Il rinnovo del consiglio di amministrazione di Enel non sembra essere piaciuto granché ad alcuni fondi stranieri. Dopo Covalis, infatti, un’altra società di gestione degli investimenti, Mondrian Investment Partners, si è detta “estremamente delusa dalla totale mancanza di trasparenza nel processo e nei criteri di nomina” del nuovo consiglio di Enel, la più grande azienda elettrica italiana e una delle maggiori in Europa.
Mondrian possiede l’1,7 per cento di Enel. Il ministero dell’Economia e delle finanze ha una quota del 23,6 per cento.
LE PROPOSTE DEL GOVERNO MELONI PER ENEL
La settimana scorsa il governo di Giorgia Meloni ha comunicato la rimozione di Francesco Starace dalla carica in scadenza di amministratore delegato del gruppo (la ricopriva dal 2014), proponendone la sostituzione con Flavio Cattaneo, già a capo di Terna e di Italo. Come nuovo presidente, invece, è stato indicato il nome di Paolo Scaroni, presidente del Milan e già numero uno di Eni ed Enel.
CRITICHE E TIMORI DI MONDRIAN
Secondo Mondrian c’è stata una “assenza di coinvolgimento da parte del governo italiano, nonostante i nostri sforzi per avviare un dialogo costruttivo”.
Mondrian teme che la sostituzione d Starace con Cattaneo si ripercuoterà sulla strategia di Enel per la transizione energetica, giudicata positivamente. “Nutriamo grande rispetto per l’attuale gruppo dirigente di Enel, guidato con grande capacità dall’amministratore delegato Francesco Starace”, afferma Mondrian in un comunicato. “Riteniamo che abbiano sviluppato in modo ponderato un piano industriale al servizio degli azionisti e degli stakeholder”.
La società dice di ritenere che una “possibile significativa interruzione della strategia e della gestione di Enel non sia nell’interesse degli azionisti e che l’opacità del processo ponga ulteriori seri interrogativi sulla qualità della corporate governance di Enel”.
TUTTO SU MONDRIAN INVESTMENT PARTNERS
Mondrian Investment Partners è una società britannica di gestione degli investimenti. È stata fondata nel 1990 e possiede uffici sia a Londra che a Philadelphia, negli Stati Uniti. Si dichiara indipendente, essendo interamente di proprietà di “oltre la metà” dei 186 dipendenti attraverso la Atlantic Value Investment Partnership.
In merito ai fattori ESG – quelli che cercano di misurare la “sostenibilità” ambientale, sociale e di governance di un investimento -, il fondo dice di credere che la loro “inclusione sia essenziale per comprendere i rendimenti corretti per il rischio sia per le strategie ESG dedicate che per quelle standard”.
L’amministratore delegato di Mondrian è Clive Gillmore, già gestore di portafogli per Hill Samuel Investment Advisers e per Legal and General Investment Management. Il vice-CEO è Elizabeth Desmond: in passato ha lavorato per il governo giapponese e si è occupata di gestione degli investimenti a Shearson Lehman Global Asset Management e a Hill Samuel Investment Advisers. Sia Gillmore che Desmond lavorano in Mondrian da trentadue anni.
Stando a un brief della banca Morgan Stanley, al 31 dicembre 2022 Mondrian gestiva asset per un valore totale di 43,300,455,465 dollari.