Il gruppo Leonardo (ex Finmeccanica) è pronto a rilevare la parte motoristica di Piaggio Aero, società in amministrazione straordinaria.
La conferma a quanto da tempo si diceva in ambito sindacale e tra gli addetti ai lavori è arrivata oggi dai vertici del gruppo attivo nell’aerospazio e nella difesa.
“Pensiamo di manifestare interesse, entro il 15 maggio, per la parte manutenzione motori e la parte manutenzione velivoli, i P180″. Così l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, ascoltato in commissione Difesa del Senato.
Mentre sulla parte della produzione velivoli, ha aggiunto rispondendo anche a margine dell’audizione, ‘non è il nostro mestiere e non abbiamo una visibilità connessa a quali sono i prodotti che possono avere successo. Per il momento ci focalizziamo su componenti che riteniamo piu’ vicine anche al nostro piano strategico”.
(CHE COSA FARA’ LEONARDO-FINMECCANICA CON RUSSIA E CINA? STOP A PARTNERSHIP NELL’ELETTRONICA?)
Quanto alla possibilità di guardare a “professionalità” presenti in Piaggio Aero, Profumo ha risposto rilevando che “noi stiamo crescendo, stiamo assumendo, soprattutto su Cameri, Venegono, Vergiate, quindi nel momento in cui ci dovessero essere professionalità specifiche volentieri le valutiamo”.
(TUTTI I DETTAGLI SUI CONTI TRIMESTRALI DEL GRUPPO LEONARDO-FINMECCANICA)
Di impostazione differente è Vincenzo Nicastro, commissario straordinario di Piaggio. Ieri, incontrando partner e potenziali clienti provenienti da tutto il mondo a Ginevra, dove l’azienda ligure esporrà un Avanti EVO all’aeroporto Internazionale, ha detto: “Stiamo mettendo in atto tutte le azioni affinché l’azienda torni alla piena operatività, e la nostra presenza a Ginevra è una di queste”, ha aggiunto Nicastro. “Il mio intento è di rendere la società nuovamente appetibile e individuare il migliore acquirente che sia disposto a rilevare l’azienda nella sua interezza. Ma siamo solo all’inizio del processo”.
(ECCO CHE COSA DE GENNARO E PROFUMO CHIEDONO A GOVERNO, TESORO, CDP E SACE)
Tensioni sul dossier, dunque? Si vedrà.
Profumo, comunque, non ha parlato solo di Piaggio nel corso dell’audizione parlamentare. Il capo azienda del gruppo Leonardo ha auspicato un nuovo approccio del governo rispetto agli accordi tra Paesi nel settore militare e spaziale.
(TUTTI I DETTAGLI SUI CONTI TRIMESTRALI DEL GRUPPO LEONARDO-FINMECCANICA)
“Oggi, nell’ambito dell’apparato normativo attuale riceviamo un sostegno fenomenale dal nostro sistema di difesa. Vediamo che Paesi concorrenti hanno questo strumento del G2G cioè della possibilità da parte del Paese di effettuare contratti diretti con altri Paesi e crediamo che questo sia uno strumento di cui anche il nostro Paese si dovrebbe dotare, con una normativa per il G2G”, ha detto l’amministratore delegato di Leonardo, interpellato a margine di una audizione in commissione Difesa del Senato, sulle prospettive dell’export italiano in materia di difesa.
(CHE COSA FARA’ LEONARDO-FINMECCANICA CON RUSSIA E CINA? STOP A PARTNERSHIP NELL’ELETTRONICA?)
Un aspetto – quello auspicato da Profumo – che si rintraccia in uno studio di Ambrosetti in collaborazione con Leonardo-Finmeccanica: uno strumento di influenza nelle relazioni geopolitiche (e industriali) nel settore AD&S – si legge nel rapporto presentato mesi fa – “è rappresentato dagli accordi Government-to-Government (G2G), attraverso i quali l’Amministrazione (il Governo o un suo rappresentante) è l’unico soggetto responsabile della stipula di un contratto come parte negoziale e gestisce direttamente l’attività di vendita di sistemi di difesa e sicurezza con lo Stato estero richiedente”.
(ECCO CHE COSA DE GENNARO E PROFUMO CHIEDONO A GOVERNO, TESORO, CDP E SACE)
“Negli ultimi anni si è registrato un notevole incremento degli accordi G2G a livello internazionale – è il caso di Stati Uniti d’America, Regno Unito e Francia – in risposta all’evoluzione del mercato degli equipaggiamenti militari e alle crescenti richieste dei Paesi acquirenti”, si legge nel rapporto Ambrosetti-Leonardo che poi approfondisce in particolare il modello francese (qui l’approfondimento).
(TUTTI I DETTAGLI SUI CONTI TRIMESTRALI DEL GRUPPO LEONARDO-FINMECCANICA)
E’ “opportuno avere una entità politica che svolga questo ruolo di impulso e coordinamento oltreché di analisi delle opportunità e di interlocuzione. Quello che ci immaginiamo potenzialmente sono due livelli uno più politico e uno più tecnico per consentire di realizzare questa attività di supporto alla operatività dell’industria nazionale”, ha sottolineato Profumo.
(CHE COSA FARA’ LEONARDO-FINMECCANICA CON RUSSIA E CINA? STOP A PARTNERSHIP NELL’ELETTRONICA?)
“Il sistema difesa – ha ricordato Profumo in Parlamento – oggi vede un investimento da parte del nostro Paese significativamente sotto il target’ Nato che è del 2% del Pil. Sui mercati esteri, però, Leonardo sconta un ‘differenziale competitivo rispetto ai principali concorrenti che possono contare su un forte sostegno istituzionale più coordinato, il G2G’. In Italia, con “altri strumenti potrebbe essere ancor più forte il sostegno all’attività di esportazione”.
(TUTTI I DETTAGLI SUI CONTI TRIMESTRALI DEL GRUPPO LEONARDO-FINMECCANICA)
Nel corso dell’audizione, Profumo ha ricordato che il fatturato estero di Leonardo rappresenta circa l’85% del fatturato complessivo del gruppo e anche se il 15% a livello nazionale “per noi è vitale”, ha aggiunto che la “sostenibilità futura del gruppo” è legata alla crescita sui mercati internazionali, in riposta alla “continua contrazione” degli investimenti nazionali in aerospazio, difesa e sicurezza.
(ECCO CHE COSA DE GENNARO E PROFUMO CHIEDONO A GOVERNO, TESORO, CDP E SACE)
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