ceo e direttore generale di Leonardo.
E il titolo brilla oggi a Piazza Affari: alle 10.30 sale del 4,07% a 20,56 euro. Le azioni Leonardo sono aumentate di oltre il 33% dall’inizio dell’anno, in un momento in cui i paesi europei aumentano i budget militari, spinti dalla guerra in Ucraina.
Durante la conferenza post-risultati, Cingolani ha anche accennato alle prossime mosse del gruppo ex Finmeccanica: Leonardo sta discutendo infatti di una possibile joint-venture con la tedesca Hensoldt. Attese novità il prossimo 12 marzo quando il gruppo presenterà il nuovo piano 2024-28.
Tutti i dettagli sui conti preliminari 2023 di Leonardo.
RICAVI IN AUMENTO
Leonardo ha terminato lo scorso anno con ricavi pari a 15,3 miliardi di euro, in crescita del 3,9% “(+4,1% rispetto al dato Proforma consolidando Telespazio), grazie anche alla significativa ripresa delle Aerostrutture (+34%) e all’andamento dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza e degli Elicotteri” precisa la società.
Nello specifico, i ricavi dell’elettronica della difesa ammontano a 7,48 miliardi, seguito da quelli degli elicotteri con 4,72 miliardi, dopodiché ci sono quelli della divisione velivoli pari a 2,94 miliardi. La “divisione Aerostrutture ha compiuto ulteriori progressi nel corso dell’anno in linea con il suo piano di recupero”, evidenzia la nota, con i ricavi da 475 milioni nel 2022 passati a 636 milioni nel 2023.
CRESCE ANCHE L’EBITA
Anche l’Ebita cresce del 5,8 a 1,289 miliardi rispetto a 1,218 miliardi di euro del 2022, in linea con la guidance. Secondo Leonardo il dato “continua ad essere trainato dall’Elettronica per la Difesa e Sicurezza, con particolare apporto della componente Europea, e dalla ripresa delle Aerostrutture, portando il ROS all’8,4%”.
BOOM DEGLI ORDINI
In particolare, il gruppo aerospaziale e della difesa italiano ha superato le previsioni sui nuovi ordini. Gli ordini sono aumentati del 3,8% su base annua nel 2023 vicini alla soglia di 18 miliardi di euro, merito di “una performance particolarmente positiva nella componente europea dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza”, il dato si posiziona al di sopra della guidance ferma a 17 miliardi.
La performance è ancor più rilevante, osserva Leonardo, considerando che gli ordini del 2022 riflettevano l’ordine jumbo ricevuto dal Ministero della Polonia relativo agli elicotteri AW149. Il portafoglio ordini sale a 39,52 miliardi in aumento del 5,4% sull’anno precedente.
PROSEGUE IL MIGLIORAMENTO DEL DEBITO
Non solo, anche nello scorso il gruppo ha proseguito nella riduzione dell’indebitamento del gruppo, pari a 2,3 miliardi di euro, con un miglioramento del 23% (693 milioni in meno) rispetto ai 3,016 miliardi del 2022; merito della “significativa generazione di cassa e ai proventi derivanti dalla cessione della quota minoritaria di Drs” spiega la nota.
BENE IL FLUSSO DI CASSA
Nel 2023 il flusso di cassa (FOCF) pari a registra un incremento del 17,8% rispetto al dato già significativo del 2022 (pari a 539 milioni di euro), “a dimostrazione della capacità del gruppo di continuare il percorso di efficientamento che sta portando alla crescita della generazione e conversione di cassa” aggiunge la società.
LE PAROLE DELL’AD CINGOLANI
“Siamo soddisfatti se guardiamo a dove eravamo tre anni fa, ma possiamo fare molto meglio e nella guidance saremo più ambiziosi” ha dichiarato Roberto Cingolani, ceo di Leonardo, rispondendo alla domanda di un’analista sull’attuale livello dell’indebitamento del gruppo e sulla volontà di ridurre la leva finanziaria, riporta Radiocor.
Infine, a proposito dei piani con Hensoldt, il top manager di Leonardo ha affermato “la macchina è ripartita” e “siamo felici di discutere con il nuovo management che possiamo fare insieme”. Ricordiamo infatti che il gruppo ex Finmeccanica è azionista con il 23% circa della società tedesca ma non ha sottoscritto l’aumento di capitale in autunno. “Il tavolo è aperto, speriamo di dare buone notizie nei prossimi mesi” ha aggiunto Cingolani.