Disco verde della Commissione europea al salvataggio, con fondi pubblici, della banca tedesca di Hannover Norddeutsche Landesbank (NordLB). Lo scrive Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz).
La Commissione – scrive Radiocor – è giunta quindi alla conclusione che il sostegno alla banca, sull’orlo del dissesto, da parte della Bassa Sassonia e della Sassonia-Anhalt assieme alle Casse di risparmio per un totale di 3,6 miliardi di euro non viola il diritto della concorrenza.
Oltre al piano dei due Lander, azionisti con il 65% di Nord Lb, c’era per la banca anche un’offerta privata da parte di Cerberus e Centerbridge.
Secondo Faz, in particolare, il gruppo di lavoro della Commissione per la concorrenza ora raccomanda alla Commissione europea di non considerare il salvataggio di NordLB come un aiuto di Stato.
Sul caso NordLb, la Commissione europea non si è ancora pronunciata in modo definitivo, in attesa del suo insediamento ufficiale. Ma già è emerso che la direzione generale alla concorrenza (Dg Comp) ha espresso parere favorevole al salvataggio da 3,6 miliardi di Nord Lb attraverso l’iniezione di capitali pubblici da parte dello Stato della Bassa Sassonia (che fornirà capitali per 1,7 miliardi). Questa modalità di salvataggio non comporterebbe, secondo Dg Comp, un aiuto di Stato. Una bizzarria, secondo molti addetti ai lavori in Italia, e non solo.
La vicenda della banca tedesca NordLb ha comunque creato imbarazzi a Bruxelles, in una partita che ha fatto “emergere limiti (e ipocrisie) delle regole sui salvataggi bancari, proprio mentre i leader europei discutono sulle nomine per i vertici Ue”, ha scritto nei giorni scorsi Mf/Milano Finanza.
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ECCO COME LA GERMANIA SI SCAPICOLLA PER SALVARE LE SUE BANCHE