La cessione della rete fissa di Tim al fondo americano Kkr porta con sé anche ragionamenti e confronti su come diminuire il costo del lavoro. Secondo indiscrezioni di fonte sindacale, nell’incontro con l’azienda della scorsa settimana si sono prospettate delle riduzioni dell’orario che riguardano il cosiddetto Contratto di “Solidarietà Difensiva”.
Durante l’incontro con i sindacati Mariano Fraioli, responsabile delle relazioni sindacali di Tim, ha chiarito che l’intesa proposta alle parti sarà valida per tutta Tim SpA fino al closing della cessione di ramo d’azienda di NetCo. Dopo quel passaggio, continuerà a valere in ServCo (che rimane all’interno del perimetro Tim) e decadrà invece in NetCo, che passa a Kkr per 22 miliardi e di cui lo Stato deterrà il 20% tramite il ministero dell’Economia. Per chiudere la questione ci sono una decina di giorni perché l’azienda vuole trovare un eventuale accordo entro il 15 marzo, dopodiché intende procedere in maniera unilaterale.
Il closing dell’operazione di cessione della rete fissa a Kkr – dopo il via libera del governo, a gennaio – è previsto entro l’estate, salvo intralci che sta cercando di frapporre l’azionista francese Vivendi.
LAVORO AGILE: IL MODELLO ATTUALE
Oggi chi lavora nel caring commerciale territoriale (circa 2.900 persone) adopera la modalità agile per quattro settimane al mese e può rientrare in sede a discrezione del responsabile mentre altri (circa 6.900 persone) che operano per esempio nell’enterprise ICT operations e nell’assurance operations hanno due settimane al mese di lavoro agile. Inoltre, ci sono circa 14mila dipendenti che operano in sede per 4 giorni a settimana e i 1.250 venditori che sono invece esclusi dal lavoro agile.
LAVORO AGILE: IL NUOVO MODELLO PROPOSTO
La proposta presentata all’azienda dai sindacati prevede – secondo la ricostruzione di Start Magazine – fino al 30 giugno 2025 un 20% di riduzione oraria per otto mezze giornate al mese per circa 9.782 dipendenti tra cui chi è nella governance, nel marketing, nello sviluppo, esercizio e testing dei sistemi IT, security e di rete. Per altri 13.534 lavoratori si propone invece una riduzione oraria del 15% per sei mezze giornate al mese (caring commerciale e tecnico, sales, staff operative, delivery, supporto H24) e per 8.548 tecnici, progettisti e relativi coordinatori una riduzione del 10% per quattro mezze giornate al mese. Sarebbero invece 770 dipendenti (tra cui i settori presidio security, presidio cliente ed autisti) gli esclusi dal lavoro agile.
LE NOVITÀ ALLO STUDIO PER RIDURRE IL COSTO DEL LAVORO
Durante l’incontro con Fraioli si è anche fatto presente che l’azienda intende ridurre il costo del lavoro cominciando con l’applicazione dell’articolo 56 (Elemento di garanzia retributiva) del contratto collettivo di lavoro in luogo del premio di risultato. Sul fronte del welfare si punta a sospendere i soggiorni estivi e il check up aziendale mentre per quanto riguarda la reperibilità è alle viste una revisione e un’ottimizzazione delle ruote.
Tra gli strumenti per recuperare la produttività, l’azienda avrebbe proposto di ricollocare e di riqualificare il personale a seguito di ottimizzazioni organizzative applicando – ove possibile – l’art. 2103 del Codice civile (assegnazione di mansioni inferiori) e di bloccare la concessione del part time e dei rinnovi del part time “temporanei”. Infine, si ipotizza anche la riduzione dei buoni pasto per i dipendenti in lavoro agile per obiettivo costo del lavoro.