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Perché Boeing vuole comprare Spirit, la sua ex controllata al centro dei problemi con i 737 Max

Boeing ha confermato di essere in trattative per acquisire Spirit AeroSystems Holdings, il fornitore di fusoliere per jet protagonista dei problemi di qualità sui jet 737 Max. L'accordo renderebbe la società con sede a Wichita, Kansas, nuovamente parte del colosso aerospaziale, dopo lo scorporo di due decenni fa. Fatti, numeri e approfondimenti

Boeing potrebbe acquistare il fornitore dietro lo scoppio del tappo del portellone del volo del 5 gennaio dell’Alaska Airlines.

Il colosso dell’aerospazio americano è in trattative per l’acquisizione di Spirit AeroSystems che faceva parte della Boeing fino alla sua scorporo nel 2005. Lo ha rivelato per primo venerdì il Wall Street Journal. Spirit sta anche valutando la vendita di alcune attività in Irlanda che producono parti per il principale rivale di Boeing, Airbus.

Da parte sua Boeing ha affermato di aver discusso con i vertici di Spirit su come “rafforzare la qualità degli aerei commerciali che costruiamo insieme”. “Confermiamo che la nostra collaborazione ha portato a discussioni preliminari sulla possibilità di rendere Spirit AeroSystems nuovamente parte di Boeing”, ha dichiarato la società guidata da David Calhoun.

A seguito delle notizie di trattative per un’acquisizione, venerdì le azioni di Spirit sono aumentate di oltre il 10%, dandole un valore di mercato di oltre 3,7 miliardi di dollari, mentre quelle di Boeing cedevano di oltre l’1%.Il principale fornitore di Boeing è al centro di numerosi problemi di qualità che interessano l’aereo di linea 737 Max.

Tutti i dettagli.

COSA FA SPIRIT AEROSYSTEMS, NEL MIRINO DI BOEING

Spirit AeroSystems, con sede a Wichita, Kansas, è uno dei principali fornitori mondiali di componenti aerei, controllata di Boeing fino a due decenni fa.

Nel 2005 la società aerospaziale ha deciso di vendere Spirit come parte di un’azione di riduzione dei costi, ricevendo 900 milioni di dollari in contanti per la vendita. Spirit produce le parti principali di diversi modelli Boeing, comprese le fusoliere del 737 Max, che spedisce poi via ferrovia allo stabilimento Boeing nello stato di Washington.

Il fornitore continua a fare affidamento su Boeing per oltre i due terzi della sua attività. Circa 3,9 miliardi di dollari delle entrate di Spirit AeroSystems lo scorso anno provenivano da Boeing, pari a circa il 64% delle sue entrate complessive. Il rivale della Boeing, Airbus, è il secondo cliente più grande di Spirit, segnala la Cnn evidenziando che sia “improbabile che Boeing riesca a mantenere quella parte dell’attività se dovesse riacquisire Spirit”.

IL RUOLO NELL’INCIDENTE DI ALASKA AIRLINES

Come già detto, proprio una fornitura di Spirit è al centro delle nuove grane del produttore di aeromobili americano a seguito dell’incidente che ha coinvolto un velivolo 737 Max 9 dell’Alaska Airlines.

In un rapporto preliminare del National Transportation Safety Board, gli investigatori hanno concluso che il tappo della porta – che funge da sostituto per una porta di uscita di emergenza inutilizzata – è stato prodotto nel marzo 2023 da Spirit in Malesia, attaccato alla fusoliera del 737 Max 9, poi spedito allo stabilimento Boeing di Renton, Washington, alla fine di agosto 2023.

A quel punto, gli operai della Boeing hanno notato alcuni danni ai rivetti attorno al telaio del tappo della porta. Quattro bulloni che aiutavano a fissare il tappo della porta dell’aereo sono stati rimossi per risolvere il problema, e dopo l’atterraggio di emergenza si è scoperto che mancavano i bulloni.

