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Giorgia Meloni licenzia in diretta tv Rivera del Tesoro per il caso Mps e non solo?

Che cosa ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa di fine anno sul dossier Mps e che cosa hanno pensato in molti nella maggioranza di governo...

 

Siluro in diretta tv contro i vertici del Tesoro sul dossier Mps (banca controllata dal ministero dell’Economia).

Nessun giro di parole da parte del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa di fine anno: “Situazione Mps gestita abbastanza pessimamente”.

CHE COSA HA DETTO MELONI SU MPS

“Bisogna favorire un sistema bancario che non ripeta gli errori del passato. Siamo al lavoro sul dossier Monte dei Paschi di Siena, un’altra grande questione ereditata. una situazione molto difficile, gestita fin qui abbastanza pessimamente, decine di miliardi spesi a carico dei contribuenti”, ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di fine anno. “Oggi è stato fatto un aumento capitale, c’è una ristrutturazione che ci sembra abbastanza solida – ha aggiunto -. Lavoriamo per un’uscita ordinata dello Stato e per creare le condizioni per cui in Italia ci siano più poli bancari italiani”.

LE INTERPRETAZIONI DELLE PAROLE DI MELONI E I RIFERIMENTI INDIRETTI A RIVERA

Un siluro in diretta tv contro Rivera. Così molti nella maggioranza di governo in Parlamento hanno commentato le parole di Meloni, visto che il dossier Mps è stato appunto gestito da Alessandro Rivera, direttore generale del dipartimento del Tesoro al dicastero dell’Economia. Parole accolte con soddisfazione da pressocché tutta la maggioranza di destra-centro, ma forse non troppo calorosamente dall’attuale titolare del ministero, il leghista Giancarlo Giorgetti, visto che il ministro dell’Economia starebbe frenando il siluramento di Rivera.

RIVERA E’ UN DRAGHIANO?

Ma siamo sicuri che Rivera sia un draghiano doc? In verità, si bisbiglia da tempo nel dicastero di via Venti Settembre e a Palazzo Chigi – come ha scritto lo scorso ottobre Start Magazine – l’ex premier Mario Draghi non avrebbe apprezzato molto l’operato della direzione generale del Tesoro considerati stallo, caos e incertezze su partite rilevanti legate a grandi società controllate dal Tesoro come Mps, come Ita e come il nuovo assetto di Aspi, in cui ora l’attuale maggioranza di governo sta scoprendo patti parasociali sbilanciati a favore di fondi esteri.

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI START MAGAZINE SU RIVERA DEL 28 OTTOBRE 2022:

Rivera pupillo di Draghi? Hai letto?!

Domande e stupori del genere si rincorrono tra i messaggi privati di funzionari ministeriali e nei corridoi del ministero dell’Economia.

Le domande nascono da un articolo del quotidiano Repubblica di oggi in cui si racconta che il direttore generale del Tesoro, Alessandro Rivera, sarebbe in bilico con il cambio dell’esecutivo.

Se il ministro dell’Economia, il leghista Giancarlo Giorgetti, non sarebbe contrario a una riconferma di Rivera – ma sulla saldezza delle posizioni e delle opinioni dell’esponente leghista molti hanno perplessità – Fratelli d’Italia e il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, gradirebbero un avvicendamento.

Nell’elogio di Rivera da parte del quotidiano diretto da Maurizio Molinari, il giornale del gruppo Gedi scrive che c’è un “addebito che Fratelli d’Italia imputa a Rivera: aver gestito male i dossier su Ita, Ferrovie e concessioni autostradali”.

Per questo la parte dell’articolo di Repubblica che sta suscitando stupore nei corridoi del Mef è un’altra. Ed è quella in cui si definisce Rivera “pupillo di Draghi”. Tanto più che l’attuale direttore generale entrò per concorso come funzionario al Tesoro nel 2000, qualche settimana prima che Draghi lasciasse proprio la direzione generale del Tesoro.

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