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Gubitosi Fibercop

Tim, come si muove Gubitosi su nomine, accordi, real estate e non solo

Non solo nomine (ieri in Tim Brasile dopo aver risistemato Sparkle), non solo accordi commerciali e non solo tavoli di lavoro con Open Fiber. Nel gruppo Tim, Gubitosi e il top management sono al lavoro anche su real estate, efficienza energetica e semplicazione dei processi. Fatti, nomi, approfondimenti e indiscrezioni

 

Fervono le attività in Telecom Italia sotto la guida di Luigi Gubitosi che a novembre scorso è subentrato ad Amos Genish cumulando le cariche di amministratore delegato e di direttore generale. Nei giorni scorsi l’assemblea ha rinnovato la fiducia ai vertici dopo il fallito tentativo di Vivendi – azionista con il 23,9% – di silurare i consiglieri espressione di Elliott.

Ora spazio alle nomine, dopo la girandola già consistente del top management: prima Sparkle e ieri Tim Brasil. Intanto, da una bozza di documento anticipato da Start Magazine, emergono dettagli su come il gruppo della telefonia e delle tlc intende realizzare il piano strategico, puntando l’attenzione soprattutto su quelli che Gubitosi nel gruppo chiama i “cantieri cross funzionali attivi”.

LE NOMINE IN TIM BRASIL E IN SPARKLE

Come si diceva, sono giorni di nomine nel gruppo. Ieri il consiglio d’amministrazione di Tim Brasil ha eletto presidente Nicandro Durante e ceo Pietro Labriola al posto di Joao Cox e Sami Foguel.

Una girandola così analizzata oggi dal Sole 24 Ore: “Sami Foguel si era insediato alla guida operativa di Tim Brasil a fine luglio, per sostituire Stefano De Angelis, che dopo un biennio di ottimi risultati in Sudamerica era rientrato alla base, non trovando più una collocazione nell’organigramma disegnato dall’ex ad Amos Genish. Stessa sorte era toccata a Pietro Labriola, braccio destro di De Angelis in Brasile, che era stato richiamato in patria insieme a molti altri manager italiani del gruppo”.

Pochi giorni fa, invece, il board di Telecom Italia Sparkle, dedicata allo sviluppo dei wholesale internazionali, ha affidato a Mario Di Mauro, ex direttore Innovation &Customer Experience di Tim, l’incarico di amministratore delegato della società.

IL GRUPPO DI LAVORO CON OPEN FIBER

Nel frattempo proseguono i colloqui sul progetto di rete unica di Tim con Open Fiber, società di Enel e Cassa Depositi e Prestiti che realizza la rete in fibra ottica. Nel piano industriale fino al 2021 del gruppo guidato da Gubitosi è previsto un tavolo di confronto con Open Fiber. Cdp, che ha una quota sotto il 10% in Tim, spinge per una rete anche perché – come segnalava nei giorni scorsi Massimo Mucchetti – “lo Stato (i.e. Cdp, ndr) si ritrova a tenere il piede in due scarpe concorrenti”. La stessa Tim continua a definire l’ipotesi di rete unica “un’opportunità” e di sicuro sull’operazione c’è la benedizione di Palazzo Chigi.

L’ACCORDO CON VODAFONE

Sempre nelle ultime settimane si annovera l’accordo – che dovrebbe essere perfezionato entro l’anno in corso – con Vodafone per lo sviluppo del 5G. Al momento, come ha spiegato lo stesso ad durante una conference call sul piano 2019-2021 e sui risultati 2018, è stato siglato un memorandum of understanding sulla condivisione della infrastruttura attiva nel mobile per il 5G ma in futuro si passerà anche alla condivisione della infrastruttura passiva di Inwit.

I CANTIERI CROSS FUNZIONALI NEL PIANO STRATEGICO

Ma c’è anche altro nelle linee direttive impartite da Gubitosi e dai manager da lui nominati. Una parte è dedicata ai cantieri cross funzionali, che sono considerati la nuova modalità operativa per garantire il raggiungimento degli obiettivi del piano. Di seguito l’elenco dei cantieri di cui si parla in Tim.

EFFICACIA PROCESSO DI ACQUISTO

Secondo Gubitosi, occorre far evolvere il processo di acquisto secondo le più avanzate tecniche di negoziazione e valutare modelli di “vendor partnership” per indirizzare soluzioni che richiedono elevati investimenti.

EVOLUZIONE DEL MODELLO DI CARING

Per raggiungere questo obiettivo bisogna reingegnerizzare il modello di assistenza in ottica end to end per ciascun cluster di clientela agendo su processi, governance, modelli di gestione e assetto organizzativo al fine di ottenere un maggiore valore percepito dal cliente. Inoltre si deve promuovere la migrazione ai canali digitali e self-care con l’obiettivo di migliorare qualità e livello di servizio erogato.

REAL ESTATE

Sul fronte immobiliare si punta a rivedere e a consolidare il piano spazi e valorizzazione e a migliorare la vivibilità dei posti di lavoro.

DECOMMISSIONING TECHNOLOGY

Nel Piano strategico Tim punta a dismettere le tecnologie legacy obsolete per favorire la trasformazione e l’evoluzione dei sistemi e ad incrementare l’automazione, sia in ottica di riduzione dei costi operativi e di maintenance sia in ottica di riduzione dei rischi operativi.

EFFICIENZA ENERGETICA

A tal fine si prevede di migliorare l’efficienza e la gestione energetica degli edifici e di accelerare l’utilizzo di strumenti di co-generazione e di fonti rinnovabili.

SEMPLIFICAZIONE PROCESSI FRONT, BACK-OFFICE E SUPPLY CHAIN

Spazio pure alla semplificazione dei processi ad elevato impatto cliente non ancora efficaci e alla ottimizzazione del modello di previsione degli approvvigionamenti, delle giacenze di magazzino, della logistica industriale e commerciale.

RISORSE UMANE

In ambito risorse umane un cantiere è infine dedicato a sviluppare un’organizzazione agile e a disegnare soluzioni organizzative per abilitare processi end to end ma anche a favorire la cooperazione interfunzionale e ad abbattere le barriere di una organizzazione a “silos”. Senza dimenticare di rafforzare il senso di appartenenza e l’engagement delle persone, hanno detto Gubitosi e i gubitosiani nel gruppo.

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