Il decreto legge approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri prevede un finanziamento ad Invitalia, di proprietà del ministero dell’Economia e delle Finanze, fino a 900 milioni per il 2020.
In questo modo la holding del Mef guidata da Domenico Arcuri (riconfermato pochi giorni fa dal governo capo azienda mentre alla presidenza è stato indicato Andrea Viero vicino al Pd) può rafforzare il patrimonio di Mediocredito Centrale, controllato da Invitalia, perché “promuova, secondo logiche di mercato, lo sviluppo di attività finanziarie e di investimento, anche a sostegno delle imprese nel Mezzogiorno, da realizzarsi anche attraverso il ricorso all’acquisizione di partecipazioni al capitale di società bancarie e finanziarie, e nella prospettiva di ulteriori possibili operazioni di razionalizzazione di tali partecipazioni”.
Di fatto Mcc-Invitalia, che scinderebbe le acquisizioni precedenti dando vita a una Banca di Investimento, diventerà così primo azionista della Popolare di Bari ma al salvataggio parteciperò anche il Fondo Interbancario di Tutela dei depositi (FITD) ed eventualmente altri investitori, si legge in un comunicato di Invitalia.
Sarà dunque Bernardo Mattarella, nipote del presidente della Repubblica, uno dei protagonisti del salvataggio della Banca Popolare di Bari, commissariata venerdì scorso dalla Banca d’Italia: Mattarella (nella foto) infatti è amministratore delegato di Mediocredito Centrale (Mcc).
Ma quali sono i conti del Mediocredito centrale? Ecco i dati salienti che emergono dal rendiconto consuntivo 2018 di Mcc.
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