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Huawei

Quanto stanno pesando le sanzioni Usa su Huawei?

Il 2021, anno del Bue secondo il calendario cinese, si è chiuso per Huawei con un fatturato in calo ma con utili record nonostante. Effetto sanzioni Usa? Tutti i dettagli

 

Huawei tiene botta nonostante le sanzioni imposte dagli Stati Uniti, salgono gli utili ma si registra per la prima volta una frenata nei ricavi.

L’evento per annunciare i risultati del 2021, in diretta da Shenzhen, è stata anche l’occasione per Meng Wanzhou – direttrice finanziaria di Huawei nonché figlia del fondatore dell’azienda, Ren Zhengfei – di tornare sotto ai riflettori dopo che era stata arrestata in Canada su mandato degli Stati Uniti.

LE SANZIONI USA

La sanzioni statunitensi del 2018 avevano tagliato fuori Huawei dalle catene di approvvigionamento di componenti globali, gettando nell’incertezza il comparto smartphone.

“Anche a causa dei rallentamenti della filiera, la divisione consumer, che include le vendite da smartphone, ha dimezzato gli incassi, a 243,4 miliardi di yuan. Perde invece il 7% la divisione business, che include le componenti per le telecomunicazioni”, fa sapere Agi.

L’azienda non ha rilasciato dettagli sul numero di telefonini venduti nel 2021, ma il brand si trovava sul podio dei produttori a livello mondiale insieme alla coreana Samsung e all’americana Apple. Dalle vendite, secondo le agenzie di stampa, ha mantenuto per breve tempo il primo posto spinto dalla domanda nei mercati emergenti.

LA RETE 5G

Washington, inoltre, aveva anche esortato i suoi alleati a rinunciare a Huawei per le proprie reti 5G, insinuando che la compagnia avrebbe potuto sfruttare la situazione per monitorare le comunicazioni e il traffico dati dei Paesi.

Tuttavia, si legge in una nota del gruppo di Shenzhen, “i risultati dei test di terze parti hanno rilevato che le reti 5G costruite da Huawei per i clienti in 13 paesi, tra cui Svizzera, Germania, Finlandia, Paesi Bassi, Corea del Sud e Arabia Saudita, forniscono la migliore esperienza utente”.

Huawei, fa sapere l’azienda, ha firmato più di 3.000 contratti commerciali per applicazioni industriali 5G, che stanno vedendo un uso commerciale su larga scala in settori come la produzione, le miniere, gli impianti siderurgici, i porti e gli ospedali.

UTILI E FATTURATO 2021

Ma nonostante la sfida posta dagli Stati Uniti, Huawei ha registrato utili netti record nel 2021, in rialzo del 75,9% a 113,7 miliardi di yuan (16,2 miliardi di euro circa), contro i 64,6 miliardi dell’anno precedente.

Tuttavia, fa sapere il colosso cinese, c’è stata anche una frenata – la prima, da quando, dal 2002, Huawei rende pubblici i propri risultati – per quanto riguarda il fatturato: 636,8 miliardi di yuan (circa 100 miliardi di euro), in calo del 28,5% rispetto al 2020.

NUMERI E PROGETTI DI HUAWEI

Huawei, con sede a Shenzhen, ha circa 195.000 dipendenti e si trova in più di 170 Paesi. Non è quotata e, dunque, non è soggetta agli stessi obblighi di certificazione dei conti o di indicazione nella pubblicazione dei risultati dei gruppi di Borsa.

In seguito alla decisione di Washington, la società ha concentrato la sua attenzione sul mercato cinese e ora sta diversificando le proprie attività, specialmente nei settori nel cloud computing e delle auto connesse.

Nel 2021, si legge nella nota, Huawei ha investito 142,7 miliardi di yuan in ricerca e sviluppo: “Siamo nel pieno della nostra ristrutturazione e dobbiamo ancora lottare per la nostra sopravvivenza”, ha dichiarato in conferenza stampa il presidente di turno Guo Ping.

LA VICENDA DI LADY HUAWEI

“Nonostante un calo delle entrate nel 2021, la nostra capacità di realizzare profitti e generare flussi di cassa è in aumento, e siamo più capaci di affrontare l’incertezza”, ha affermato Meng, nota anche come Lady Huawei.

La direttrice finanziaria della società era stata arrestata in Canada su richiesta degli Stati Uniti con l’accusa di frode bancaria legata alle sanzioni contro l’Iran. Era tornata in Cina alla fine dello scorso settembre dopo quasi tre anni di procedimento.

Il suo arresto ha determinato l’inizio di una grave crisi diplomatica tra Pechino e Ottawa e la detenzione in Cina dei due canadesi Michael Kovrig e Michael Spavor per rappresaglia, anche se il Dragone ha sempre smentito l’esistenza di un collegamento tra le due storie.

Nella conferenza di oggi, Huawei aveva specificato che Meng non avrebbe risposto a domande personali ma esclusivamente legate al bilancio.

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