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Andrea Iervolino Tatatu

Il principe del Bahrein Al-Khalifa socializza con TaTaTu

Ha iniziato vendendo merendine e siti web a Cassino. Oggi Andrea Iervolino è uno dei più importanti produttori cinematografici di Hollywood e la sua app di social media TaTaTu, che ricompensa i suoi utenti, sta per ricevere 175 milioni di euro dal family office del principe del Bahrein Al-Khalifa. Fatti, numeri e curiosità

 

Classe ’87, origini italo-canadesi e una carriera che l’ha portato da Cassino a Hollywood. Andrea Iervolino, imprenditore e produttore cinematografico, ha appena chiuso un accordo da 175 milioni di euro con il family office del principe del Bahrein Al-Khalifa per la sua app di social media e intrattenimento TaTaTu.

Ecco tutti i dettagli su Iervolino e le sue attività.

CHI È ANDREA IERVOLINO

A tratteggiare il ritratto di Andrea Iervolino è il Financial Times nel 2017, che sottolinea come a 29 anni avesse già “superato ostacoli straordinari nella sua vita per trovare il successo”. Come ha raccontato lui stesso, tutto è iniziato da “zero” a Cassino, in una famiglia un tempo ricca ma poi caduta in disgrazia. A sei anni sviluppa una grave balbuzie che ritiene sia stata provocata dallo shock per la discesa del padre nell’alcolismo, a cui la camorra bruciò due volte l’attività perché si era rifiutato di pagare il pizzo.

Fin da piccolo inizia a mostrare l’attitudine per gli affari, vendendo prima merendine e poi telefoni per guadagnare qualcosa. “Ho iniziato a venderli nella mia scuola … per prendermi cura di me e della mia famiglia – racconta -. La mia mentalità era: comprare cose, vendere cose”.

A 13 anni, insieme ad altri due amici, inizia a proporre alle aziende locali la realizzazione di siti internet, nel momento in cui l’online stava esplodendo. Tra anni più tardi Iervolino lavorerà come assistente in una compagnia teatrale vicino a Venezia, dove apprende i segreti della produzione e decide di diventare un produttore cinematografico.

LA STRADA VERSO HOLLYWOOD

Insieme agli amici d’infanzia, a 16 anni, torna dalle stesse aziende a cui aveva venduto siti per chiedergli di finanziare il loro nuovo progetto: produrre un film. Non fu facile ma, dopo aver trascorso settimane andando di porta in porta, alla fine raccolsero 128.500 euro, racconta il FT. In cinque mesi di proiezioni, l’incasso fu di 300.000 euro. Da lì sono seguiti una serie di film per bambini di tipo educativo.

Il resto è storia. Nel giro di un paio d’anni, Iervolino era dall’altra parte dell’oceano e da allora ha prodotto, finanziato e distribuito più di 60 film, tra cui Il mercante di Venezia con Al Pacino. Ma ha scritturato anche Antonio Banderas per il film La musica del silenzio sul tenore Andrea Bocelli e nientemeno che Papa Francesco per interpretare sé stesso in Beyond the Sun.

Nel 2011, in collaborazione con Monika Bacardi – della famiglia proprietaria dell’azienda di liquori -, Iervolino ha fondato la Iervolino & Lady Bacardi Entertainment (Ilbe), quotata a Milano. Inoltre, dalla loro partnership e dedita allo stesso settore, è nato anche AMBI Group, che sviluppa, produce, finanzia e distribuisce film a livello internazionale.

Variety, ricorda il FT, lo ha descritto come uno degli attori più potenti del settore. Tra i film più recenti da lui co-prodotti, Tell It Like a Woman che l’anno scorso ha ricevuto una nomination agli Oscar, e il biopic ora nelle sale su Enzo Ferrari.

COS’È TATATU

Solo tre anni fa Iervolino si è lanciato anche in un altro business con TaTaTu, che viene descritta come “la prima applicazione di social media e intrattenimento che premia gli utenti per il valore che contribuiscono a generare trascorrendo del tempo sulla piattaforma”.

In pratica gli utenti ricevono dei token, i TTU Coins, per la visualizzazione dei contenuti e le interazioni. I premi, spiega il sito, possono essere spesi sull’e-commerce di TaTaTu per prodotti o esperienze e presso i commercianti che aderiscono al progetto, come la catena di ristoranti sushi Basara, realizzando il cosiddetto phygital business, ovvero un mix tra fisico e digitale.

Alla fine dell’agosto 2022 il numero degli utenti era aumentato di 4 volte rispetto a quello all’inizio di gennaio dello stesso anno e nel 2023 è diventato sponsor della squadra di calcio Miami FC e della kermesse Globe Soccer Awards, che si tiene a Dubai e dove ogni anno vengono premiati i nomi più prestigiosi del panorama calcistico mondiale.

I NUMERI DI TATATU

Al 15 dicembre 2023, Teleborsa riportava che il primo semestre 2023 del gruppo TaTaTu, quotato alla Borsa di Parigi, si era “chiuso con ricavi totali pari a 60,4 milioni di euro rispetto ai 53,7 milioni con un incremento di euro di 6,7 milioni, riconducibile sostanzialmente al pieno contributo del Gruppo Mercato Metropolitano”.

In un commento, sempre di Teleborsa, aggiornato all’8 gennaio, si legge: “TaTaTu Spa risulta essere al centro dell’attenzione soprattutto di quegli investitori propensi al rischio, visto il livello di volatilità giornaliera che si posiziona a 2,547. L’operatività va vista soprattutto in un’ottica di breve periodo poiché i volumi intraday 0 risultano inferiori rispetto alla media mobile dei volumi dell’ultimo mese fissata a 36”.

L’ACCORDO COL FONDO DEL BAHREIN

Oggi per TaTaTu e Iervolino è una giornata importante. Secondo quanto appreso da Milano Finanza e riportato dal gruppo, infatti, è in arrivo un maxi-investimento nella società. Si parla di 175 milioni di euro provenienti dal family office Al-Khalifa, veicolo del principe ereditario del Bahrein.

“TaTaTu – scrive MF – parteciperà all’operazione, che prevede un’emissione di nuove azioni al prezzo di circa 5,25 euro l’una, con 20 milioni, versati tramite la holding IA Media (che attualmente ha quasi il 96% del capitale del social), portando l’aumento di capitale complessivo a 195 milioni”.

Il contratto di investimento conferma la valutazione di poco inferiore ai 6 miliardi per la società, cioè l’attuale capitalizzazione di mercato, afferma la testata finanziaria.

Il finanziamento, come ha spiegato Iervolino, servirà in parte anche per costruire una “Cinecittà in Toscana”, dove sorgeranno i più grandi studios d’Italia con la tecnologia della virtual production, nonché un resort di lusso. L’inizio dei lavori è previsto a breve e il costo del progetto sarebbe prossimo ai 300 milioni, con 200 circa che proverrebbero proprio da TaTaTu.

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