skip to Main Content

Sundar Pichai

Licenziamenti big tech, anche Alphabet (Google) taglierà posti di lavoro

Dopo Meta e Microsoft, anche la capogruppo di Google, Alphabet, annuncia il taglio di circa 12mila posti di lavoro nel mondo diventando l'ultimo big tech a ridimensionarsi dopo anni di crescita e assunzioni. Fatti, numeri e approfondimenti

Google taglia 12.000 posti di lavoro nell’ultimo giro di licenziamenti di big tech.

La società madre di Google, Alphabet, taglierà circa 12.000 posti di lavoro, diventando l’ultimo mega gruppo tecnologico a ridimensionarsi dopo anni di crescita e assunzioni. I giganti della tecnologia, tra cui Microsoft, Apple e Google appunto avevano rallentato le loro assunzioni per mesi, ma ora le principali società tech sono passate ai licenziamenti.

Il ceo di Google e Alphabet, Sundar Pichai, ha annunciato i tagli in un’e-mail allo staff venerdì e in un post sul blog.

I licenziamenti riguarderanno infatti oltre il 6% della forza lavoro globale di Google, rispetto ai recenti licenziamenti di Microsoft (10.000 posti di lavoro o 5% della forza lavoro), Amazon (18.000 posti di lavoro / 6%) e Meta (11.000 / 13%), fa i calcoli The Verge. Secondo la società di consulenza sulle risorse umane Challenger, Gray & Christmas Inc., la maggior parte dei tagli di posti di lavoro nel 2022 sono stati nel settore tecnologico: 97.171 per l’anno, con un aumento del 649% rispetto all’anno precedente, segnala Bloomberg.

Grazie a al business di ricerca resiliente, Google è stata una delle resistenze tecnologiche più lunghe. Ma la società sta affrontando un rallentamento della pubblicità digitale e la sua divisione di cloud computing continua a seguire Amazon e Microsoft, commenta ancora Bloomberg. La società aveva tagliato anche altre spese negli ultimi tempi, chiudendo Stadia, cancellando i laptop Pixelbook di nuova generazione e altro ancora. Ma ora Big G è passato a misure più drastiche.

I LICENZIAMENTI IN ALPHABET (SOCIETÀ MADRE DI GOOGLE)

I tagli riguarderanno posti di lavoro a livello globale e in tutta l’azienda, ha annunciato in una mail ai dipendenti l’amministratore delegato di Alphabet e Google Sundar Pichai. Il ceo ha affermato che Alphabet pagherà ai dipendenti interessati almeno 16 settimane di licenziamento e sei mesi di benefici sanitari negli Stati Uniti, mentre altre regioni riceveranno pacchetti basati su leggi e pratiche locali.

LE PAROLE DI PICHAI

Alphabet ha avuto una corsa alle assunzioni negli ultimi anni durante un periodo di “crescita drammatica”, ma Pichai ha affermato che “abbiamo assunto per una realtà economica diversa da quella che affrontiamo oggi”. Il numero uno di Google ha detto di essere “profondamente dispiaciuto” per i lavoratori che saranno licenziati e che è stata una “decisione difficile prepararci per il futuro”.

Pertanto, Pichai si assume “la piena responsabilità della decisione” con la quale il colosso della ricerca su internet si allinea a quanto hanno già fatto altri colossi della rete come Meta, Twitter e Amazon.

“Questi – spiega Pichai – sono momenti importanti per affinare i nostri obiettivi, rivedere la base dei costi e dirottare i nostri talenti e i nostri capitali verso le principali priorità”. Secondo Pichai Google ha “grandi opportunità davanti a sé”, tra cui quella dell’intelligenza artificiale, investimento chiave su cui Google ha iniziato a puntare.

Back To Top