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Leonarda Finmeccanica

G2G, ecco come la Difesa sosterrà Leonardo, Fincantieri, Mbda e non solo

Il testo dell'articolo del decreto fiscale che porta anche in Italia il Government to Government per favorire le imprese del settore difesa e sicurezza. Le attese di gruppi come Leonardo (ex Finmeccanica). E le mosse militari di Fincantieri. 

 

Da tempo invocata dalle imprese del settore, arriva finalmente la norma che consente al governo tramite il ministero della Difesa di svolgere il ruolo di garante nei rapporti commerciali fra le aziende italiane del comparto e gli Stati esteri.

La novità del G2G (Government to government) troverà spazio nel decreto fiscale, approvato in Consiglio dei ministri alcune settimane fa e ora al vaglio del Parlamento.

Anche in Italia, dunque – come già accade da tempo a livello internazionale – ci sarà la possibilità di avere la firma dell’esecutivo sul contratto stipulato da un gruppo nazionale che opera nella sicurezza e nella difesa con una nazione estera, come auspicato in recenti audizioni in Parlamento da Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo (ex Finmeccanica).

La norma sul G2G in realtà è in “cottura” da tempo e a Palazzo Chigi si è tenuto un tavolo tecnico ad hoc – partito già durante il governo di Lega e Movimento Cinque Stelle – cui hanno partecipato, oltre al dicastero della Difesa, anche quello degli Esteri, dello Sviluppo Economico, dell’Interno, dell’Economia e delle Finanze e il Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza).

Il testo dell’articolo del provvedimento, peraltro, è stato condiviso con le imprese del comparto, da Leonardo a Fincantieri, da Elettronica a Mbda Italia e non solo.

COSA C’E’ NEL DECRETO FISCALE

La formulazione approvata nel decreto fiscale, che modifica pure l’articolo 537 ter del Codice dell’ordinamento militare aggiungendo al “supporto tecnico-amministrativo” anche le “attività precontrattuale e contrattuale”, si trova all’articolo 55 del provvedimento che è intitolato “Misure a favore della competitività delle imprese italiane”.

IL RUOLO DEL MINISTERO DELLA DIFESA

In particolare, al comma 1 si legge che “il Ministero della difesa, nel rispetto dei principi, delle norme e delle procedure in materia di esportazione di materiali d’armamento di cui alla legge 9 luglio 1990, n. 185, d’intesa con il Ministero degli Affari esteri e con il Ministero dell’Economia e delle finanze, al fine di soddisfare esigenze di approvvigionamento di altri Stati esteri con i quali sussistono accordi di cooperazione o di reciproca assistenza tecnico-militare, può svolgere tramite proprie articolazioni e senza assunzione di garanzie di natura finanziaria, attività contrattuale e di supporto tecnico-amministrativo per l’acquisizione di materiali di armamento prodotti dall’industria nazionale anche in uso alle Forze armate e per le correlate esigenze di sostegno logistico e assistenza tecnica, richiesti dai citati Stati, nei limiti e secondo le modalità disciplinati nei predetti accordi”.

LE AMBIZIONI MILITARI DI FINCANTIERI

Di sicuro quella del G2G è una novità apprezzata – oltre che da Leonardo-Finmeccanica (qui l’approfondimento di Start) – anche da Fincantieri che si muove sempre più nel settore militare. Oggi il Sole 24 ore ha scritto che l’amministratore delegato Giuseppe Bono ha ingaggiato “come direttore della divisione navi militari” Giuseppe Giordo, manager con oltre 25 anni di esperienza nell’industria della difesa e aeronautica”. Un incarico di alto livello in “un’area sensibile del colosso della cantieristica nella quale ci sono programmi di espansione, dalla maxi gara per le fregate negli Stati Uniti al lavoro con l’industria francese”. La divisione navi militari, al momento guidata ad interim da Bono, ha un giro d’affari di circa 1,2 miliardi di euro. Giordo ha trascorso molti anni nel gruppo ex Finmeccanica, fino alla carica di amministratore delegato di Alenia Aeronautica e Alenia Aermacchi, dal 2010 al 2015.

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