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Ecco come Poste Italiane eviterà pacchi con Amazon, Rc auto e Sia

Tutte le mire di Poste Italiane per il 2019

 

Un futuro che si preannuncia roseo e che vedrà un exploit nelle modalità di gestione delle consegne, anche grazie ai droni. Il domani di Poste Italiane è quello tratteggiato da Matteo Del Fante, l’amministratore delegato sulla plancia di comando del gruppo due anni, che ha presentato due giorni fa i risultati del 2018. Insomma, se lo scorso anno i risultati raggiunti “sono sicuramente andati oltre le nostre aspettative”, nel 2019 “si assisterà a un incremento costante dei ricavi, dei margini e degli utili”. A trainare la crescita, così come evidenziato nelle linee strategiche del piano Deliver 2022, il consolidamento di PosteVita nel mercato delle assicurazioni e le novità in serbo per le consegne dei prodotti.

I NUMERI DEL 2018 E LE PREVISIONI PER IL 2019

Lo scorso anno Poste Italiane ha chiuso con un utile a 1,399 miliardi, il 97% in più rispetto al 2017, e i ricavi a 10,864 miliardi, +2,2%. In crescita del 33,5% anche il risultato operativo, che arriva a quota 1,499 miliardi. Grazie a questi numeri, il board proporrà alla prossima assemblea di distribuire un dividendo di 0,44 euro, +5% rispetto all’anno precedente, che porterà nelle casse del ministero dell’Economia 168 milioni e in quelle di Cassa Depositi e Prestiti 201 milioni.

Per il 2019 Poste punta a ottenere un utile netto di 1,1 miliardi, ricavi per 11 miliardi e un utile operativo di 1,6 miliardi. Si tratta di cifre, ha spiegato Del Fante, “determinate dalla trasformazione prevista dal piano Deliver 2022, che consentirà a Poste Italiane di capitalizzare sulle opportunità di crescita del mercato”e di fare “molti piccoli passi che produrranno risultati concreti di trimestre in trimestre”.

CONSEGNE E DRONI

Come dicevamo, il gruppo punta molto sulle consegne (lavora già molto per Amazon). “Crediamo ci sia un futuro importante” in questa direzione ha detto Del Fante che ha parlato di servizi “che richiedono reti logistiche diverse, con prezzi e organizzazioni diverse” così da “andare incontro alle esigenze dei nostri clienti. Migliori servizi diamo – ha sottolineato – e più convinciamo le varie piattaforme e i venditori di prodotti online a usare Poste”. L’e-commerce diventa dunque un prezioso alleato da sfruttare in quest’ottica. Tali forme innovative di recapito dei prodotti, per esempio, si avvarranno di droni (qui l’approfondimento di Start sulla nuova società Enav-Leonardo che fornirà anche Poste) oppure di auto senza guidatore che si parcheggia sotto casa di chi ha ordinato un pacco il quale, avvisato tramite sms, grazie a un codice può aprire il cassetto del veicolo e ritirare il pacco.

SIA, NEXI E SISTEMI DI PAGAMENTI

Nel futuro di Poste un capitolo importante riguarda i sistemi di pagamento con Poste Pay e dunque anche Sia, il gruppo che a livello europeo si occupa di progettare, realizzare e gestire infrastrutture e servizi tecnologici dedicati a banche, imprese e Pa e che al momento è partecipato da Cdp, istituti di credito e F2i. “Con Cdp, assieme alla quale siamo azionisti di maggioranza – ha spiegato l’ad -, ci sediamo al tavolo per considerare tutte le ipotesi di valorizzazione possibili in un settore che sta vivendo una trasformazione importante anche attraverso operazioni di acquisizioni e fusioni”. Del Fante non ha risposto in merito alla possibilità che Cdp ceda a Poste la sua quota in Sia mentre il chief financial office Guido Maria Nola ha fatto riferimento a Nexi, con cui è saltata la fusione. “La quotazione di Nexi sarà un momento molto importante per avere una indicazione su quale è la valutazione di una società di questo tipo in Italia. Con la quotazione in corso il quadro resta legato al prospetto presentato al mercato, quindi sono esclusi accordi in questa fase”. Le banche, come sottolineato da Start Mag, a differenza di Cdp e Poste gradiscono più le Ipo che una fusione.

ASSICURAZIONI RC AUTO

Sul fronte delle assicurazioni, è stato rimarcato l’interesse a crescere nel settore vita grazie a PosteVita ed è invece arrivato un freno al debutto nel comparto dell’RcAuto. Del Fante ha chiarito che “abbiamo deciso di avviare progetti pilota testando questo business sui nostri dipendenti” ma che “ancora non abbiamo individuato il partner per avviare questa attività”.

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