Nel frattempo, la scorsa settimana la Federal Aviation Administration (Faa), che sta esaminando Boeing dall’incidente, ha concesso alla società 90 giorni per sviluppare un “piano d’azione globale” per migliorare i suoi sistemi di gestione della sicurezza.

CHE È SUCCESSO AL TITOLO

Prima del rialzo di venerdì alle indiscrezioni sull’interesse da parte di Boeing, le azioni di  Spirit AeroSystems erano scese del 10% dopo l’incidente dell’Alaska Air all’inizio di gennaio fino alla chiusura di giovedì, e del 70% dall’incidente mortale del marzo 2019 di un Boeing 737 Max, che ha portato a un fermo di 20 mesi del jet, ricorda ancora la Cnn.

I PROBLEMI DEGLI ULTIMI ANNI

Negli ultimi anni Spirit ha avuto infatti una serie di problemi di controllo della qualità.

La scorsa estate il produttore di aerei statunitense ha identificato un difetto su un elemento del 737 Max che “non rappresenta un problema di sicurezza”, ma avrebbe interrotto comunque nuovamente le consegne del suo aereo di punta. Anche in quell’occasione le parti difettose sono state fornite da Spirit AeroSystems, il fornitore che costruisce circa il 70% dei telai dei jet narrowbody sottolinea Bloomberg. Già nell’aprile 2022 Boeing ha dovuto frenare la produzione e le consegne del 737 quando ha scoperto un problema con una componente della fusoliera fornita sempre da Spirit AeroSystems.

LA STRATEGIA DI BOEING CON L’ACQUISIZIONE DI SPIRIT AEROSYSTEMS

Secondo la Cnn, i problemi erano diventati abbastanza seri che Boeing aveva accettato di dargli più soldi per cercare di migliorare i problemi di qualità e affidabilità di Spirit, danneggiando la produzione stessa della Boeing. I pagamenti hanno comportato entrate aggiuntive di 60 milioni di dollari lo scorso anno e 395 milioni di dollari nel 2024 e 2025. Questi pagamenti sono un’indicazione della motivazione di Boeing per un accordo con Spirit. Non può tornare alla redditività a meno che non siano risolti anche i problemi di Spirit. E risolvere questi problemi costerà denaro alla Boeing, sia che si tratti del cliente più grande, sia che si tratti del proprietario di tali operazioni, ha concluso la Cnn.

LA POSIZIONE DEL COLOSSO AEROSPAZIALE AMERICANO

“Crediamo che la reintegrazione delle attività produttive di Boeing e Spirit AeroSystems rafforzerebbe ulteriormente la sicurezza aerea, migliorerebbe la qualità e servirebbe gli interessi dei nostri clienti, dipendenti e azionisti”, ha affermato Boeing in una dichiarazione venerdì scorso. “Sebbene non vi sia alcuna garanzia che saremo in grado di raggiungere un accordo, siamo impegnati a trovare modi per continuare a migliorare la sicurezza e la qualità degli aerei da cui dipendono ogni giorno milioni di persone”.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI

Dunque riportare Spirit sotto l’egida di Boeing potrebbe risolvere alcuni di questi problemi di qualità in quanto darebbe al produttore un maggiore controllo sulla produzione. Una mossa del genere aiuterebbe anche Boeing a ridurre i costi di produzione di Spirit attraverso economie di scala, ha affermato una fonte industriale a Reuters. “Chiaramente Spirit si trova in un mondo di sofferenza in questo momento, e il rischio normativo in corso sul suo programma più grande – il 737 – peggiora le cose”, ha affermato l’analista di Vertical Research Partners Robert Stallard, riportano Reuters e il Financial Times. “Per Boeing, questo dà loro l’opportunità di portare Spirit internamente e risolvere i suoi problemi, ma Boeing ovviamente ha anche i suoi problemi”.

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